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Inter-News.it

·30 maggio 2025

CONFERENZA STAMPA – Inzaghi, Lautaro Martinez e Barella vigilia di PSG-Inter

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Vigilia di PSG-Inter, finale di UEFA Champions League 2024-2025, a breve Simone Inzaghi accompagnato da Nicolò Barella e il capitano Lautaro Martinez, presenteranno in conferenza stampa la sfida in programma domani alla Munich Football Arena. Le loro dichiarazioni sono state riportate in tempo reale da Inter-News.it.

VIGILIA DI PSG-INTER, FINALE DI UEFA CHAMPIONS LEAGUE: INZAGHI, BARELLA E LAUTARO MARTINEZ IN CONFERENZA STAMPA

17:33 TERMINA QUI LA CONFERENZA STAMPA

Tu che sei gestore di uomini, dov’è il confine tra la tensione per coronare un sogno e la paura di non riuscirci?


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Noi dobbiamo andare in campo non con l’ossessione, ma con la determinazione di vincere questa partita. Sapendo che dall’altra parte ci sarà una squadra forte. Ce la giocheremo con le nostre armi. Chiaramente ci dà grandissima fiducia il percorso che abbiamo avuto, che è stato difficile. Siamo arrivati fin qui, ma non vogliamo fermarci.

Come stai e cosa chiedi di speciale a te stesso e ai tuoi giocatori? Così vicini a una partita che vi può portare nella storia

Ho chiesto concentrazione, determinazione, ma non ossessione. Dovremmo essere liberi di testa, sappiamo come si preparano determinate partite: abbiamo campioni del Mondo e campioni d’Europa. Ci siamo arrivati nel modo migliore, la partita domani può essere frutto di episodi e dovremmo essere bravi a indirizzarli.

Si può parlare di Inzaghi che ha definito un’era all’Inter. ll risultato di domani sera può cambiare il giudizio sul futuro?

Tra vincere e perdere domani ci sarà tutta la differenza del mondo, ci siamo già passati nel bene e nel male. Questi ragazzi sanno tutto quello che il calcio ti può dare e ti può togliere. Il nostro più grande desiderio è quello di poter regalare ai nostri tifosi una grandissima soddisfazione. Ieri li abbiamo sentiti ad Appiano Gentile, non dimentichiamo il bene che ci hanno fatto. Tutta la Curva Nord sarà con noi anche se non fisicamente.

Questo sogno sembra così vicino…

Per vincere una partita del genere servirebbero tanti dettagli che dobbiamo migliorare, sapendo che di fronte avremo una grandissima squadra che ha meritato la finale come l’Inter e con un grandissimo allenatore come Luis Enrique che ammiro tanto come persona e come professionista.

Che influenza ha il capitano all’interno dello spogliatoio?

Volevo Lautaro Martinez e Barella perché sono il capitano e il vice perché sono importantissimi per me e tutta la squadra. Da tanti anni sono all’Inter e hanno la maglia dell’Inter cucita addosso. Quando è il momento giusto si fanno sentire, hanno grande rispetto dei propri compagni. Mi fido ciecamente di loro.

Come sta Pavard?

Sta bene, ha fatto dei buoni allenamenti negli ultimi giorni. Le sensazioni sono positive, manca l’allenamento di oggi e se starà bene giocherà. Per noi è molto importante, ultimamente è mancato.

L’Inter ha una delle rose più vecchie nel panorama calcistico europeo, l’età media è sui 30 anni. Il PSG è una squadra giovane e veloce: quale sarà l’opzione migliore per quanto riguarda il piano di gioco?

Un allenatore prova a immaginare nella propria testa una partita, ma non sempre va come tu immagini. Sappiamo che avversario incontriamo, il PSG è prima in Europa per possesso palla. Noi siamo primi nel nostro campionato e tra le migliori in Europa. Bisognerà fare una partita dove dovremmo giocare bene tecnicamente e di avere un buon palleggio per togliere il più possibile palla al PSG.

È stata una giornata molto difficile, cosa ha visto nei giocatori che le da fiducia? Fisicamente sono tutti a disposizione?

Il lato psicologico è importante, abbiamo lavorato molto bene. Abbiamo lasciato da parte la delusione del campionato. Abbiamo lavorato nel migliore dei modi, i giocatori sono tutti a disposizione. Poi toccherà a me scegliere domani mattina, ho ancora qualche dubbio, ma ho visto determinazione e non ossessione.

Due anni fa arrivate da sfavoriti contro il Manchester City, lo stesso contro il Bayern Monaco e Barcellona. Domani il pronostico sarà più equilibrato: cambierà l’approccio?

Ogni partita fa storia a sé, in campo non vanno gli ingaggi e la qualità della rosa e neanche i fatturati. Vanno in campo dei giocatori che dovranno stare attenti ai particolari. Due anni fa eravamo ampiamente sfavoriti, ma il campo ha detto che ce la siamo giocati ad armi pari.

Parlando con Luis Alberto mi ha detto che secondo lui tu sei un allenatore molto sottovalutato. Tu credi questo? Credi che anche l’Inter sia sottovalutata?

Luis Alberto è un giocatore che mi ha dato tante soddisfazioni, mi fa piacere ricordarlo. Inter e Inzaghi sottovalutati? Non lo so, ma posso dire che questi ragazzi hanno dato sempre tutto. Abbiamo perso qualche volta, ma mettendoci sempre tutto quello che avevamo. Siamo molto orgogliosi di rappresentare l’Inter nell’ultimo atto di una finale di Champions League, una competizione che da piccolo sognavo di vincere. Da calciatore non ci sono riuscito, ma da allenatore ho raggiunto due finali.

La Champions League può essere la chiusura di un ciclo?

Rispondo adesso per tutti, sul mio futuro: c’è una partita di Champions League domani, dopo parleremo insieme alla società per fare il bene dell’Inter. C’è una grandissima emozione ogni volta che si gioca una partita di Champions League, la finale è qualcosa di diverso. Ma l’abbiamo ampiamente meritato, manca l’ultimo passo, quello più importante.

Che Inter hai in questo momento? Che stagione è stata?

L’esperienza che ci lascia Istanbul è nella preparazione e come arrivare alla finale. Sappiamo che ogni partita ha una storia a sé. Abbiamo cercato di curare tutti i dettagli. Manca la rifinitura di oggi, ma toccando ferro avrò tutti i giocatori a disposizione. Questo è successo solo in tre partite quest’anno. C’è grande fiducia perché avere tanti giocatori a disposizione ci aiuta nelle scelte.

17:17COMINCIA LA CONFERENZA STAMPA DI INZAGHI

17:16 TERMINA QUI LA CONFERENZA STAMPA DI LAUTARO MARTINEZ

Come stai? Al media day ci hai raccontato che non è un buon momento in famiglia

L’Inter mi ha adottato come se fossi nato qui. Io li ringrazierò sempre, daremo il 110% per questa maglia, quello che conta sono i titoli. Cercheremo di preparare al meglio questa partita.

Quanta voglia avete di dedicare questo trofeo al vostro allenatore?

Tutti i giorni escono cose, noi siamo tranquilli perché lui è ancora qua, lavora per migliorare la squadra. Questa settimana l’abbiamo preparata come prepariamo tutte le partite, sicuramente la dedicheremo a lui come la dedicheremo ai nostri tifosi e alle nostre famiglie. Tutti insieme lavoriamo per dare il meglio, questo sport è così. Daremo il massimo per tutti.

Conosci bene Kvaratskhelia dalla Serie A, è stato uno dei giocatori più importanti in Italia. Come si può fermare Kvicha dato che è diventato un giocatore molto importante per il PSG?

Conosciamo il giocatore, lo abbiamo affrontato tante volte contro il Napoli. Dovremmo essere attenti non solo a lui, ma anche a tanti altri giocatori del PSG. Oggi avremo l’ultimo allenamento per pulire gli ultimi dettagli, dovremmo riposare per fare una grande gara, che è quello che tutti vogliamo.

Cosa ti dà la certezza che questa può essere la volta buona, cosa è cambiato rispetto due anni fa?

Sicuramente siamo cresciuti, abbiamo affrontato avversari di grande valore. Ci siamo guadagnati il rispetto in questa competizione, lavorando a testa bassa e pensando a noi. Vogliamo portare l’Inter in alto. Speriamo che questa volta sarà quella buona.

Senti che questa è la stagione della tua consacrazione europea, visti anche i numeri?

Sicuramente è una stagione positiva avendo segnato 9 gol. Però cerco di crescere ogni giorno a livello europeo. Il mio pensiero è pensare ogni giorno a crescere, migliorare e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi. Questo è quello che conta. Sono felice di giocare un’altra finale, in tre anni la seconda.

Arrivato a questo punto credo che tu voglia vincere il pallone d’Oro. Alcuni giornalisti italiani mi hanno detto che Lautaro Martinez è più stimato in Italia che in Argentina, sono un po’ sorpreso dato che hai vinto il Mondiale

Non lo so, tu sei il giornalista, me lo dica lei. Lei è un giornalista argentino quindi penso che lei sappia come sono visto in Argentina. Onestamente non penso ai premi individuali, vanno in secondo piano. Questo non vuol dire che non voglia vincere il pallone d’oro, ma la priorità per me è vincere e dare il massimo. La stampa italiano la vivo nel quotidiano, forse per questo mi stimano di più. Però quando gioco in Nazionale anche la stampa argentina è favorevole con me.

Come ti senti alla vigilia di questa partita?

Direi di sì, però credo che ogni partita sia una finale, questa è la vera finale perché è l’ultima partita della Champions League.

Dopo aver vinto la Coppa del Mondo, come si può vincere questa partita?

Bisogna essere sempre al massimo, i dettagli faranno la differenza. Chiunque vincerà domani porterà a casa la Coppa, quindi dobbiamo essere consapevoli di questo.

17:03 FINE CONFERENZA STAMPA BARELLA, ORA LAUTARO MARTINEZ

Qui hai fatto un gol pesantissimo con l’Europeo, ti manca sbloccarti?

Se la mia carriera si basasse solo sui gol direi che è in discesa. Ma il calcio non è solo quello, io cerco di aiutare in qualsiasi modo, se arriva il gol ben venga. Se dovesse arrivare domani, sarei più che contento. Ma devo dare una mano a questi ragazzi

Come giudichi la prima stagione di Zalewski e Zielinski?

Posso solo parlare bene di Zielo e Zalewski, sono due bravissimi ragazzi. Abbiamo sofferto l’assenza di Zielisnki in qualche partita, mentre a Nicola faccio i complimenti perché è stato subito positivo dandoci una mano dopo il suo arrivo. Se dovesse restare.

Quale sarà il tuo pensiero dopo l’uscita dal tunnel domani sera?

Quello di tutte le partite: voglia di vincere e fare il meglio possibile per i miei compagni e tutta la gente che ci segue. Nel pre-partita sono più i pensieri prima di quando arrivi allo stadio. Dovremmo essere bravi a lasciare fuori tutti i pensieri positivi e negativi e concentrarci sulla partita.

Vincenzo Raiola ha detto che tra Donnarumma e Bastoni sono iniziate le schermaglie, sei stato coinvolto anche tu?

Ci siamo sentiti ieri, ma abbiamo parlato di tutto tranne che di calcio. Con Gigio ho un grandissimo rapporto, ho super rispetto per lui, è un amico. Spero faccia il bravo.

Quale sarà il tuo pensiero dopo l’uscita dal tunnel domani sera?

Quello di tutte le partite: voglia di vincere e fare il meglio possibile per i miei compagni e tutta la gente che ci segue. Nel pre-partita sono più i pensieri prima di quando arrivi allo stadio. Dovremmo essere bravi a lasciare fuori tutti i pensieri positivi e negativi e concentrarci sulla partita.

Come mai la terza maglia in finale?

Ci siamo confrontati e avevamo delle opzioni ed è ricaduta sulla maglia gialla, niente di particolare. È una maglia che ci piace (ride, ndr). Speriamo che anche la maglia ci aiuti

Cosa ti dice il tuo cuore in questo momento?

Io ringrazio tutti i miei compagni che mi hanno sempre dato tutto, anche chi è andato via mi ha lasciato qualcosa. Io domani in campo cercherò di restituire a loro tutto quello che mi hanno dato cercando di fare il meglio per loro.

Da due anni a questa parte, quante volte hai sognato di tornare in finale di Champions League?

Tante volte. È il sogno di ogni bambino tornare a giocare questo tipo di partite perché ti lasciano qualcosa dentro. L’altra volta contro il Manchester City abbiamo fatto una grandissima partita, ma la vittoria non è arrivata. Ora staremo più attenti ai particolari. Cercheremo di portare a casa la Coppa che è il sogno di tutti noi.

Costa ti aspetti dal centrocampo del PSG?

Mi aspetto un centrocampo forte, perché lo è. Ma la nostra forza è tutta la squadra, non solo una zona del campo. Siamo pronti, siamo carichi, con tanto rispetto per una squadra molto forte. Ci meriteremmo un bel finale di stagione. Loro hanno un centrocampo molto forte, come tutto il PSG, altrimenti non sarebbe in finale di Champions. È il cuore pulsante, però, come ho sempre detto, la nostra forza sta nella squadra. L’abbiamo dimostrato con il Barcellona: senza un grande gruppo e una grande squadra non saremmo riusciti a fare una partita così.

16:55 COMINCIA LA CONFERENZA STAMPA, COMINCIA BARELLA

16:35 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Simone Inzaghi, Nicolò Barella e Lautaro Martinez.

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