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AC Milan

·1 marzo 2025

CONCEIÇÃO: "COSCIENTI DELLA RESPONSABILITÀ DEL MOMENTO"

Immagine dell'articolo:CONCEIÇÃO: "COSCIENTI DELLA RESPONSABILITÀ DEL MOMENTO"

A 72 ore dal recupero di Bologna, i rossoneri tornano in campo per un altro big match. Milan-Lazio è sfida di cartello della 27ª giornata di Serie A, una partita che vale tanto per le ambizioni europee di entrambe le squadre. Un appuntamento che è stato introdotto, a Milanello, dalla conferenza stampa di Mister Conceição, trasmessa su AC Milan Official App e Milan TV.

IL PERIODO ROSSONERO "Vincere, vincere, vincere. Non c'è alternativa. Siamo coscienti della responsabilità del momento, di quanto accaduto per errori nostri o per cose che non possiamo controllare. Non possiamo aggrapparci a piccole sfortune, dobbiamo lavorare su quello che possiamo controllare per ottenere risultati. Non c'è altra strada".


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LA MENTALITÀ DEL GRUPPO "Il mio lavoro, e quello del mio staff, è controllare ciò che succede in campo in allenamento e in partita. Un Club come questo vive di titoli, possiamo vincere la Coppa Italia dopo avere vinto la Supercoppa. In campionato ci sono 12 partite da affrontare, per migliorare nel gioco e come mentalità. Che deve essere al 1000%, dal primo all'ultimo secondo della partita. Questi momenti passano con il lavoro".

SUI SINGOLI "Non mi piace individualizzare. A Torino non ho visto in calo Reijnders, ha pure fatto gol. Abbiamo rivisto la partita per episodi e giocate, vedendo come è sempre presente. Sta giocando più basso ma ha la libertà di andare avanti e si inserisce tante volte. Tutti possono dare di più, io per primo, ma credo che Tijji stia facendo bene il suo lavoro. Prima di Bologna il dottore mi ha detto che Pulisic non poteva partire titolare, e l'avevamo preparata con lui dall'inizio. Ha un piccolo problema fisico da un mese e dobbiamo gestirlo, si vede che non ha la freschezza per giocare al 100%. João è un giocatore molto bravo tra le linee, a volte si sposta in zone in cui non deve. Stiamo lavorando su questo io e lui. Al di là della sua esperienza è importante vederlo disponibile al lavoro quotidiano. Deve essere più decisivo davanti alla porta e negli ultimi 30 metri, ha le qualità per farlo".

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IL MESSAGGIO ALLA SQUADRA "Ai ragazzi ho chiesto di lavorare bene. Dobbiamo dare il massimo ogni giorno, la prossima partita è sempre la più importante. Se vogliamo giocare in un certo modo, con tanti cambi di ritmo e accelerazioni, serve questo. A Riyadh il risultato è stato positivo ma gli episodi sono girati bene. Sono consapevole che voi non vedete quanto succede quotidianamente in allenamento e rispetto le opinioni dei giornalisti. Non dobbiamo aggrapparci agli episodi ma ci sono stati errori che non possiamo controllare. In squadra abbiamo bisogno di più leggerezza ed equilibrio a livello mentale. Dobbiamo essere forti".

RITROVARE LA LAZIO "L'essere umano è pieno di ricordi, ma io voglio sempre vincere. A Roma ho trascorso degli anni stupendi, ma sono il passato. Sarà una partita difficile contro una squadra ambiziosa, Marco (Baroni, ndr) sta facendo un lavoro di qualità dopo un percorso di gavetta tra Serie C, Serie B e Serie A con tanta esperienza, centinaia di partite. Gli faccio i miei complimenti".

VALUTAZIONI E CRESCITA TATTICA "Torino e Bologna sono partite diverse. Sicuramente potevamo fare e segnare di più, stiamo lavorando per questo. Dopo la Lazio avremo due settimane pulite per la prima volta, alcuni giocatori potranno concentrarsi su cose a cui non hanno mai lavorato. Contro la marcatura a uomo del Bologna dovevamo sfruttare meglio gli spazi nella loro metà campo, per creare gli inserimenti. È uno dei momenti di gioco su cui ci siamo focalizzati, su cui abbiamo lavorato. Nelle prossime partite cominceremo a valutare anche altri moduli, altri sistemi di gioco perché ci sarà più tempo per lavorare. In passato ho messo in campo diverse tattiche, dobbiamo definire in allenamento le zone in cui siamo più a nostro agio con e senza palla. Lavoreremo sicuramente".

VOGLIA DI VINCERE "Sono abituato a vincere, sin da piccolo. Ho giocato in squadre vincenti, ho vinto come allenatore dopo avere studiato molto. Per me era un sogno arrivare a lavorare in Italia; oggi sono in un grandissimo ambiente, in un Club storico. Non è il Milan che aveva come obiettivo quello di vincere la Champions League, ma la mentalità e la fame dei tifosi è sempre la stessa indipendentemente da chi è in panchina o in campo. Ogni persona in questo gruppo ha il suo carattere, ma credo che tutti qui abbiano voglia di vincere. Il mio dispiacere, la mia amarezza quando le cose non vanno bene, è grande. Non ci sto mai a perdere, la mia angoscia è la stessa dei tifosi. Alla fine di una brutta partita posso avere uno sfogo, ma è tutto collegato a questo, alla voglia di vincere".

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