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Emilio Scibona·18 giugno 2024
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Emilio Scibona·18 giugno 2024
Nel giorno in cui Ronaldo diventa il giocatore che ha giocato più Europei e Pepe il giocatore di movimento più anziano la scena se la prende Francisco Conceição.
Il figlio di Sergio trova al 92′ il guizzo vincente che consente al Portogallo di battere in rimonta per 2-1 la Repubblica Ceca: un risultato giusto per quello che ha raccontato la storia di una partita che si è accesa nel secondo tempo.
La squadra di Martinez ha infatti tenuto il pallino del gioco, cadendo alla prima occasione vera dei cechi, passati in vantaggio col gran gol di Provod. Poi la qualità lusitana ha prevalso, complice anche la serata storta del difensore Hranac: prima l’autogol, poi l’intervento mancato a causa di uno sfortunato scivolone che ha spianato la strada a Conceição. I lusitani agganciano dunque la Turchia in testa al gruppo F.
Nella partita in cui ha scritto la storia dell’Europeo scendendo in campo per la sesta volta nella competizione, Cristiano Ronaldo ha provato in tutti i modi a incidere, senza però trovare la via del gol. Ci ha provato in tutti i modi, trovando spesso l’opposizione di Stanek, anche su palla inattiva. CR7 ha tentato la sua ventinovesima punizione nella competizione continentale: il suo score però resta a zero.
In compenso però arriva un altro aggiornamento positivo: CR7 supera un’altra leggenda portoghese come Luis Figo e diventa il giocatore con più passaggi chiave nella storia degli Europei a partire dal 1980.
Il Portogallo corona il forcing finale al 92′ completando la rimonta con Francisco Conceição, entrato appena due minuti prima. Su un’azione dell’altro subentrato Pedro Neto, Hranac non riesce a chiudere l’intervento e scivola: sulla sfera arriva il classe 2002 che da due passi trova una rete pesantissima. L’abbraccio tra uno dei più giovani della rosa lusitana con il leader storico e tecnico della squadra è l’immagine della partita del Portogallo.
Come riporta Opta era da 8 anni che un subentrato del Portogallo non riusciva a segnare in una partita degli Europei: l’ultimo a riuscirci fu Eder nella partita che valse al Portogallo la vittoria del titolo nel 2016.
Urlo di gioia strozzato al Portogallo all’87’ di gioco. Cross di Cancelo dalla destra, Ronaldo di testa colpisce il palo e a quel punto Jota si avventa sulla sfera ribadendola in rete. Il gol viene però annullato dall’arbitro dopo un check del VAR: sul primo tiro Ronaldo era in offside per questione di centimetri.
Dura appena sette minuti il vantaggio dei cechi. Al 69′ Silva lavora palla per Vitinha che crossa in area, Mendes la gioca in mezzo con Stanek che prova a uscire ma la sfera viene deviata dal difensore ceco Hranac, che insacca nella propria porta.
Clamoroso a Lipsia: la Repubblica Ceca passa. Cross di Doudera, con Pepe che respinge, la palla viene raccolta sulla destra da Coufal che serve Provod, mancino di piede. Il centrocampista dello Slavia Praga fa partire dal limite un destro perfetto sul quale Costa non può far nulla.
Una perla quella del centrocampista dello Slavia Praga, che fa impazzire i tifosi cechi e gela il Portogallo: Martinez corre subito ai ripari sostituendo Dalot e Leao con Inacio e Jota.
Nella ripresa non cambia lo spartito della partita: il Portogallo resta in avanti, la Repubblica Ceca difende. Due le occasioni a inizio ripresa: Dalot calcia a lato, Ronaldo di testa non trova la porta. Sempre CR7 ha provato su punizione ma il suo tiro è stato bloccato senza patemi da Stanek.
La Repubblica Ceca decide poi di fare le sue prime mosse con Hasek che cambia l’attacco: fuori Kuchta e Schick (ammonito) dentro Lingr e Chytil.
Il primo giallo della partita viene comminato a Rafael Leao che rimedia una sanzione a dir poco evitabile. Il giocatore del Milan attacca Soucek in profondità e va a terra: l’arbitro, l’italiano Guida, non ci casca e tira fuori il cartellino.
Dopo un quarto d’ora di gioco resiste lo 0-0 tra Portogallo e Repubblica Ceca. I lusitani provano a fare la partita contro una squadra che si difende compatta. La squadra di Martinez ha creato decisamente di più: dopo il colpo di testa di Ronaldo, Leao è andato vicino al bersaglio grosso mancando l’impatto con la sfera su una bella palla di Fernandes. Al 30′ Ronaldo ha l’occasione più grande quando taglia verso l’area e calcia trovando l’opposizione di Stanek: la posizione di CR7 era comunque da valutare.
Nel finale di tempo un’altra occasione sempre per CR7, imbeccato da Cancelo in area: anche stavolta Stanek risponde presente. Per la prima volta in questa edizione dell’Europeo il primo tempo di una partita si chiude senza un gol.
Con la presenza di oggi, la numero 26 nella fase finale di un Europeo, Cristiano Ronaldo fa la storia della competizione: la stella lusitana diventa infatti il primo giocatore a scendere in campo in sei edizioni diverse della kermesse continentale.
Questo non è l’unico record di longevità che riguarda il Portogallo. In un qualche modo rientra sempre CR7 che, come riporta Opta, a 39 anni e 134 giorni diventa il secondo giocatore di movimento più anziano a giocare in un Europeo. Il primo? Un altro “Highlander” del calcio contemporaneo: Pepe, che a 41 anni e 113 giorni, ritocca il record assoluto, detenuto in precedenza dall’ungherese Kiraly.
PORTOGALLO (4-3-3): Diogo Costa; Dalot, Pepe, Ruben Dias, Nuno Mendes; Bernando Silva, Vitinha, Bruno Fernandes; Joao Cancelo, Cristiano Ronaldo, Leao. CT: Roberto Martinez.
REPUBBLICA CECA (3-4-1-2): Stanek; Holes, Hranac, Krejci; Coufal, Sulc, Soucek, Provod, Doudera; Schick, Kuchta. CT: Ivan Hasek.