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·17 luglio 2022

Come la Juve scovò Demiral

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Merih Demiral e l'Atalanta, una storia d'amore iniziata la scorsa estate è pronta a continuare. Leadership, carisma e tanta grinta: il turco si è preso la Dea. E pensare che fino a tre anni fa Merih era fuori da ogni radar del calcio europeo…

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Gennaio 2019: Paratici vuole a tutti i costi il difensore, allora ventenne, che gioca in Turchia, all'Alanyaspor. Passaporto extracomunitario, Demiral alla Juve proprio non può arrivarci in quella sessione. Il rischio di perderlo è altissimo, così ecco l'idea: “Troviamo una squadra partner e proviamo a fare lo stesso l'operazione”, dice Paratici ai suoi collaboratori. “Fabio, ci sarebbe il Sassuolo disponibile”. Le parti si mettono al lavoro.


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L'accordo con il Sassuolo

Il primo ostacolo è per l'esborso economico. Le due società stabiliscono questo: il Sassuolo acquisterà il giocatore per circa 7 milioni di euro. Tutto a carico degli emiliani, compresi costi degli agenti e intermediari e, ovviamente, lo stipendio: non esiste una formalizzazione per un accordo del genere.

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Poi, bisogna concordare le cifre per l'acquisto vero e proprio da parte della Juventus: la società ha la priorità sul cartellino a 18 milioni se l'affare si conclude nell'estate 2019; 22, per quella successiva. Inoltre, si stabilisce che nel caso di cessione entro il primo anno dal trasferimento in bianconero, il 50% della vendita andrà nelle casse del Sassuolo. Un buon compenso per il “disturbo”.

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Brivido finale

Detto, fatto. Nell'estate 2019, dopo soli sei mesi in Italia, Demiral diventa un acquisto del nuovo corso targato Sarri. La cifra è proprio di 18 milioni, ma con un piccolo giallo di poco prima della chiusura. Juve e Sassuolo si erano infatti accordati anche nel caso in cui fosse arrivata un'offerta più alta rispetto alla cifra pattuita: i bianconeri avrebbero avuto l'ultima parola e la possibilità di pareggiare un'offerta fino a 28 milioni (in caso di superamento di quella cifra, il Sassuolo sarebbe stato libero di venderlo senza interpellare i bianconeri). Proprio a inizio estate, era giunta dall'Atletico Madrid una proposta di 22 milioni di euro. Il Sassuolo, per non mettere in difficoltà i piemontesi, decise di rifiutare a monte, e l'affare andò in porto.

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Un tabellario, di fatto, molto preciso. Accordi non scritti che valgono più di tante firme. Una consuetudine che quasi diventa norma. Magie di un mercato che non smette di reinventarsi.

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