Inter News 24
·5 gennaio 2025
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La conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Inter Milan, derby di Milano valevole per la finale di Supercoppa Italiana. Domani sera, a Riyadh, si affronteranno i nerazzurri di Simone Inzaghi (reduci dal successo per 2 a 0 sull’Atalanta) contro i rossoneri del neo tecnico Sergio Conceicao (reduci dalla vittoria per 1 a 2 in semifinale contro la Juventus). La conferenza avrà inizio alle ore 08:30, noi di InterNews24 la seguiremo live.
SU CONCEICAO, IL MEGLIORE O IL PEGGIORE AVVERSARIO DA INCONTRARE? – «Il derby è una partita particolare, emozionante. Ci sarà il primo trofeo stagionale in palio, il mio 13esimo, da quando sono a Milano è sempre stata una partita diversa dall’alta. Ci ricorda partite meravigliose, la vittoria qui, in semifinale di Champions, il 22 aprile. Ci ricordiamo anche l’ultima, è stata una sconfitta che abbiamo meritato di perdere. Cercheremo di evitare gli errori di quella partita, sapendo che il Milan ha cambiato allenatore ma ha giocatori di qualità».
SE CI SIAMO PIÙ VISTI O PARLATI CON CONCEICAO DOPO QUEL MANCATO SALUTO NEL MATCH COL PORTO IN CHAMPIONS? – «No, non ci siamo più visti o parlati, ma non è successo nulla di particolare. Era un ottavo di finale visto e sentito, siamo stati tanti anni insieme e abbiamo condiviso lo spogliatoio. Abbiamo avuto un grande maestro come Eriksson che ha indirizzato molti di noi giocatori verso la professione da allenatore».
COME ABBIAMO VISTO IL MILAN CAMBIATO? – «C’è stata solo una partita da analizzare. Conceicao i suoi principi li conosciamo, p un allenatore verticale che alle proprie squadra dà grande organizzazione. Non mollano mai, lo abbiamo visto in semifinale contro la Juventus. Nel primo tempo la Juventus sembrava avere in mano la partita, poi il Milan ha fatto un grande secondo tempo e ha meritato la finale».
L’IMPORTANZA DI LAUTARO PER IL GIOCO E PER IL GRUPPO DELL’INTER – «L’ho sempre detto, è un grande capitano. Ha ereditato una fascia importante e la sta gestendo nel migliore dei modi. L’altra sera ha fatto una grande partita. Anche io sono stato un attaccante, anche se meno forte di lui, e so cosa vuol dire non fare gol continuamente come lui ci ha abituati. Lo vedo tranquillo, lavora bene. L’altra sera ha fatto una grande partita come ne aveva fatte tantissime nell’ultimo periodo. Lo vedo tranquillo. Dobbiamo continuare così sapendo che lui ci darà una grandissima mano da qui alla fine».
LA GENEROSITÀ DEI COMPAGNI VERSO LAUTARO PUÒ RISULTARE CONTROPRODUCENTE? – «Ma no, io penso che tutte le mie squadre hanno sempre cercato gli attaccanti per far gol, hanno sempre segnato tutti cambiando gli attaccanti. La squadra cerca Arnutovic, Correa, Taremi… Si cerca di concretizzare il più possibile, lo stiamo facendo anche con difensori e centrocampisti. Dobbiamo continuare a produrre occasioni come lo stiamo facendo nell’ultimo periodo».
RIYADH HA PORTATO BENE FINO AD ORA… – «Sarebbe importantissimo vincere, sarebbe la quarta consecutiva all’Inter, la terza a Riyadh. Negli ultimi anni ha ancora più valore, perché vincere in due partite ravvicinate in quattro giorni ti dà soddisfazione ancora maggiore. Troveremo un avversario di valore che avrà la nostra stessa voglia di vincere questo trofeo».
SUI TANTI TIFOSI PRESENTI QUI A RIYADH – «Ci fa piacere, sono sempre stati calorosi e affettuosi. Noi promettiamo di mettere tutto in campo, sapendo che ci saranno delle difficoltà perché troveremo una squadra di qualità, organizzata».
PESEREBBE PIÙ L’ASSENZA DI LEAO O QUELLA DI THURAM? – «Intanto vediamo come andrà l’allenamento di Thuram oggi, cercherà di allenarsi ma quando torneremo avremo sei partite in diciotto giorni. Sicuramente non prenderemo rischi e valuteremo. Leao è un giocatore importante come ne abbiamo anche noi, vedremo domani sera chi sarà in campo»
UN GIOCATORE DEL MILAN DA ATTENZIONARE MAGGIORMENTE? – «No, il Milan l’abbiamo guardato e lo guarderemo oggi, sapendo che ci concentreremo su quello che dovremo fare noi. Ha una rosa di qualità, con giocatori di gamba e di strappo. Abbiamo analizzato il derby di andata, anche se c’era un altro allenatore, e la partita in semifinale contro la Juventus. Sappiamo cosa dovremo fare, dovremo essere bravi noi a gestire la palla quando l’avremo».