Comuzzo rievoca quel retroscena di mercato che lo ha visto protagonista a gennaio: «È successo tutto un po’ di fretta con quella squadra, ma poi è finito tutto». La rivelazione | OneFootball

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·6 agosto 2025

Comuzzo rievoca quel retroscena di mercato che lo ha visto protagonista a gennaio: «È successo tutto un po’ di fretta con quella squadra, ma poi è finito tutto». La rivelazione

Immagine dell'articolo:Comuzzo rievoca quel retroscena di mercato che lo ha visto protagonista a gennaio: «È successo tutto un po’ di fretta con quella squadra, ma poi è finito tutto». La rivelazione

Comuzzo torna a parlare sul mese di gennaio, che lo ha visto vicino a cambiare casacca e ad andare lì: le sue parole su quel retroscena

All’indomani dell’amichevole tra il Nottinhgam Forest e la Fiorentina, Pietro Comuzzo ha fatto luce su un retroscena di mercato che lo aveva visto molto vicino a vestire la maglia del Napoli lo scorso gennaio. Ecco le sue parole che l’ex obiettivo del calciomercato Juve ha pronunciato ai microfoni di Radio Firenze Viola.

PAROLE – «Piano piano ho sempre cercato di lavorare su me stesso, chiedendo consigli a staff e preparatori per migliorare il mio fisico. Perché so che oggi è fondamentale, soprattutto per un difensore. I miei compiti sono cambiati negli anni. Sono partito da essere il giovane ragazzino, ora cerco di farmi strada. Tutti siamo un po’ leader, di noi stessi e della squadra. Cerco di aiutare i più giovani di me, e cerco di apprendere sempre il più possibile dai grandi. Di strada da fare ne ho».


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RETROSCENA SUL NAPOLI A GENNAIO – «Mi chiede di essere me stesso, di mettere l’atteggiamento giusto. E se questo può essere d’esempio per qualcun altro, ben venga. Ma io cerco semplicemente di essere me stesso. Napoli? È successo tutto un po’ di fretta. Potevo aspettarmelo, ma è stato tutto veloce. Non ragionavo su quello che stava accadendo. Nei giorni caldi ci pensavo tanto, poi quando è finita la trattativa sono ripartito per la mia strada. Per continuare a dare il massimo per la mia squadra».

RINNOVO CON LA FIORENTINA COME APPREZZAMENTO – «Tanto, mi apprezzano parecchio e io cerco di ricambiare in campo. Per me è una seconda casa. Sono andato via a 14 anni, mi ha accolto da sette anni e la valuto come una famiglia. Sono sempre stato bene e mi sono sempre sentito a casa».

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