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·26 giugno 2025
Conferenza stampa Giulini: «Vi spiego com’è nata la scelta di Pisacane, ai tifosi chiedo fiducia. Viola non sarà rinnovato e come lui anche…»

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·26 giugno 2025
(Elia Serra inviato in sala stampa al Palazzo Tirso) – Tommaso Giulini oggi presenterà la nuova stagione toccando diversi temi dal nuovo allenatore Fabio Pisacane ai riscatti ufficializzati. Il presidente del Cagliari interviene in conferenza stampa presso la sala stampa del Palazzo Tirso a meno di una settimana dall’inizio del calciomercato estivo. Le sue parole:
LA CONFERENZA STAMPA DI GIULINI
INTRO – «Volevo ringraziare i protagonisti della scorsa stagione come Nicola, nel girone di ritorno abbia vinto quasi tutti gli scontri diretti. E’ stato un anno con molti aspetti positivi e abbiamo fatto crescere dei ragazzi, come i giovani che abbiamo riscattati. Venire a Cagliari dopo Ranieri era una sfida difficile, penso il mister ne sia stato orgoglioso: voglio ringraziare il suo staff. Ringrazio Bonato, “il re del mercato invernale” come lo chiamo io; dopo la partita contro il Venezia è iniziata una nuova era. Bonato ha ha fatto pochi errori, cosa importante per una società come il Cagliari. E’ una cosa che verrà fatta sempre, anche da me, devo ringraziarlo per l’inserimento di giocatori come Mina, Gaetano e Caprile: giccatori fondamentali per la salvezza. Coman non è riuscito ad incidere per colpa dell’infortunio che si portava dietro».
GIOCATORI CHE NON SONO STATI RINNOVATI – «Viola ha cambiato il clima nello spogliatoio, ha aiutato a costruire la promozione: è l’ultimo che se ne andrà del gruppo di giocatori che comprendeva Lapadula e Mancosu. C’è grande riconoscenza per lui, non sarà rinnovato. Augello è venuto a salutarci, ci ha dato un grande contributo e come lui Palomino. Ringrazio anche Jankto che è stat positivo pur non giocando».
I “GRANDI – «Abbiamo messo mattoncini importanti con Deiola e Pavoletti, giocatori che ci aiuteranno nella prossima stagione. MIna ha scelto Cagliari nonostante avesse offerte, sarà una sfida per Angelozzi e Pisacane perché è un giocatore da altri palcoscenici che andrà gestito al top. Lui può farci fare il salto di qualità, lo ringrazio per aver scelto Cagliari».
TIFOSI – «Senza il soffio dei tifosi non ce l’avremmo fatta, anche quando ci hanno contestato. Sono felice che apprezzino il lavoro che abbiamo fatto, stiamo superando tutti i record delle ultime stagioni in termini di abbonamenti».
ULTIMA STAGIONE, CAMBI DI ALLENATORE E DS – «Era il momento di Pisacane, non ci potevamo permetterci di perderlo e negli ultimi due anni ha dimostrato la sua fame e la sua conocenza dell’albiente. Siamo soddisfatti del lavoro di Nicola ma c’è un percorso di crescita da seguire tra giovani e giocatori di proprietà, ormai tutti. Riteniamo Pisacane pronto, poteva andare anche in B o in C; dovrà dimostrare ma abbiamo un modello identitario, lui è una scelta che viene da dentro. Fabio dentro al club lo volevano tutti, era l’ultimo passo per seguire il nostro modello e per valorizzare i giovani. Anche la scelta di Angelozzi va in questo senso, l’ho conosciuto in questi giorni e penso sia la scelta migliore tra quelle disponibili. Pisacane può sembrare una scommessa, ma non lo è!».
IMPRESA SOTTOVALUTATA QUELLA DEL CAGLIARI? – «I tifosi hanno il diritto di sognare, ci stanno dimostrando ed io come loro sogno. Ora lo faccio con PIsacane, la rosa giovane ed Angelozzi. Il calcio è cambiato, si può sognare poco se vediamo quello che sta succedendo in Arabia Saudita o le proprietà straniere in Italia. Il nostro calcio si è impoverito dato che i diritti televisivi stanno virando verso l’estero e le nuove competizioni. Avere proprietà come la nostra o quella del Lecce è importante, dobbiamo sbagliare il meno possibile: ne ho parlato anche con Angelozzi. Se lo faremo potremmo scalare posizioni in classifica nelle prossime stagioni! Tra nord e sud c’è un potere d’acquisto diverso se pensiamo al prezzo degli abbonamenti. Dentro di noi però non deve morire il sogno di poter fare qualcosa in più, come hanno fatto a Bergamo e Bologna i vari presidenti. La salvezza è il nostro scudetto, vogliamo sognare ma non illudere».
VALORE REALE DEL CAGLIARI E RISCATTI – «L’asticella abbiamo provato ad alzarla dopo la cessione di Barella, questi riscatto possono essere il fatto di provarci di nuovo. Vogliamo provare a fare meglio, i numeri lo dimostrano per quanto riguarda i dieci anni in Serie A! Sono orgoglioso di averlo fatto, possiamo sognare tramite un modello e la programmazione. Se guardiamo il Barcellona, c’è riuscito grazie alla Cantera come il PSG ha vinto la Champions con la dedizione, vedi la partita fatta da Dembelè. Con le idee chiare vinci, cosa che non fai con le star: cosa dimostrata da queste squadre. Se saremmo bravi potremmo alzare la dimensione dimostrata dai tuoi numeri che ci pongono mediamente al quindicesimo posto».
CAPRILE, PICCOLI E ADOPO – «Non faccio trading di giocatori ma di metalli, lo dimostra quando abbiamo trattenuto Barella e Nandez. Se prendo un giocatore è per tenerlo come nel caso dei tre riscatti fatti con Caprile, Piccoli e Adopo. Se spingeranno per andarsene ok, io penso abbiamo bisogno di afre un altro anno importante, dopo dovranno andare a fare i protagonisti in un altra squadra. La loro ambizione dovrà essere quella di andare in un top club ma in futuro, se arriverà l’Arsenal con 25 milioni di pound allora ce ne faremo una ragione».
CESSIONI PER FARE CASSA E PISACANE – «I riscatti sono arrivati grazie al lavoro anche del dottor Catte, c’è stato bisogno di un lavoro enorme per riuscire a trattenere tutti e tre. Qualche cessione la vorremo fare come oggi, Hatzidiakos è partito per un paio di milioni: vogliamo costruire una squadra importante ed equilibrata. Abbiamo parlato di questo con Angelozzi, servirà equilibrio dato che non ci sono centinaia di milioni da spendere. Pisacane darà lusrro a tanti giovani che hanno fame e vogliono dimostrare come quelli arrivati dalla primavera come Luvumbo e Obert o Prati e Veroli. Lui vorrà aggregare giocatori come Liteta e Vinciguerra, vorrà anche dare spazio a Gaetano. Vorrà utilizzare Idrissi – che ha voluto trattenere dietro Obert – e come lui anche Cavuoti. Gli servirà esperienza in campo. A breve allenatore e ds faranno una conferenza stampa assieme, potrete chiedere tutto a loro nel giro delle prossime due settimane».
INTERVENTO PRESIDENTE – «Per aiutare Pisacane? Non penso che servirà, sarà Angelozzi a presentare Pisacane. Io sono qui per ribadire che post Venezia non è cambiato niente. Anche dopo Ranieri siamo riusciti ad anadare avanti con giocatori che abbiamo valutato e fatto crescere, così anche nel settore giovanile. Abbiamo cercato di abbassare monte ingaggi e non solo, il motivo della mia presenza è per parlare di queste cose. Era necessario parlare per me dato il cambio di allenatore, quantomeno all’inizio della stagione».
NUOVO STADIO CAGLIARI – «C’è frustrazione, il prossimo passaggio sarà il PAUR ai primi di luglio. La conferenza di servizi darà il via libera, spero entro l’estate; questo dilatare i temi mi fa pensare che non so se sarò io ad inaugurare lo stadio. Non so se sarò il presidente tra 4/5 anni, più la cosa va in là e più c’è amarezza: per ora rimango ottimista dato che ci sono delle date fissate per i prossimi step».
ANGELOZZI, LA SCELTA – «Ci pensavamo da un po’, anche da dopo la partita contro il Napoli. Bonato voleva sostituire Nicola con un tecnico più esperto, già allora mi sono confrontato con l’avvocato Romei. Parlando con lui abbiamo pensato ad Angelozzi, volevo un profilo italiano disponibile tra Serie A e B. Lui poteva affiancare Pisacane, il suo si è arrivato velocemene anche se aveva richieste maggiori e diverse, è stato importante il fascino dell’isola. Ringrazio Stirpe che mi ci ha fatto para».
PASSI IN AVANTI – «Penso che abbiamo fatto dei passi in avanti, se dentro alla società tutti lavorano per il noi allora si possono fare dei passi in avanti; anche non sbagliando troppo. Dopo Ranieri abbiamo rimosso chi lavorava meno per il noi e più per se stesso, dai giocatori agli allenatori. Ai tifosi dico di avere fiducia in noi».
PRIMAVERA E PRIMA SQUADRA – «I collaboratori li ha scelti Fabio, si è portato dietro anche i collaboratori della parte atletica. L’essere famiglia parte anche da queste scelte. Chiedete ad Angelozzi poi per le altre scelte relative ai giocatori per primavera e prima squadra».
NUOVI SOCI ED INVESTIMENTO – «Non è stato l’investimento più grande se penso ai soldi spesi dopo la cessione di Barella, dopo il Covid ci siamo ristabiliti. Questo fino ad arrivaare oggi a fare questi tre riscatti. Non ci sono chiacchierate per nuovi soci, detto ciò io spero che entro natale si potrà aprire il bando per il nuovo stadio: in quel momento si potà fare. E’ un progetto enorme, servono molti più fondi rispetto a quelli che servono per i giocatori».
COSA FRENA LA CRESCITA’ E L’INGRESSO DI NUOVI INVESTITORI? – «Credo che non sia stato semplice per esempio la successione di Garrone alla Samp come di Marino all’Olbia. Cellino mi ha detto che sperava di lasciare la società a qualcuno che curasse il club e che la tenesse in Serie A. Bisogna farsi affiancare da un gruppo solido per far fare un nuovo step al Cagliari. Ci hanno affiancato 27 soggetti, ma l’affidabilità è un altra cosa: c’è il rischio che si voglia fare solo player trading e non lo stadio. Non voglio che i tifosi possano lamentarsi un giorno perché abbiamo fatto la fine della Spal, non voglio che si vada in quella direzione. So che sarei stato uno scemo se Ranieri non avesse attechito, i complimenti non si fanno a chi paga o a chi lo sceglie. La stessa cosa sarà per Pisacane, avrò tutti i fucili contro se farà male: se farà bene invece si dirà che era un predestinato. Conosco le regole del gioco! Mancanza di appeal? Serve il supporto della Regione per lo stadio, se si muovesse allora potremmo crescere a livello di considerazione ed appeal. C’è da portare a termine questo percorso, anche il Comune ha mostrato la propria volontà. L’appeal crescerà anche tramite il lavoro sul campo!».
SCOMMESSA DI GIULINI – «Un giocatore? Domanda difficile, nella nostra rosa abbiamo un giocatore d’altri palcoscenici come Mina: va gestito nella leadership e a livello fisico. Lui è il giocatore che se incanalato positiviamente può farci fare il passo in avanti nel contesto».
TROFEO GIGI RIVA – «Il 2 agosto giocheremo il Trofeo Gigi Riva, contro il Sant’Etienne, da noi. La squadra è quella contro la quale Gigi ha fatto il suo esordio nelle coppe europee. Cambieremo sfidante ogni anno, saranno due giorni di festa per poter commemorare Gigi. Ci saranno altri eventi annessi e poi il giorno dopo ci sarà un tall con il presidente Binaghi e me. Uno scultore sardo sta lavorando sul trofeo, vorremo diventasse un evento indimenticabile per i nostri tifosi».