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Marco Alessandri·7 luglio 2024
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Marco Alessandri·7 luglio 2024
L’Uruguay torna a essere fatale per il Brasile. Proprio come nel 1950, quando al Maracanã di Rio de Janeiro l’inattesa vittoria della Celeste regalò agli ospiti la loro seconda coppa del Mondo in quello passato alla storia come il Maracanazo, la nazionale verdeoro cade ancora e saluta ai quarti di finale la Copa America.
Non ci sarà nessun Brasile-Argentina in finale, possibile remake di quanto visto nel 2021, tra l’altro sempre al Maracanã e anche lì con sconfitta dei padroni di casa (in gol Di Maria).
Questa volta, però, la squadra del ct Dorival Junior si ferma ben prima, al termine di una gara combattuta e giocata senza la stella migliore in rosa, Vinicius Junior, assente per squalifica. Al suo posto il giovanissimo Endrick.
Il match non regala spunti degni di nota, se non un paio di occasioni per parte e l’entrata killer di Nandez su Rodrygo, che dopo chiamata del VAR costa all’ex Cagliari il cartellino rosso. È il 74′ e il Brasile annusa aria di colpaccio, ma la Celeste resiste senza troppi affanni e porta la partita ai rigori.
Dagli undici metri nell’Uruguay sbaglia Gimenez, mentre segnano Valverde, Bentancur, De Arrascaeta e Ugarte. Fatali per il Brasile gli errori di Militão e il neo juventino Douglas Luiz, che manda il pallone sul palo e spegne di fatto i sogni di gloria verdeoro.
A nulla serve il miracolo di Alisson, perché poi il portiere del Liverpool viene spiazzato da Ugarte. Finisce 4-2 per l’Uruguay, che si regala una semifinale di Copa America a 13 anni dall’ultima volta.
Per il Brasile, invece, un’enorme delusione. Una squadra partita come la favorita del torneo assieme all’Argentina, ma che soprattutto dal punto di vista del gioco ha incontrato grandissime difficoltà.
A questo punto, l’Uruguay vola in semifinale, dove trova la Colombia di un super James Rodriguez. I Cafeteros annientano Panama con un 5-0 che non ammette alibi e si confermano la squadra più in forma della competizione. Da capire se basterà contro un Uruguay tanto organizzato, ma l’obiettivo è chiaro.
A soli 90 minuti di distanza c’è la finalissima dell’Hard Rock Stadium di Miami, dove a contendere il trofeo ci sarà una tra Canada e l’Argentina di sua maestà Leo Messi.