Conferenza stampa Zanetti: «I ragazzi hanno dato l’anima, panchina a rischio? Ci sono già…» | OneFootball

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·29 novembre 2024

Conferenza stampa Zanetti: «I ragazzi hanno dato l’anima, panchina a rischio? Ci sono già…»

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Conferenza stampa Zanetti, l’allenatore dell’Hellas Verona interviene in conferenza stampa nel post partita contro il Cagliari

(Lorenzo Schirru inviato in sala stampa all’Unipol Domus)Paolo Zanetti, allenatore del Verona, interviene in conferenza stampa nel post partita contro il Cagliari. Le sue parole:

SCONFITTA – «Siamo tutti rammaricati per il risultato negativo. Cercavamo punti in un campo difficile e soprattutto una risposta. I ragazzi hanno dato l’anima. Bisogna ripartire da una prestazione che c’è stata, uno spirito diverso, credo che la dignità e l’orgoglio lo riportiamo a casa. Se avessimo avuto prima questo atteggiamento, non saremo preoccupati come adesso»


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RITIRO – «Non so se continua, dentro lo spogliatoio c’è grande dispiacere, anche per i tanti tifosi arrivati in trasferta. La mia posizione? Non m’interessa, è importante la squadra che mi ha dimostrato di volermi bene, hanno risposto sul campo. Conosco bene il mio ruolo, ci sono già passato. Quando si dà tutto allora si gira a testa alta, abbiamo fatto il massimo in settimana»

PERCORSO – «Quando si cura un malato, bisogna partire piano piano. Diventa difficile altrimenti uscire da questo tunnel di negatività. Devono ripartire dalla prestazione di giocatori che non avevo ancora visto. Molti giocatori che sono in ripresa e sono importanti per il Verona, a partire dal portiere, Magnani, Coppola, Serdar. Hanno dimostrato soprattutto a loro stessi che hanno da dare, che in Serie A ci possono stare e che possono avere un futuro importante nella squadra. Al di là di me, il Verona oggi non è retrocesso, c’è davanti un campionato. Cadere in questo tranello è pericoloso. La settimana scorsa con l’Inter eravamo rammaricati perché ci siamo fatti umiliare, ma oggi ho visto una condizione psicologica differente»

PENSIERI – «I giocatori non sono tutti uguali, hanno caratteri e culture diverse. Per alcuni andare in ritiro è sembrata una cosa assurda, perché il calcio in Italia è viscerale e mi piace. Io sono il primo ad essere emozionale, anche quando ero calciatore. Pensavo facessero un pò di più. Chi è entrato nel Cagliari ha fatto la differenza»

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