Inter News 24
·23 novembre 2024
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·23 novembre 2024
BRUTTA SCONFITTA E SQUADRA IN RITIRO? – «Partita incommentabile, mi scuso con chi è venuto a vedere il nostro spettacolo indecoroso, abbiamo deciso di andare in ritiro per cercare di ritrovarci. L’Inter è una grande squadra, ma al di là di questo in settimana si provano e si dicono tante cose e poi subiamo una grandinata inammissibile. Il modulo era stato provato per cercare di contenere la profondità di Thuram ma evidentemente qualcosa non ha funzionato. Mi prende tutte le responsabilità»
SCONFITTA PREOCCUPANTE? – «Sicuramente questo è fuori discussione, un’altra bastonata pesante dopo quella di Bergamo, mi dispiace per i miei giocatori ma penso che noi abbiamo una responsabilità ad indossare questa maglia, quella di un club che merita altro, un’aggressività diversa, al di là dei difensori se non si aggredisce alto poi è normale che vadano in difficoltà. Quello che non accetto è questo tipo di atteggiamenti e per questo motivo abbiamo deciso di toglierci la libertà con un ritiro che è punitivo e che ci auto-attribuiamo. Sinceramente oggi, anche se non mi piace dirlo, un po’ mi vergogno».
E’ TANTO CHE NON SI VEDEVA ABBANDONARE LO STADIO NEL PRIMO TEMPO? – «Lo percepisco, oggi non mi sento di andare oltre alle scuse e altri tipi di pensieri perchè ovviamente mi rattrista vedere i tifosi della propria squadra lasciare lo stadio, dobbiamo essere noi con l’atteggiamento a lavorare per tornare quelli che eravamo, perchè l’Hellas senza i propri tifosi non è niente, penso però che noi abbiamo le capacità per ricucire questa piccola ferita, bisogna mettersi sotto da subito e lavorare concretamente per farlo, è un qualcosa che deve partire dallo stomaco, dalle viscere».
HA SENSO CONTINUARE A CAMBIARE IL MODO DI GIOCARE? – «Se avessimo preso gli stessi goal con la difesa a 4 forse avremmo fatto altri discorsi, i numeri sono impietosi e quando lo sono si cerca di trovare una soluzione, oggi Coppola era fuori, Ghilardi tornava dall’Under 21 e Dawidowicz non aveva la gamba per coprire abbastanza campo. Poi si entra in situazioni di reparto ma anche individuali sbagliate. Diciamo che la tattica serve per mascherare un po’ i difetti ma il problema è che noi non possiamo scoprire questa difesa e avere la palla sempre sotto pressione».
LA SCELTA DEL RITIRO E’ VOSTRA O VIENE DALLA SOCIETÀ? – «In questo momento non riesco a pensare a me stesso, se la società mi darà fiducia lo vedremo nei prossimo giorni. Io non mi sento di abbandonare la squadra, sono il primo responsabile e non posso abbandonare la barca, le dimissioni sarebbero una scelta irrispettosa verso i ragazzi ma soprattutto verso me stesso. Ho parlato fin dall’inizio di una base umilissima fin dalla sconfitta in Coppa Italia dopo la quale sono arrivati 12 punti, prestazioni buone ce ne sono state, ci sono stati però troppi alti e bassi psicologici, però rimango convinto che io posso salvare questa squadra anche se oggi sono indifendibile».
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