DirettaCalcioMercato
·11 agosto 2025
Como, Nico Paz: “Il mio obiettivo è di partecipare al mondiale. Futuro? Sono tranquillo qua”

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·11 agosto 2025
Ai microfoni di Manoj Daswani, il fantasista del Como Nico Paz ha rilasciato un’intervista sugli obiettivi stagionali individuali e collettivi.
Quella che verrà potrebbe rivelarsi la stagione decisiva per Nico Paz. Qualora dovesse ripetere l’andamento dell’anno scorso, o addirittura superare le aspettative, l’argentino avrebbe la possibilità di essere convocato per il mondiale. Questo è uno dei suoi obiettivi come da egli rivelato: “Il mio grande obiettivo è partecipare al Mondiale l’anno prossimo, per questo è molto importante vivere un grande anno a Como”, ha esordito parlando dei suoi obiettivi personali.
Continua poi parlando dell’albiceleste: “Ho preso una buona decisione (di unirmi all’Argentina) e ne sono felice. La Nazionale mi incoraggia, si prende cura di me, mi dà buoni consigli e mi dà tutto il suo supporto. È un vero onore farne parte”.
E poi uno sguardo al futuro: “Futuro? Si parlerà sempre, ma sono tranquillo e concentrato sul Como. Si apre una stagione molto importante, in cui potremo fare molto bene. Non vedo l’ora di giocare la prima partita di campionato per dimostrare al mondo di cosa è capace il Como. Sono molto emozionato”
Nico Paz continua parlando dei momenti più belli della sua vita in campo:
“Il giorno del gol in Champions con il Real Madrid contro il Napoli è stato un momento incredibile. Qualcosa che sognavo da quando ero arrivato nel club: arrivare in prima squadra e poter segnare un gol in Champions. E poi l’altro giorno speciale è stato il debutto con la maglia della nazionale Argentina. Non solo per l’esordio ma anche per come è andata la partita. Ho anche fatto un assist a Messi. Quella notte non sono riuscito a dormire molto”.
E infine su Messi ha commentato: “Fin da piccolo, il mio idolo è sempre stato Leo Messi, soprattutto grazie all’influenza della mia famiglia, che è argentina, quindi ho seguito molto la nazionale fin da piccolo. Sono cose surreali. Vederlo giocare in TV e poi improvvisamente essere lì e giocare con lui è una follia. È un grande campione in campo e fuori. È una grande persona. Quel giorno mi ringraziò molto. Io ero allucinato, come se fossi un bambino in campo“.
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