Condò sicuro: «Lookman? Atalanta e Inter stanno recitando, finirà così. Mi auguro una cosa» | OneFootball

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·4 agosto 2025

Condò sicuro: «Lookman? Atalanta e Inter stanno recitando, finirà così. Mi auguro una cosa»

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Le parole di Paolo Condò, noto giornalista, sul futuro di Lookman che continua ad essere un obiettivo dell’Inter. I dettagli

Nel suo editoriale sul Corriere della Sera, Paolo Condò analizza con acume teatrale la trattativa tra Inter e Atalanta per Ademola Lookman, suggerendo che le parti stiano seguendo un copione ben definito. Secondo Condò, l’Inter recita il ruolo del negoziatore spietato per restare dentro i parametri fissati dal fondo Oaktree, mentre l’Atalanta difende la propria immagine da club solido e non “preda” sul mercato. Anche Lookman starebbe seguendo il suo script, passando dai social al messaggio ai tifosi. Alla fine, l’accordo si troverà, magari con il solito “sacrificio” fittizio dell’ingaggio. Il tempo stringe: il campionato è alle porte.

LOOKMAN INTER – La liturgia che va avanti da un po’, invece, suggerisce che Inter e Atalanta stiano recitando una parte per diffondere due messaggi: al suo interno l’Inter, all’esterno l’Atalanta. Il fondo Oaktree ha messo da tempo in chiaro che la sua strategia di mercato prevede giovani suscettibili di aumentare il loro valore, come Sucic e Luis Henrique. Marotta e Ausilio hanno ottenuto un budget per restituire immediata energia a una squadra ferita. Lookman ha 27 anni ed è forte ora, difficile immaginarlo una futura plusvalenza: perciò Marotta, prima di chiedere l’extrabudget che forse sarà necessario, fa la faccia feroce del negoziatore implacabile.


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LA POSIZIONE DELL’ATALANTA – Per contro, dal lato Atalanta, se adesso vendi senza opporre resistenza pure il nigeriano, alimenti gli appetiti dello United per Carnesecchi e del Newcastle per Scalvini. Diventi un club-preda, e dunque Lookman va fatto sospirare. Segue un copione anche il giocatore: prima il broncio sui social, adesso il messaggio ai tifosi, speriamo si risparmi il certificato medico. In questi casi, finisce che l’accordo fra i club viene trovato «perché il giocatore ha rinunciato a parte dei suoi emolumenti». Non è (quasi) mai vero, ma in qualche modo la si deve chiudere. Il campionato incalza.

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