⚔️City, Arsenal e Liverpool: è bagarre in Premier! Chi la spunterà? | OneFootball

Tre squadre di livello altissimo racchiuse in due soli punti: la lotta per la vittoria alla Premier League quest’anno è più elettrizzante che mai.

I risultati del week-end che hanno visto il trionfo del City contro il Luton Town e le contestuali sconfitte del Liverpool contro il Crystal Palace e dell’Arsenal contro l’Aston Villa, ci proiettano verso un finale di fuoco nel quale potrebbe succedere veramente di tutto.

MANCHESTER CITY

A quasi due mesi dall’ultima volta i “Citizens” hanno riconquistato la vetta in solitaria del campionato inglese.  La squadra di Guardiola è imbattuta (in tutte le competizioni) dal 6 dicembre e anche quest’anno conferma la sua attitudine nel passare dalla marcia alta al ritmo forsennato nel finale di stagione. In tal senso è stato fondamentale il rientro di De Bruyne, il cui impatto dopo l’infortunio è stato fortissimo.

Il City in questo momento sta bene, ha a disposizione praticamente tutta la rosa (al netto di Akè e Walker) e si proietta al finale di campionato avendo all’orizzonte un calendario sulla carta abbordabile. Gli scogli principali, entrambi in trasferta, sono il Brighton di De Zerbi (avversario nel prossimo impegno in campionato il 25 aprile) e il Tottenham impegnato nella corsa Champions il 14 maggio.

Le altre avversarie saranno Nottingham Forest e Fulham in trasferta e West Ham e Wolves (nell’ultima partita stagionale) in casa. Tutte squadre che (al netto forse del Nottingham, impelagato nella lotta per salvarsi) potrebbero non avere più nulla da chiedere alla loro stagione.

Per il club mancuniano la strada si profila in discesa ma d’altro canto non va dimenticato che i “Citizens” sono impegnati anche sul fronte Champions (dove li attende sicuramente un dispendioso quarto di ritorno con il Real Madrid e poi chissà) che in FA Cup, con la semifinale in programma sabato prossimo contro il Chelsea.

Il “Triplete-bis” in casa City è più di un semplice sogno ma il rischio è quello che le altre competizioni possano togliere energie preziose in vista del rush finale in Premier. Un rischio che, almeno sul fronte europeo hanno comunque anche le altre rivali per il momento.

ARSENAL

La sconfitta contro l’Aston Villa (che ha chiuso una striscia di imbattibilità da 12 partite potrebbe rivelarsi per i “Gunners” una gara che passa alla storia come quella dei rimpianti per un titolo sfumato esattamente come lo fu il pareggio dell’anno scorso per 3-3 contro il Southampton

Ricorsi storici a parte l’Arsenal resta a 71 punti, secondo col Liverpool e a due lunghezze dai Citizens: tutto è ancora in gioco ma davanti a sé la squadra di Arteta non ha propriamente un finale di stagione semplice. Sulla carta nessuna delle prossime avversarie dei “Gunners” si può considerare a questi superiore ma il calendario prevede tre sfide in cui i valori tecnici non sono necessariamente l’unico parametro.

Dopo la sfida di sabato prossimo contro il Wolverhampton in trasferta, l’Arsenal sarà impegnato in un’altra sfida fuori casa: il derby contro un Tottenham che può sognare la Champions League e che certamente non vorrà per nessun motivo essere una tappa che porta gli arci-rivali verso il titolo. Non sarà l’unica stra-cittadina londinese: c’è da affrontare anche il Chelsea, il 23 aprile, nel recupero infrasettimanale.

Alla penultima giornata poi un’altra sfida contro una rivale storica, il Manchester United, che certamente non vorrà concedere una passerella ai “Gunners”. A completare il quadro le partite contro il Bournemouth (molto ostico ma che potrebbe arrivare un po’ stanco dopo un’ottima seconda parte di campionato) e l’Everton, che contro i “Gunners” potrebbe giocarsi nell’ultima giornata la sua permanenza in Premier.

Tutto senza dimenticare che mercoledì c’è il ritorno dei quarti di Champions col Bayern all’Allianz Arena in un confronto aperto a tutti gli scenari: raggiungere la semifinale della massima competizione europea potrebbe dare un’iniezione di fiducia importante al club londinese che però dovrà gestire anche un dispendio di energie al quale non è abituato.

La rosa (al completo, al netto del lungodegente Timber) è attrezzata ma non al livello delle concorrenti: in ogni caso non basterà la qualità calcistica da sola; servirà qualcosa che si avvicini alla perfezione.

LIVERPOOL

Se il tonfo contro l’Atalanta poteva essere derubricato ad un “semplice” (seppur brutto) incidente di percorso, il ko col Crystal Palace per i “Reds” si può considerare uno scricchiolio abbastanza pericoloso. La squadra di Klopp ha perso il primato in classifica e questa quattro giorni da incubo tra Europa League e campionato potrebbe aver assestato un colpo molto forte al morale della squadra.

La missione Premier per il Liverpool non è ancora compromessa ma va detto che all’orizzonte si prospetta un cammino molto più difficile rispetto a quello delle concorrenti ed un notevole intasamento nel calendario. Nei prossimi 10 giorni i “Reds” sono attesi (oltre che dal tentativo di rimonta contro l’Atalanta) dalla sfida contro un Fulham in buona forma e dal derby esterno contro l’Everton, sfida mai facile, al di là della differenza di valori.

Dopo altre tre sfide complicate: West Ham in trasferta e soprattutto Tottenham e Aston Villa, le due duellanti per il posto in Champions League, che il Liverpool sfiderà rispettivamente in casa e fuori casa. Contro avversari di questo tipo il rischio di poter lasciare i punti decisivi è abbastanza alto. A chiudere invece il Wolverhampton tra le mura amiche.

Per chiudere dunque al meglio il glorioso ciclo Klopp servirà qualcosa di grande, di pazzesco: qualcosa da Liverpool insomma. Anche perché con questa concorrenza il margine di errore è veramente minimo.