Calcio e Finanza
·4 settembre 2024
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Niente punti di penalizzazione per il Leicester dopo che il club era stato deferito dalla Commissione indipendente lo scorso marzo in relazione a presunte violazioni del Fair Play Finanziario in vigore nella Premier League. Una prima vittoria per un club che segue le penalizzazioni della scorsa stagione inflitte prima all’Everton e poi al Nottingham Forest.
In vista delle prime udienze per il caso Manchester City, sospettato di aver violato nel corso degli anni il Fair Play Finanziario in 115 occasioni, ecco che il Leicester non sarà punito. «La Premier League ha deferito il club a una Commissione indipendente a marzo 2024 per una presunta violazione del PSR (Profitability and Sustainability Rules) relativa al periodo di valutazione concluso il 30 giugno 2023 – si legge nella nota pubblicata sul sito ufficiale del Leicester –. La Commissione ha respinto il primo reclamo del club alla sua giurisdizione per esaminare il caso, ma ora il ricorso è stato accolto da un Comitato d’Appello indipendente, che ha ribaltato la decisione della Commissione».
«Il Leicester accoglie con favore la decisione esaustiva del Comitato d’Appello, che supporta la nostra posizione costantemente affermata secondo cui qualsiasi azione contro il Club dovrebbe essere intrapresa in conformità con le regole applicabili – continua la nota del club inglese –. Per evitare qualsiasi malinteso che potrebbe sorgere alla luce della dichiarazione emessa dalla Premier League in risposta alla decisione d’appello, il Leicester desidera sottolineare la constatazione del Comitato d’Appello secondo cui, considerando il linguaggio effettivamente utilizzato nelle regole della Premier League (in conformità con i principi stabiliti del diritto inglese), il Club non ha violato le PSR della Premier League per il periodo di valutazione concluso il 30 giugno 2023. Nella sua decisione, il Comitato d’Appello (composto da un panel di tre avvocati esperti e di alto livello, due dei quali ex giudici della Corte d’Appello) identifica difetti nella redazione delle regole della Premier League. Nella sfida ai tentativi della Premier League di incriminare il Leicester City, il Club ha semplicemente cercato di garantire (nell’interesse di fornire coerenza e certezza per tutti i club) che le regole vengano applicate in base a come sono effettivamente scritte».
La stessa Premier League ha commentato la decisione della Corte dicendosi «sorpresa e delusa dalla decisione del Comitato d’Appello indipendente di accogliere un ricorso presentato dal Leicester City FC riguardante la giurisdizione della Lega sulla presunta violazione delle sue regole di redditività e sostenibilità (PSR) quando il club era membro della Premier League.
A marzo di quest’anno, la Premier League ha deferito il Leicester City a una Commissione indipendente per una presunta violazione delle PSR relativa al periodo di valutazione concluso nell’anno finanziario 2022/23. Una volta presentati, i risultati finanziari del club hanno dimostrato che aveva superato la soglia consentita di 105 milioni di sterline (al cambio attuale, 124,7 milioni di euro, ndr) per il periodo rilevante.
Il Leicester City ha successivamente contestato l’autorità della Commissione di esaminare il caso per motivi di giurisdizione. Questo reclamo è stata respinto dalla Commissione indipendente, una decisione che il Leicester City ha impugnato. Tale ricorso è stato accolto da un Comitato d’Appello indipendente con la motivazione che il periodo contabile del club, terminato il 30 giugno 2023, è avvenuto dopo che il club aveva cessato di essere un membro della Lega. La decisione del Comitato d’Appello significa effettivamente che, nonostante il club sia stato membro della Lega dalle stagioni 2019/20 al 2022/23, la Lega non può intraprendere azioni contro il club per aver superato la soglia PSR rilevante in relazione ai periodi contabili associati».
«La Premier League è molto delusa dalla decisione del Comitato d’Appello e dalle limitate ragioni fornite per essa. La Lega rimane dell’opinione che la Commissione originale abbia adottato l’approccio giusto nell’interpretare le regole in modo pratico e funzionale che dia effetto al loro scopo. Nel ribaltare le conclusioni della Commissione originale, la Premier League ritiene che la decisione del Comitato d’Appello non tenga conto dello scopo delle regole, di tutte le parti rilevanti delle PSR e della necessità di un’efficace applicazione delle presunte violazioni per garantire equità tra tutti i club. Se il Comitato d’Appello avesse ragione, la sua decisione avrebbe creato una situazione in cui qualsiasi club che supera la soglia PSR potrebbe evitare la responsabilità in queste circostanze specifiche. Questo non è chiaramente l’intento delle regole.
È di fondamentale importanza che la Premier League possa far rispettare le sue regole in modo coerente per mantenere il principio di equità. La Lega ora valuterà quali ulteriori azioni intraprendere per garantire che ciò avvenga. I Comitati d’Appello sono indipendenti dalla Premier League e dai club membri e sono nominati dal Presidente indipendente del Panel Giudiziario della Premier League».
Infine, nella nota ufficiale della Premier League, il massimo campionato britannico ricorda le regole imposte dal proprio Fair Play Finanziario, riguardanti redditività e sostenibilità, valide per tutti i club che partecipano:
Premier poi ricorda i compiti della Premier League, delle Commissioni indipendenti e dei Comitati d’Appello in merito a procedure come questa: