Cittadella, Matino: “Sono un difensore vecchio stampo. Sergio Ramos e Izzo i miei modelli” | OneFootball

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·12 febbraio 2025

Cittadella, Matino: “Sono un difensore vecchio stampo. Sergio Ramos e Izzo i miei modelli”

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Emmanuele Matino, fresco di arrivo in Veneto, precisamente al Cittadella di mister Dal Canto, si è presentato ai suoi nuovi tifosi. Riprendiamo le sue parole da padovaoggi.it:

Esordio– “Sono contentissimo di essere a Cittadella e per il risultato arrivato all’Arena Garibaldi contro una squadra molto difficile. In settimana avevo capito che avrei giocato. Mister Dal Canto mi ha trasmesso tanta tranquillità nel pre-gara“.


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Caratteristiche – “Ha ragione il mister! Sono un difensore vecchio stampo, da battaglia, perfetto per il Cittadella. Se meno in allenamento? Mi limito, dai, ma in partita non mi tiro mai indietro“.

Trasferimento – “C’erano un po’ di interessamenti in C. Qualche chiamata, ma niente di concreto da parte di Catania, Benevento, Virtus Entella, tutti club che vogliono vincere il campionato o aspirano a grandi traguardi. Negli ultimi giorni mi ha chiamato il direttore generale Marchetti, trasmettendomi tanta fiducia e convincendomi a venire qui. Lo confesso: il Cittadella mi è sempre piaciuto come squadra per continuare a crescere in B“.

Ruolo – “Non ho preferenze di posizione. Ho spesso giocato a destra, vero, ma posso farlo anche a sinistra e l’ho fatto in passato. In carriera ho giocato in ogni ruolo difensivo. Io nasco come quinto di centrocampo, poi crescendo sono diventato difensore centrale a tutti gli effetti. Modelli calcistici a cui mi ispiro? Sergio Ramos ed Armando Izzo. Proveniamo dalla stessa strada, abbiamo avuto percorsi difficili di vita. Lo ammiro come calciatore e uomo, anche se non lo conosco di persona“.

Origini – “Sono nato e cresciuto al rione Amicizia a Napoli, un luogo dove hai due possibilità: diventare calciatore o imboccare strade che ti possono portare a sbagliare, come è successo anche ad amici miei ancora lì, che restano fratelli per me. Il calcio e mia madre mi hanno salvato. Mio padre non c’è stato, mia madre ha fatto anche da papà. Devo tutto a lei e alla sua famiglia, perché non dimentico nonni, zii e cugini che mi sono stati vicini. Qualche ca****ta in passato l’ho fatta, ma per fortuna ho capito che il calcio poteva darmi un futuro migliore se mi fossi impegnato a fondo. E così è stato“.

Bari – “A Bari poteva andare meglio e l’infortunio di quattro mesi ha aiutato poco. Detto questo, il calcio va avanti. Non vivo di rimpianti, ora sono focalizzato solo sul Cittadella“.

Gruppo – “Mi sono integrato facilmente con i compagni. I ragazzi che sono qui da più anni mi hanno accolto meravigliosamente, come un fratello. Prima di arrivare a Cittadella conoscevo Pandolfi. Da avversario era abbastanza fastidioso e litigavamo sempre nei nostri duelli. Per fortuna ora siamo dalla stessa parte. Con il resto dei compagni mi sono incrociato spesso sul campo e ricordo Vita, giocatore altrettanto fastidioso“.

Prossima sfida – “Il Catanzaro è una delle squadre più forti del campionato. Sarà una sfida difficile, ma speriamo di portare a casa i 3 punti. Ci attendono 13 partite decisive e siamo pronti a giocarcela a viso aperto. Iemmello è l’attaccante più forte della categoria. Marcarlo non è semplice, ma sono pronto a mettercela tutta“.

Extra campo – “Sono fidanzato e convivo con Elisabetta, anche se al momento siamo ancora in hotel. Speriamo di trovare al più presto un appartamento“.

Cittadella, Emmanuel Matino si racconta: «La mia salvezza? Il calcio e mia madre. In gruppo accolto come un fratello»https://www.padovaoggi.it/sport/calcio/cittadella-emmanuel-matino-intervista-11-febbraio-2025.html© PadovaOggi

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