🎥City-Real, che notte! 🤩 Ancelotti: "Håland numero 1", Pep: "Paura? Mai" | OneFootball

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Marco Alessandri·17 aprile 2024

🎥City-Real, che notte! 🤩 Ancelotti: "Håland numero 1", Pep: "Paura? Mai"

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City-Real, ancora City-Real. Notte da Oscar questa sera all’Ethiad Stadium di Manchester, dove di fronte si troveranno le due migliori squadre al mondo. Non ce ne vogliano le altre big ancora in corsa, ma questo è quanto mostrato fin qui dal campo.

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Da una parte i campioni d’Europa in carica, dall’altra chi questa coppa l’ha alzata 14 volte. Già così il match non avrebbe bisogno di altre presentazioni, invece poi uno guarda ai nomi dei protagonisti sul terreno di gioco e la sfida si accende ancor di più.


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Sarà una notte di duelli, a cominciare da quello in panchina. Guardiola è probabilmente l’allenatore più desiderato al mondo, uno dei pochi a poter dire di aver cambiato il modo di giocare a calcio. Non è un’esagerazione, c’è un prima di Pep e un dopo Pep. Il suo tiki-taka, la difesa a 3 che non diventa mai a 5, il centrale a impostare da play e, soprattutto, un gioco improntato fortemente all’attacco.

Dall’altra parte, però, ci sarà il miglior gestore di campioni al mondo, il nostro Carletto Ancelotti. Sarà un caso, ma il tecnico di Reggiolo ha sempre tirato fuori il massimo dalle grandi squadre, faticando invece quando mancavano i top player. In altre parole, trionfi al Milan, a Parigi e al Real, flop al Napoli e a Liverpool, sponda Everton.

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Un Ancelotti che, in conferenza stampa, ha indicato il pericolo numero 1 per il suo Real Madrid: “Haaland. È uno dei giocatori più pericolosi del City, il fatto che all’andata non abbia giocato bene è merito della nostra difesa. Ma è l’attaccante più forte al mondo e resta un giocatore estremamente pericoloso“.

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Nessuna sorpresa, certo, ma la conferma di quanto il primo round al Bernabeu non debba far pensare a un Haaland in crisi. È vero, nelle ultime 9 gare con City e Norvegia sono arrivati solo due gol, ma in serate come quella di oggi i campioni spesso sono decisivi. Lo sa bene Jude Bellingham, ex compagno di Erling ai tempi del Dortmund:

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Non vedo l’ora di giocare, queste sono le gare che sogni quando entri a far parte di un club come il Real. Loro sono una squadra fantastica, i campioni in carica. Le quote ci danno sfavoriti? Non lo so, non sono mai stato un giocatore d’azzardo. Quello che posso dire è che noi siamo il Real Madrid, abbiamo giocatori fortissimi e siamo consapevoli della nostra forza“.

Il guanto di sfida, insomma, è lanciato e raccoglierlo è stato Guardiola, che alla vigilia del big match ha fatto i complimenti proprio a Bellingham:

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Arrivare in top club come il Real o il Barça e adattarsi velocemente non è facile, ma lui lo ha fatto fin da subito. Ha avuto un impatto impressionante in termini di gol, presenza e tante altre cose che alla sua età non è normale. Sa gestire la pressione senza alcun problema, ha mentalità ed è un giocatore eccezionale. Dobbiamo stargli attenti e dare sempre un’occhiata a dove si trova. Se mi piacerebbe vederlo in Inghilterra? È una domanda per lui…“.

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La paura paura, però, non è un sentimento che fa parte del tecnico catalano: “Non li temo. Li rispetto tantissimo e li ho affrontati molte volte, ma non ho paura. Se li elogio è perché lo penso, anche se non mi credete. Se dico che il terreno di gioco all’andata non era buono è perché ne sono convinto, poi potete anche non credermi. Ma io dico quello che ritengo di dover dire, quindi quando affermo che li rispetto tanto è vero. Lo facevo da giocatore e lo faccio ora da allenatore. Li voglio battere come loro vogliono battere noi, c’è una rivalità. Cosa voglio? Che la squadra sia perfetta, se no sarà dura vincere. Ma nessuna paura“.

Tutto, insomma, è pronto. Poche ore e poi avremo le altre due semifinaliste, che andranno a scontrarsi nel prossimo turno. Per tanti, però, quella di sta sera è già una finale anticipata. Le voci della vigilia non fanno che confermalo.