City e Napoli 🤩, United, Psg e Milan 😱: la Top&Flop dei club nel 2023 | OneFootball

Oggi il 2023 si appresta ad andare in archivio: è tempo dunque di bilanci anche in senso calcistico.

Vediamo dunque quali sono state le squadre che hanno fatto meglio e quelle che invece hanno maggiormente deluso durante quest’anno solare ricco di emozioni.

I TOP

MANCHESTER CITY

Dilungarsi troppo sul perché sarebbe superfluo: la conquista del Treble (corredata anche dai trionfi in Supercoppa Europea e nel Mondiale del Club) rende la stagione dei “Citizens” semplicemente perfetta e va a coronare il ciclo di Pep Guardiola, cominciato nella stagione 2016/2017 e andato avanti a suon di trionfi.

NAPOLI

Vero, la seconda parte del 2023 è stata quel che è stata, cioè un disastro su tutti i fronti ma la vera immagine dell’anno resta per il Napoli (e per l’Italia calcistica intera) quella di uno scudetto vinto al termine di una cavalcata epocale in un campionato che è rimasto aperto solamente nelle prime giornate. Un trionfo storico che resta impresso nella storia e che non può essere oscurato nemmeno dalle recenti difficoltà.

NAZIONALE SPAGNOLA

La sconfitta nel marzo 2023 contro la Scozia è stato l’unico incidente di percorso di un cammino (quasi) perfetto con 9 vittorie, la qualificazione agli Europei conquistata in scioltezza (in un girone non impossibile ma comunque con qualche spigolo, leggasi Haaland e Kvara) e soprattutto la vittoria nella Nations League, che non sarà un Mondiale ma resta comunque un titolo.

Dopo lo smacco in Qatar le “Furie Rosse” si candidano ad essere protagoniste anche all’Europeo.

INTER

Perché alla gloria dei vincitori non è necessariamente vero che corrisponda il disonore degli sconfitti. La finale di Istanbul è sì una ferita che brucia (specie pensando alla storia di una partita ben interpretata) ma per l’Inter resta comunque un traguardo in una stagione che ha visto i nerazzurri vincere anche la Coppa Italia e rimettere in piedi un’annata che sembrava compromessa.

Questa prima parte di stagione 2023/2024 conferma (al di là degli incidenti di percorso) la competitività della squadra di Inzaghi, che si candida ad essere protagonista anche nell’anno che verrà.

BAYER LEVERKUSEN

La via intrapresa dal club tedesco con l’arrivo di Xabi Alonso nell’ottobre del 2022 si sta rivelando virtuosa. Già alla fine della scorsa stagione le “Aspirine” hanno fatto vedere cose importanti arrivando anche alla semifinale di Europa League, arrendendosi solo alla Roma dello specialista Mou.

Quest’anno il Bayer sta impressionando tutti grazie alla qualità del gioco e al piglio messo in campo, facendo ottime cose in Europa League e lanciando il guanto di sfida al Bayern Monaco nella corsa alla Bundesliga, dove in questo momento i bavaresi si trovano a inseguire, seppur a stretto contatto. Che sia giunto il momento per il club renano di lasciarsi alle spalle lo spiacevole nickname “Neverkusen”? Chissà.

I FLOP

PARIS SAINT-GERMAIN

Considerando la capacità di spesa del club parigino, il titolo in Ligue 1 (con tutto rispetto) non si può considerare sufficiente per archiviare una stagione come positiva. Il Paris ha confermato l’anno scorso tutti i suoi limiti di competitività nelle partite che contano e anche la nuova era di Luis Enrique è cominciata con alti “fisiologici” e bassi che invece sono decisamente rumorosi, specie in Champions League.

Insomma il cambio di passo non è arrivato.

MILAN

La semifinale di Champions League resta l’unico acuto (per quanto poi alla fine più bruciante che non esaltante) di un 2023 che per il club rossonero è stato un viaggio travagliato. Uno scudetto mai difeso, tanti alti e bassi e la sensazione che a questo Milan manchi ancora più di qualcosa per essere pienamente competitivo.

Certo la sfortuna (specie nell’ultimo periodo) ci ha messo del suo ma restano comunque le immagini di un anno che doveva essere di consacrazione e che invece, a conti fatti, è stato deludente e non solo per ragioni fortuite.

MANCHESTER UNITED

La vittoria della Carabao Cup e la qualificazione in Champions League sembravano poter essere, nel loro “piccolo” l’inizio della riscossa del club e del ciclo di ten Hag: mai premessa fu più ingannevole.

La prima parte di stagione dei “Red Devils” è stata un disastro assoluto: la Premier è lontana, la difesa della Coppa di Lega già finita come anche una campagna europea in cui pure le premesse per andare avanti, vista la concorrenza non certo irresistibile, c’erano tutte. La stagione dello United è già adesso un fallimento, per altro molto costoso visti gli investimenti ingenti. Investimenti che non hanno reso minimamente.

CHELSEA

I “Blues” di Londra sono entrati in una nuova era rifondando a suon di milioni spesi per acquistare giocatori di potenziale. Che i trionfi non arrivino subito può far parte di un processo di crescita di un gruppo di giovani talenti: resta però il fatto che i risultati di questo 2023 siano stati in effetti al limite del disastroso.

Pochettino, scelto per dare forma a questo gruppo per ora sta incidendo il giusto: il 2024 deve essere l’anno della svolta, anche per cancellare un recente passato non all’altezza del blasone del club.

BAYERN MONACO

Si può considerare un flop una squadra che ha vinto il titolo nazionale e che comunque ha iniziato la stagione attuale con un percorso netto in Champions League? In maniera un po’ estrema sì, se si osservano nel merito le sfumature più oscure del 2023 del Bayern. I bavaresi hanno scelto nello scorso marzo di aprire un nuovo ciclo con Tuchel: un rischio che per ora ha pagato il giusto.

A conti fatti i bavaresi hanno vinto il campionato solo per l’harakiri del Borussia Dortmund, hanno perso nettamente in Supercoppa contro il Lipsia e in DFB Pokal sono stati eliminati da un club di Serie C. Certo, il Bayern ha potenzialmente davanti prospettive rosee, specie con questo Harry Kane. Resta però il fatto che il 2023 del colosso tedesco, resta più di ombre che di luci. Magari non flop ma delusione.

NAZIONALE TEDESCA

Che la Mannschaft non viva il suo miglior periodo storico è un fatto almeno dal 2018: vedere però la nazionale teutonica, da sempre uno dei colossi del calcio mondiale, con queste difficoltà è davvero sorprendente.

Il cammino di avvicinamento della Germania all’Europeo casalingo è stato travagliato: il bilancio dice che sono arrivate in 12 amichevoli 3 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte, e un cambio d’allenatore in corsa con il passaggio dall’esonerato Flick a Nagelsmann. Una circostanza quest’ultima quasi senza precedenti nella nazionale tedesca.

Certo, la Germania non è l’unica squadra di grande tradizione ad essere in difficoltà: giusto per fare un esempio non è che la nostra nazionale sia messa benissimo. Il 2023 per i teutonici è stato però un annus horribilis.