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Mario De Zanet·5 aprile 2020

Come e quando è nato il colpo dello scorpione

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Lo scorpione. Uno di quei colpi che lasciano stupefatti.

Uno di quei colpi che chiedono immaginazione sopraffina ed un’elasticità non indifferente.


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Lo si vede poco spesso, quasi mai, ma ha avuto picchi di popolarità, specialmente quando l’interprete era un portiere. Ma ci arriveremo dopo.

Prima andiamo all’origine di questo colpo di tacco effettuato buttando il corpo in avanti.

Andiamo agli inizi dello scorso secolo e ci spostiamo in Sudamerica. Scontato, no?

Lo scorpione nasce lì, dall’altra parte del mondo.  L’inventore, o comunque il primo esecutore noto, è Arsenio Erico: uomo paraguaiano, divenuto simbolo dell’Indipendiente, con cui ha giocato dal 1933 al 1946.  13 anni e 295 gol, che lo rendono tuttora il miglior cannoniere della storia del campionato argentino.

No hubo taco más certero en la historia del fútbol. (Non ci fu tacco più affidabile nella storia del calcio)

Non si conosce l’esatta data di invenzione, ma Erico potrebbe aver già eseguito questo gesto tecnico nei primi anni della carriera, quando ancora giocava nella sua Asunsion: Erico ha cominciato e terminato la sua vita calcistica nel Club Nacional, che successivamente gli ha anche dedicato il suo stadio.

Erico fu l’inventore,  Higuita l’innovatore più noto: lo fu, perché si trattava di un portiere e parava così. O quantomeno, lo fece una volta, ma questo bastò a renderlo il Re Scorpione: fu l’ennesima follia di un genio prestato al calcio.

Ci soffermiamo ora soltanto su quella parata inventata nel 1995, quando Higuita difende la porta della Colombia in un’ amichevole con l’Inghilterra.

Redknapp crossa malamente e la sfera si trasforma in un pallonetto: Higuita non blocca, ma respinge. Con lo scorpione.

Un momento epico. Un momento memorabile, di cui Arsenio Erico sarà estremamente fiero.