Conferenza stampa Spalletti: «Negli ultimi dieci anni nove in Champions. Mertens e Osimhen…» | OneFootball

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Calcionews24

·21 maggio 2022

Conferenza stampa Spalletti: «Negli ultimi dieci anni nove in Champions. Mertens e Osimhen…»

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Conferenza stampa Spalletti, il tecnico del Napoli parla alla vigilia della sfida contro lo Spezia: ecco le sue dichiarazioni

Luciano Spalletti ha parlato alla vigilia del match tra Napoli e Spezia. Le parole riprese da TuttoNapoli.

COSA ASPETTARSI – «E’ una domanda alla quale è difficile rispondere ora, se non impossibile. La competitività di una squadra dipende da molti fattori come ben sapete, per noi serve la capacità di rinnovarsi in una situazione di fine ciclo. C’erano diversi a scadenza di contratto e poi alcuni che hanno un’età, come qualcuno, e la società valuta anche queste cose qui. Bisogna andare a rinnovarsi restando competitivi, sapendo che poi nel calcio per i nuovi o i giovani ci sono dei periodi di adattamento da considerare, e la capacità di rinnovarsi anche degli avversari che tenteranno di rientrare nella Champions. Il primo obiettivo di tutte le società è quello, poi è chiaro che i campionati non sono mai uguali e non è che si partirà dalla classifica di quest’anno. Si ripartirà tutti da zero con equilibrio e ci sarà una squadra in più dentro e in più la Fiorentina con gli investimenti del club ed il lavoro di Italiano che s’è visto il condominio si allargherà di un appartamento e bisognerà essere bravi. In questa competitività di 8 squadre non sarà scontato andare in Champions, ci sta che qualche volta dover rincorrere e rimontare addosso al top della classifica».


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KOULIBALY – «Anche l’anno scorso si parlava di tante cessioni, ma poi non è successo. Solo quelli a scadenza sono andati via. Se lei avesse Koulibaly in squadra, come me, come la pensiamo? Per me diventa incedibile, come l’anno scorso, sono quei giocatori disponibili a dare sempre una mano a tutti, hanno la capacità di mettere mano dove c’è bisogno quando sale il livello della singola gara, lui diventa grosso in base alla necessità. Quando non va è perché non vuole strafare, per me è incedibile anche perché noi vogliamo fare un altro campionato importante. Si prende un altro più giovane, si dice, ma poi si compra un calcio, un leader come lui lo si diventa negli anni in questa città respirando la passione che c’è e che restituisce in campo».

MERTENS E OSIMHEN – «Ultimamente ha giocato spesso titolare Mertens, farlo giocare con Osimhen e Anguissa in campo è diverso da farli giocare senza Anguissa. Per allargare un po’ il discorso».

RINNOVI – «Poteva essere pericoloso il fine ciclo di alcuni elementi, diversi leader sono a scadenza, la partenza del capitano che sapevamo già da gennaio. C’era da gestire la situazione nonostante la sua eccezionale e totale professionalità e disponibilità, e gli rinnovo i complimenti, ma perderli proprio tutti tutti credo… devo ripetere che si può comprare il calciatore ma per avere l’uomo squadra servono anni nello spogliatoio. Tecnicamente la storia parla poi per Mertens, anche quest’anno è stato importantissimo, e si vede quando c’è in campo lui. Lo stesso per Ospina, hanno un’esperienza da trasferire anche quando non parlano, David è uno che parla pochisimo, dolcissimo, non ha bisogno di alzare la voce per avere l’attenzione dei compagni. La società farà queste valutazioni».

MERCATO – «Succederà poco anche quest’anno in termini di mercato in generale, contano le tempistiche, gli anni di contratto, le cifre, bisognerebbe farlo singolarmente ma non sono adatto e lì c’è Giuntoli che sa farlo benissimo, oltre al presidente. Sono discorsi che verranno fuori giorno dopo giorno».

PJANIC – «Il calciatore è fenomenale, sa giocare corto, lungo, mette la palla a 40 metri con i giri contati, batte la punizione e pure su quello bisogna starci attenti in una rosa, puoi preparare tutti gli schemi che vuoi ma se non batti bene è inutile che ti danni a trovare la soluzione. Lui è uno di livello, ma noi lì abbiamo uno che ci fa dormire sonni tranquilli, Lobotka è un po’ quel giocatore lì, vede meno lungo, ha meno gittata, ma come gestione palla è impressionante, da lì partono molte cose, se ti offuscano lì la squadra ne risente tutta, ma lui ha soluzione per uscire da qualsiasi aggressione».

MESSAGGIO FINALE – «Nelle ultime 10 stagioni, 9 in Champions… potrei aggiungerne altre ma restiamo agli ultimi 10 anni».

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