Calcionews24
·22 dicembre 2024
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Ciro Muro era una riserva del Napoli del 1987, quello che vince il primo storico scudetto trascinato da Maradona. Oggi, a 60 anni d’età racconta la sua storia a La Gazzetta dello Sport, non senza il pentimento di avere lasciato il club nella stagione seguente nonostante Diego gli dicesse di non farlo.
AVREBBERO POTUTO CANTARE “HO VISTO MURODONA” – «Non arrivo a questo ma una volta un titolo del genere mi venne dedicato da un giornale: “Murodona”. Fu dopo un gol a Firenze, su punizione».
L’INCONTRO CON DIEGO – «Gli andai incontro: sei inimitabile. Ma io non ho fatto confronti. Sorrise. E rimanemmo chiusi in albergo, perché dal momento in cui era arrivato lui, non si poteva più uscire, fuori erano in migliaia».
IL PASSAGGIO ALLA LAZIO – «E lì feci la seconda sciocchezza. Eravamo stati promossi in Serie A, c’erano Ruben Sosa, Dezotti, Gutierrez, Paolo Di Canio. E c’era chi diceva: qua il sudamericano sei tu. Mi telefona Gigi Simoni, mi invita ad andare a Cosenza, io avevo ancora tre anni con la Lazio. Dissi di sì. E non ce l’ho più fatta a tornare tra i grandi. Potevo starci, ma chi sbaglia paga e io non contento del primo errore ne commisi un altro. Avessi dato ascolto a Diego, a mio padre che non voleva andassi via da qui…»
ANCHE MARADONA SBAGLIAVA I RIGORI – «Però lui era Dio in terra».