
Stats Perform
·26 dicembre 2019
Come giocherà il Milan con Ibrahimovic

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·26 dicembre 2019
Il primo rinforzo del Milan per il 2020 sarà con ogni probabilità Zlatan Ibrahimovic, che tornerà a vestirsi di rossonero a 7 anni e mezzo di distanza dall'addio del 2012, quando insieme a Thiago Silva passò al PSG.
Stefano Pioli si troverà un'altra soluzione offensiva a disposizione, un attaccante certamente diverso da quello arrivato nel 2010 per mobilità, ma ciò che non sono cambiati sono i colpi e la fisicità che Ibra porterà nel Milan. Verosimilmente saranno tre gli schieramenti tattici che il tecnico potrebbe utilizzare per sfruttare al meglio lo svedese.
Fino a questo momento l'abito tattico scelto da Stefano Pioli per il Milan è stato il 4-3-3, con un solo riferimento offensivo e due giocatori più defilati sulle corsie, ma in grado di rientrare e aprire le fasce alle discese dei terzini. In questo contesto tattico Ibrahimovic sarebbe ovviamente il totem, il punto di riferimento che spesso nei primi 4 mesi di stagione è mancato al Milan.
Importantissimi in questo sistema sono anche gli inserimenti delle mezzali, verosimilmente Kessié a destra e Bonaventura a sinistra: dovranno raccogliere le sponde dello svedese, soluzione che finora era stata poco esplorata per le caratteristiche ovviamente diverse di Piatek e di Leao.
Le alternative in questo modulo sono rappresentate da Ante Rebic, opzione buona per dare fiato a Calhanoglu e Suso, e Paquetà, visto molto spesso come interno di centrocampo nei suoi primi 12 mesi di Milan.
Il 4-3-1-2 è stato il modulo del Milan di Ibrahimovic sotto la gestione Massimiliano Allegri, quando Boateng agiva sulla trequarti e vicino allo svedese c'era spesso un giocatore di velocità e tecnica come Robinho o Pato. Ricalcando proprio quell'idea di gioco, è immaginabile che vicino a Ibrahimovic ci possa essere un giocatore come Rafael Leao, in grado di attaccare la profondità e svariare maggiormente su tutto il fronte d'attacco.
Per completare il tridente è probabile salga la candidatura di Calhanoglu, un '10' naturale che in Italia ha giocato poco nel suo ruolo ideale per questioni tattiche. In Germania, sia con l'Amburgo che con il Bayer Leverkusen, il turco ha agito molto più in posizione centrale, dove ha potuto spesso sfruttare le sue abilità nel tiro dalla distanza e nel mandare in porta i compagni. Con ottimi risultati.
Rimangono comunque in piedi anche le ipotesi Suso e Piatek. Lo spagnolo ha già ricoperto il ruolo con Giampaolo in panchina, che ha anche pubblicamente dichiarato di vederlo in quella posizione, mentre il polacco in nazionale ha già fatto coppia con Lewandowski, nonostante in Italia abbia giocato più spesso da unica punta.
La coppia Piatek-Ibrahimovic potrebbe comunque avere un rendimento migliore in un modulo diverso come il 4-4-2, che è lo stesso con cui l'ex Genoa affianca Lewandowski in nazionale polacca. In questo caso troverebbe spazio anche Suso sulla corsia destra, con la scalata di Bonaventura più sulla sinistra. Sarebbe un ritorno al passato per l'ex Atalanta, che proprio a Bergamo ha spesso giocato da quarto di centrocampo.
Il centrocampo rimarrebbe invariato in questo caso, con Kessié e Bennacer, ma vicino all'algerino potrebbe trovare spazio anche Biglia. Questo modulo consentirebbe anche l'eventuale impiego di Castillejo, che al Villarreal giocava da esterno del centrocampo a 4 oltre che come ala offensiva nel 4-3-3.
Anche in questo caso non cambierebbe la difesa, anche se i terzini rischierebbero di trovare meno spazio sulle corsie e uno dei due potrebbe rimanere più bloccato per provare a garantire copertura e non sbilanciare troppo la squadra in avanti. Fulcro di tutto sarebbe però la coppia d'attacco, forse la migliore per il numero di goal che potenzialmente può garantire ai rossoneri.