PianetaSerieB
·14 settembre 2024
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Edoardo Gorini, dopo il pareggio interno rimediato contro il Catanzaro, ha parlato in conferenza stampa della prestazione dei suoi.
Qui le sue parole, estratte da Trivenetogoal.com: “È stata una gara equilibrata. Sapevamo che il Catanzaro ama palleggiare, ma nel primo quarto d’ora abbiamo avuto 4-5 possibilità per andare in rete. A livello finalizzativo non abbiamo fatto bene, lo devo riconoscere. Secondo me abbiamo limitato bene il Catanzaro, tranne in un’occasione nel primo tempo su un errore di Pavan. Siamo stati bravi ad interpretare la gara, anche contro un 4-2-3-1 dopo aver preparato la sfida su un 3-5-2. Abbiamo sprecato male un paio di ripartenze: questo fa capire quanto dobbiamo migliorare in fase finalizzativa.
Abbiamo ragazzi che hanno qualità quando hanno la palla come Cassano o Desogus. Stiamo lavorando su di loro e sulla finalizzazione. Ci stiamo lavorando. Credo possiamo crescere molto con i nostri giovani di prospettiva. A livello di atteggiamento non posso dire nulla alla squadra. Questo aspetto mi gratifica molto. Sulla qualità individuale ci possiamo lavorare. Credo abbiamo fatto buone trame di gioco.
Il Catanzaro? L’avevamo studiato e sapevamo come giocava Caserta. Sono felice di non avere concesso grosse chance ai calabresi. Abbiamo limitato una squadra di qualità, interpretando bene la sfida. Il pareggio credo sia giusto. Tatticamente siamo stati aggressivi ed abbiamo pressato bene. Il possesso palla del Catanzaro è stato fatto soprattutto nella loro metà campo. Nella ripresa potevamo fare sicuramente meglio. Un bilancio dopo 5 giornate? Sono felice dell’atteggiamento e delle prestazioni. Le nostre armi sono le stesse da sempre: intensità e ritmo. La condizione fisica sta crescendo, stiamo inserendo giovani importanti. Sono contento dei punti raccolti. In casa o in trasferta, l’importante è farli. Non subire gol fa piacere, anche per Maniero. Angeli? È un ragazzo che sta crescendo. Bisogna dargli il tempo per ottenere risultati. Poi lui è un po’ superficiale in alcuni frangenti, ergo serve sempre il fucile puntato addosso per fargli tenere attaccata la spina.”