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·14 ottobre 2024
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La portata dell'investitura di Pochettino non è da sottovalutare. Il mister ex Paris Saint Germain, Chelsea e Tottenham ha sottoscritto un contratto biennale e guadagnerà circa 6 milioni di dollari annui. La cifra, nel suo complesso, aumenta sensibilmente inglobando nel discorso le retribuzioni per i membri dello staff dell'allenatore argentino. Si arriva quindi al totale di 20 milioni di dollari, secondo quanto riportato dal portale Sportico. Un'inversione di marcia che fa scalpore, considerando che i precedenti colleghi (Jurgen Klinsmann, Bruce Arena e Gregg Berhalter) non avevano oltrepassato la soglia dei 3 milioni e mezzo di dollari annui di stipendio.
La spesa però è sorretta da basi solide dal punto di vista finanziario assicurate, tra l'altro, anche dal sostegno fornito da uno dei magnati più conosciuti e influenti in America. Stiamo parlando di Ken Griffin, CEO e fondatore del fondo multinazionale Citadel LLC. L'imprenditore classe 1968, inoltre, ha chiesto una ulteriore mano a Scott Goodwin per toccare la cifra monstre di 60 milioni di dollari di donazione per la Federazione USA.
Spese non banali. In Georgia ad esempio sorgerà presto un moderno centro sportivo di formazione: 200 milioni di dollari per l'opera. Mutamenti radicali pure nella Nazionale femminile con l'ingaggio dell'allenatrice Emma Hayes. All'orizzonte ci sono tre appuntamenti con la storia: Mondiali tra le mura amiche nel 2026, Olimpiadi di Los Angeles nel 2028 e (forse) la Coppa del Mondo di calcio rosa nel 2031 insieme al Messico.Vietato sbagliare. Primo step: divorzio di US Soccer da Soccer United Marketing (proprietà MLS) e conseguente gestione autonoma dei diritti mediatici. Seconda mossa: instaurazione di rapporti diretti con i vari partner aziendali e commerciali. Esce di scena quindi l'organizzazione SUM che fungeva da tramite negli affari di sponsorizzazione. I vantaggi? Maggiore flessibilità, libertà nelle trattative di partnership e ingenti guadagni per le casse federali (incasso potenziale di 110 milioni di dollari nel 2025).
Pochettino non è il primo mister estero catapultato nel contesto a stelle e strisce. Il capostipite fu l'iconico Bora Milutinovic. Il trainer giramondo, jugoslavo di nascita, sposò il progetto statunitense in vista dei Mondiali del 1994 guidando un team sulla carta non competitivo per bellicose aspirazioni in una kermesse del genere al dignitoso approdo agli ottavi di finale (eliminazione per mano del Brasile di Romario). Nella rosa c'era un certo Alexis Lalas che, in quella estate, sbarcò in Italia per vestire la maglia del Padova. Il calcio dell'epoca aveva già preso una evidente piega commerciale con la cerimonia di apertura seguita in televisione da oltre 2 miliardi di persone.Embrionali tentativi di elevare il soccer alla stessa stregua di baseball, football americano e basket, si erano già visti negli anni '70 con la NASL e le apparizioni di leggende pallonare del calibro di Pelè, Best, Beckenbauer, Moore, Chinaglia.