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·28 dicembre 2024
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Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha tenuto una conferenza stampa alla vigilia del match contro il Venezia. Ecco le parole riprese da TMW, del tecnico ex Juve e Inter che ha affrontato diversi temi:
COME STA LA SQUADRA – «Guadiamo il bicchiere mezzo pieno, pensiamo al primo tempo. E’ inevitabile che la partita va analizzata tutta ed abbiamo fatto come sempre, lavorato, analizzato i 95 minuti e siccome ho ragazzi responsabili prendiamo quel secondo tempo come uno spunto per migliorarci. La voglia c’è già, ma questi spunti ti fanno alzare il livello».
FIRMA PER FINIRE TRA LE PRIME 4? –«A me non piace mai firmare per traguardi minimi, chi mi conosce lo sa. Poi ognuno di noi sa benissimo quali sono i propri obiettivi, da dove si parte. Ma io non firmo mai per un traguardo minimo, dobbiamo continuare a fare ciò che stiamo facendo. 38 punti sono tanti, considerando la nostra partenza, è inevitabile che vogliamo confermarci e continuare a migliorare e serve solo continuare a lavorare».
BILANCIO STAGIONE –«Speriamo di chiudere l’anno 2024 con un’altra gioia ai tifosi, a noi stessi, per festeggiare bene l’ultimo dell’anno. Sono stati 5 mesi molto intensi, mesi vissuti a manetta. L’ambiente è bellissimo, passionale, allenare a Napoli ti dà veramente tanto, ma al tempo stesso è impegnativa sotto diversi aspetti. Molto contento, però, l’obiettivo mio e dei ragazzi, lo dico sempre, è di non aver nessun rimpianto in nessuna situazione e nessuna partita. Noi dobbiamo uscire dal campo con la sensazione di aver dato tutto, senza dire potevamo far meglio».
COME STA POLITANO? CONVIVENZA NERES-KVARA – «Tutto è possibile, tutti possono far parte dell’11 del Napoli, poi sappiamo che ci sono situazioni di equilibrio e bisogna valutare che tipo di partita vai ad affrontare. Ci sono squadre più difensive, più offensive, fai tante valutazioni. Stiam parlando di giocatori che possono determinare, finora abbiamo visto sempre dall’inizio Matteo con Kvicha, nelle ultime due Matteo con David, prima o poi vedrete anche David con Kvicha. Ma questo non significa bocciatura per nessuno. Ieri Matteo ha avuto questo problema intestinale, oggi s’è allenato e valuteremo attentamente. Non ci sarà nessun problema, non lo so quando vedrete le varie soluzioni, ma prima o poi le vedrete».
INSIDIE VENEZIA –«Essendo l’ultimo dell’anno, in pieno periodo natalizia, essere ancora a festeggiare e questo non lo accetterei. Il pensare da parte di tutti ad una vittoria facile solo perché il Venezia penultimo, ma se vediamo le partite in casa della Juve e dell’Inter dovremmo almeno preoccuparci. Hanno un bravo allenatore, hanno una loro organizzazione, dei loro concetti e li abbiamo studiati come giusto che sia ed ora dobbiamo mettere in atto con applicazione perché per noi sono 3 punti fondamentali per mettere fieno in cascina, questi punti ci serviranno»
SCUDETTO –«Non è ancora finito il girone d’andata, è un po’ azzardato, poi si possono pensare tante cose. Mancano due partite al girone d’andata, ci sono ancora più di 63 punti in palio.. ero forte in matematica (ride, ndr). L’obiettivo deve essere fare punti e dar fastidio, questo è l’obiettivo primario, stiamo lavorando tanto e vogliamo continuare a crescere».
LUKAKU –«E’ uno dei 21 giocatori di movimento che abbiamo, adesso è al top della forma quindi non dobbiamo aspettare chissà cosa, ma è inevitabile che lui è Lukaku e le aspettative su di lui sono superiori rispetto a Mister Rossi, ai 9 normali. Lui ha spessore internazionale, il suo curriculum porta ad aspettative importanti e deve reggerle e continuare a fare ciò che sta facendo. Lui lo sa benissimo, come me, ognuno di noi porta delle aspettative, che ci piaccia o no dobbiamo mantenerle perché in passato si è fatto qualcosa di importante e devi sempre confermarti»
MERCATO GENNAIO –«Risposi già l’altra volta, è una questione che non affronterò mai, c’è il club che deciderà cosa fare. Io ho chiesto al club soltanto che ho 21 giocatori, due squadre da allenare ed ho bisogno quantomeno di avere quel numero di giocatori, così abbiamo un buon livello anche durante l’allenamento. Che rimanga almeno quel numero, è la minima richiesta che io possa fare»
COME HA RITROVATO LA SERIE A? –«Il livello s’è alzato, rispetto al campionato inglese noi difettavamo sull’intensità mentre oggi s’è alzata molto anche da noi e poi abbiamo tatticamente che trovo nettamente migliore rispetto all’estero. C’è stata un’evoluzione sotto tanti aspetti, proprio come allenatori e visione del calcio e lo si vede anche in Europa. E’ difficile giocare contro una squadra italiana, Fiorentina due finali di fila, l’Atalanta in EL, l’Inter finale Champions, la quinta in Champions per il ranking, sono tutti segnali che ci dicono che l’Italia è andata avanti ed è un campionato più bello e difficile. E’ sempre stato difficile affrontare un’italiana, ma oggi siamo cresciuti tanto ed il nostro brand è sempre stato importante nel mondo».