Calcio e Finanza
·2 ottobre 2024
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«Su di me in panchina al Milan non posso farci niente. Se avessi avuto contatti diretti con queste persone sarebbe stata una cosa grave, ma non sono persone che conosco, sono gradimenti da tifoso e quindi mi fa piacere visto anche che ho allenato Inter e Juventus». Lo ha detto il tecnico del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa rispondendo a una domanda sulla delusione di tifosi, poi arrestati, del Milan che lo volevano sulla panchina rossonera questa estate.
«Ho letto degli arresti a Milano, ma non so benissimo la situazione e diventa difficile esprimersi perché non sarei corretto. Dico che il calcio è felicità e condivisione, il motore è la sana passione del tifoso che non va mai dimenticata, poi dobbiamo pensare a fare del nostro meglio nel calcio che deve essere gioia per tutti e va tutelato e protetto», ha detto Conte.
Conte ha risposto anche sulla differenza degli stadi in Italia rispetto ad altri Paesi, con tifosi meno vicini al rettangolo verde: «Noi in Italia siamo un po’ lontani da Paesi come l’Inghilterra dove ho lavorato in uno stadio di proprietà del club come il centro sportivo. Sono elementi fondamentali per la crescita del club, in città piccole ho visto centri sportivi splendidi delle squadre. Anche in Italia si devono fare delle situazioni così».
«Stadi come Maradona, San Siro, l’Olimpico fanno parte della storia, sono conosciuti in tutto il mondo, ma va trovato il modo in cui possano diventare più accoglienti. Sul cambiare totalmente non sono favorevole: quando cominciai a giocare dicevano “se non giochi a San Siro non diventi calciatore mai davvero”. Sono strutture che possono essere migliorate ma mi dispiacerebbe se diventassero pezzi di museo non più usati», ha concluso.