🚨 Conceiçao annuncia: “Pulisic out contro la Juventus! Mercato? Il club sa cosa voglio” | OneFootball

🚨 Conceiçao annuncia: “Pulisic out contro la Juventus! Mercato? Il club sa cosa voglio” | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: AreaFanta

AreaFanta

·17 gennaio 2025

🚨 Conceiçao annuncia: “Pulisic out contro la Juventus! Mercato? Il club sa cosa voglio”

Immagine dell'articolo:🚨 Conceiçao annuncia: “Pulisic out contro la Juventus! Mercato? Il club sa cosa voglio”

Sergio Conceiçao, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del big match contro la Juventus, in programma domani alle ore 18:00 all’Allianz Stadium. Ecco quanto ripreso da MilanNews.it:

Terza volta che Milan e Juve si affrontano nell’ultimo mese e mezzo: che partita si aspetta?


OneFootball Video


“C’è equilibrio, sono due squadre forti. Due squadre che hanno giocatori molto interessanti, ma tutte le partite sono diverse. Domani dobbiamo affrontare una squadra che ha fatto una bella partita contro l’Atalanta, noi per quello che abbiamo a disposizione a livello di tempo stiamo lavorando su piccole cose che per me sono grandi cose. Ma abbiamo poco tempo, ci sono tante partite, partite importanti. Fino agli inizi di febbraio giochiamo in Champions, campionato e Coppa Italia. Dobbiamo essere pronti, dobbiamo avere l’atteggiamento giusto per arrivare ai nostri obiettivi”.

Come sta Pulisic, ci sarà domani?

“Dico che Pulisic è fuori, non voglio fare bluff. Anche in Portogallo era così. È fuori, non vogliamo rischiare, non ha niente di speciale ma non vogliamo rischiare. Se gioca una ventina di minuti rischia di aggravare la situazione e non voglio”.

Camarda è già da prima squadra?

“È un giocatore giovane, ha la sua strada da percorrere con tanto lavoro davanti lui. ha una base importante, ha qualità, talento e voglia, ha una base importante”

Sul mercato:

“Non mi piace molto il mercato di gennaio, crea sempre nei giocatori, a livello emozionale, cose non positive. Ci sono situazioni che si devono aggiustare, è buono che possiamo arrivare a questo punto. Ma non è la cosa più importante per me. Sto parlando con la dirigenza, siamo d’accordo su quello di cui abbiamo bisogno, ma sapete anche che non è facile arrivare a giocatori che possono aiutare e dare cose in più a questo gruppo. Io parlo con la dirigenza e siamo d’accordo su quello che vogliamo”.

Se avesse un desiderio da esprimere sceglierebbe un attaccante, un centrocampista o un difensore?

“Una vittoria domani, è quello che voglio di più. Capisco la vostra curiosità, è normale: ci sono stante voci, il mercato è aperto. Scusatemi, però per me il pensiero è già dentro questa partita. Se dico qualcosa o è qualcosa di non vero o un giro di parole… Allora meglio parlare della partita di domani”.

Il problema della squadra è mentale o tattico?

“Organizzazione offensiva e difensiva, quello sicuramente la vediamo tutti i giorni e si lavora sui dettagli: a volte prendiamo gol per i piccoli dettagli. Dobbiamo entrare dentro la partita pensando che dal primo minuto si può perdere o vincere. Se vediamo la storia del Milan vediamo che i veri campioni sono passati nel passato: quelli che hanno vinto le 7 Champions League, quelli sono i veri campioni. Ogni vittoria qui al Milan ci dà la sensazione di poter andare a vincere. Abbiamo vinto un campionato tre anni fa, ora un Supercoppa, con tutto il rispetto per la Supercoppa. È un messaggio per tutti, tutti quelli che lavorano a Milanello, non solo i giocatori: tutti i dettagli sono importanti. Questo messaggio è anche per me e per il mio staff, dobbiamo stare sempre bollenti a livello di spirito per arrivare a qualcosa. Perché gli altri si preparano bene e poi è difficile, anche il Como ha giocato bene e ha un allenatore preparato. Se vogliamo essere un pochettino più sopra, non solo a livello qualitativo, la questione mentale è importante: rappresentiamo il Milan, automaticamente dobbiamo essere motivati”.

Fofana e Bennacer in difficoltà nelle ultime uscite, come farli coesistere?

“Con il lavoro. Il mio lavoro è proprio quello. Ogni giocatore nelle sue funzioni deve sposarsi bene con gli altri. Non credo che Bennacer e Fofana non possano coesistere, anzi. Domani giocheranno tutti e due. Normalmente non lo faccio mai, non dico chi gioca. Ma la formazione che esce sui giornali è sempre giusta, ma non è una critica (sorride, ndr). Loro possono coesistere, devono capire cosa fare quando abbiamo la palla per arrivare ad attaccare con equilibrio. È questo equilibrio che vogliamo nella squadra, per non prendere la transizione degli avversari”.

Se domani ti dicono di fare un’intervista pre partita tu ci vai?

“Mando qualcun altro. È impossibile. Non mi viene neanche il pensiero giusto, poi magari dico cose non giuste perché sto pensando altre cose”.

Sulla fascia da capitano:

“Ho visto prima di arrivare qua che c’era polemica sulla fascia, ma per me non è importante. Un ragazzo di 17 anni e uno di 35 devono avere le stesse responsabilità e tutti devono parlare. Nel Porto per alcuni anni Diogo Costa, il portiere, è stato capitano. Il capitano può essere Mike, Theo, Calabria. Ma non è la cosa importante, non si devono preoccupare di questo. Maignan ad esempio si deve preoccupare di prendere gol, questo è il primo obiettivo. Mi piace perché ha questa personalità, è un vincente. Theo uguale, ha raggiunto un numero di gol fantastico qua al Milan superando una leggenda come Maldini. Per me è un piacere allenare questi giocatori. Per me non è così importante la fascia da capitano”.

Ha l’impressione che in questo Milan manchi l’ampiezza sui terzini?

“Stiamo lavorando anche su questo. Se giochiamo con 3 centrocampisti voglio l’ampiezza. A volte può essere un esterno, altre volte può e deve essere un terzino, ma può essere anche un centrocampista. Ma questa ampiezza è assolutamente necessaria nel gioco”.

Ha trovato la formula segreta per avere più continuità da Theo e Leao?

“Penso che questa continuità è sempre legata agli allenamenti. Loro fanno recupero il giorno dopo la partita, poi c’è il secondo e poi al terzo giorno già si parla della partita. Oggi ho parlato con Leao, ha una capacità incredibile sui test fisici. Ci sono indicazioni su questo, può fare molto di più a questo livello. E io lavoro su questo. Dentro il suo gioco migliorerà sicuramente i numeri: non voglio che sia contento con 10 gol, deve puntare a farne 20. Sa cosa deve migliorare, ne ho parlato con lui. Ora andare sul campo è difficile perché ci sono troppe partite, ha capito su cosa migliorare ed è un bell’inizio per me”.

Qualche giocatore soffre perché gioca, come Reijnders e Fofana, troppo? Serve qualcosa a centrocampo? Tomori resta al Milan?

“Ha cominciato con una bella domanda di gioco e poi ha finito male (ride, ndr). Non parliamo oggi di mercato. L’aspetto fisico è importante, ma mancano 6 mesi eh, non siamo a fine stagione. Abbiamo 80 persone che lavorano in diversi campi: nutrizionisti, abbiamo tutto qua. È una questione mentale, ma si lavora anche su questo e stiamo lavorando anche su questo. Il potenziale alcune volte non viene scoperto perché non si esce dalla comfort zone. Domani il limite poi sarà ancora più alto, bisogna mettersi una carota davanti. Si pensa che stando al Milan si sta bene così, ma non va bene. Il fisico è importante, ma è importante come ognuno parla con se stesso e se può dare di più, anche se non sei così al top fisicamente”.

La squadra quando sarà pronta a giocare col 4-4-2? Soprattutto contando che i due esterni sono Leao e Pulisic…

“È proprio quello il punto, la squadra non è preparata per quello: praticamente facciamo 4-2-4 e rischiamo. Poi quando c’è da vincere io rischio perché per me pareggiare è perdere due punti. E quando rischiamo qualcosa scopriamo dietro, ma l’equilibrio è molto importante. Ma col tempo sicuramente sì, è un modello che mi piace. Ho giocato per anni così, è molto equilibrato. Ma le caratteristiche dei giocatori devono essere quelle che penso io, altrimenti non sarei neanche intelligente a farlo, con i giocatori adattati…”.

Cosa vorrebbe vedere di quella vittoria con la Juve e cosa non vorrebbe vedere?

“Bella domanda. Cosa vorrei rivedere? Quello di cui ho parlato prima a livello difensivo, non permettere molto all’avversario. Nel primo tempo, a livello di dinamica difensiva, abbiamo sofferto più di quanto volevamo. Mi è piaciuta la reazione, abbiamo tolto il freno a mano e abbiamo attaccato. Anche se gli abbiamo permesso di arrivare con facilità nella nostra area. Dobbiamo essere attenti, perché per esempio a Como abbiamo preso gol per una copertura di 5 metri che doveva fare un nostro terzino. Se chiudi lo spazio non farà gol, forse. Ma se non lo chiudi lui viene avanti e farà gol. Vorrei vedere un Milan solido dal punto di vista difensivo e con la voglia di attaccare la porta avversaria”.

Visualizza l' imprint del creator