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·17 gennaio 2021

Cinque motivi per non perdersi Bayern Monaco-Friburgo

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Il topspiel della sedicesima giornata di Bundesliga va di scena all’Allianz Arena: a far visita al Bayern Monaco, infatti, arriva il lanciatissimo Friburgo di Christian Streich. Grifo e compagni si presentano alla vigilia della trasferta più difficile della stagione in un ottimo stato di forma dopo l’ultima rotonda vittoria contro il Colonia per 5-0, e sicuramente in condizioni migliori rispetto alla corazzata di Flick. Il Bayern arriva dall’improvviso tonfo contro il Borussia Mönchengladbach, dove ha dilapidato un doppio vantaggio cadendo sotto i colpi di Florian Neuhaus e Jonas Hofmann e dalla clamorosa eliminazione per mano dell’Holstein Kiel in DFB Pokal. Sconfitta in campionato leggermente lenita dall’andamento lento delle rivali (scialbo pareggio del Leverkusen in casa contro il Werder e sconfitta senza appello del Lipsia nello scontro diretto contro il Dortmund). Il pronostico, quindi, non appare così scontato. E se stato di forma e ultimi risultati non vi hanno ancora convito, ecco altri cinque motivi di interesse per seguire il match in programma alle 15.30 di questa domenica.

Nils Petersen contro il suo passato. Non molti se lo ricorderanno, ma il totem del Friburgo ha un passato in chiaroscuro al Bayern. Prima di diventare una vera e propria istituzione dalle parti dello Schwarzwald-Stadium, Nils ha giocato per due anni per i bavaresi, senza molta fortuna e con pochi gol all’attivo (4 in 15 presenze). Scaricato dal Bayern, ha dovuto “ricostruirsi” la carriera prima a Brema (19 gol in tre anni) e poi proprio al Friburgo, diventandone il simbolo. Acquisendo la continuità di cui aveva bisogno, dal 2015 ad oggi Petersen si è preso due primati: il primo diventando recordman di segnature con la maglia bianco-nera (92 gol al momento, battendo Jogi Löw) e il secondo di gol subentrando dalla panchina. Attualmente fermo a 5 reti stagionali, Petersen è in cerca del gol di prestigio contro la sua ex squadra, che non ‘buca’ dall’ultima giornata del torneo 2016/17. Nelle due ultime partite è subentrato a Ermedin Demirović, ma chissà se Streich questa volta abbia intenzione di buttarlo subito nella mischia.


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Il Friburgo sta letteralmente volando. Emblematico il 5-0 interno dell’ultimo turno contro il Colonia, che non è stato per nulla casuale. Il Friburgo sta attraversando il momento forse più proficuo a livello di risultati della sua storia. Non perde dalla sconfitta interna contro il Mainz del 22 novembre (curiosamente unica vittoria stagionale per i Nullfünfer) dal quale ha iniziato una striscia di sette risultati utili in fila con ben 5 vittorie consecutive, che l’hanno catapultata dalla zona retrocessione direttamente in lotta per l’Europa. Impressionano la facilità di trovare la via della rete e una ritrovata solidità difensiva, tradotte in 16 gol fatti e 2 soli subiti nelle ultime 5 partite. Anche e soprattutto per questo che il “professor” Streich dopo l’ultima vittoria ha voluto regalare ai suoi ragazzi ben tre giorni liberi. Una scelta singolare ma meritata, in un periodo così denso di appuntamenti come questo mese di gennaio. Soltanto domenica sapremo se questa scelta avrà pagato, sicuramente però il Friburgo arriverà in Baviera sulle ali dell’entusiasmo e con la “palma” di squadra più in forma di tutta la Bundesliga.

Il Bayern Monaco non sta benissimo, anzi. I bavaresi si presentano alla partita di domenica freschi (si fa per dire) di due brucianti sconfitte consecutive, una rarità. Batoste – in campionato è stata la seconda dopo quella contro l’Hoffenheim di settembre – che hanno evidenziato criticità su cui Flick deve assolutamente apportare un correttivo. Il Bayern prende troppi gol: è addirittura l’ottava difesa della Bundesliga con i suoi 24 gol presi in 15 partite. Se a questo aggiungiamo che spesso e volentieri Manuel Neuer ci mette delle pezze, possiamo aspettarci, sicuramente, un Friburgo all’attacco. Per unLewandowski o un Leon Goreztka in stato di grazia ci sono alcuni giocatori in difficoltà sia fisica che tecnica, si pensi a Douglas Costa o Leroy Sane. Va detto che tutto il Bayern dal punto di vista fisico non sembra in ottime condizioni. Il secondo tempo del Borussia-Park ci ha detto che i bavaresi in questo momento non reggono tutti i 90 minuti, e su questo dato sicuramente il Friburgo può costruirci la partita. Anche il “piccolo” Kiel, nel turno di coppa, ha tenuto in apnea per larghi tratti la difesa del Bayern, che ha patito enormemente la freschezza atletica e l’intraprendenza di Bartels e compagni. E se a questo aggiungiamo che quest’anno all’Allianz Arena già due squadre hanno fatto punti (Werder e Lipsia) e che pure l’ultima in classifica (Mainz) si è ritrovata sopra di due gol all’intervallo nell’ultimo match casalingo dei rossi, la partita è tutto fuorché già decisa.

Lewandowski ha fame di gol. L’attuale capocannoniere (che strano) della Bundesliga avrà sicuramente voglia di ritoccare i suoi numeri e statistiche. L’obiettivo principale – oltre che tenere a distanza gli in seguitori Erling Håland e André Silva – è quello di mantenere il passo per battere il record di Gerd Müller di 40 goal in una sola stagione. Attualmente è a quota 20 e gioca contro una squadra che spesso e volentieri ha trafitto. Fin dai tempi di Dortmund il polacco ha avuto nel Friburgo una delle sue vittime sacrificali preferite. In 15 partite ha segnato la bellezza di 17 gol (con 7 assist) e soltanto in tre occasioni, dal 2010 ad oggi contro la squadra della Foresta Nera non ha portato a casa i tre punti.

La ribalta di Christian Streich. Spesso, ingiustamente, sottovalutato dall’opinione pubblica Streich ha costruito a Friburgo il suo piccolo capolavoro. Dal 2011 ad oggi ha dato stabilità e credibilità ad un ambiente che ha sempre fatto la spola tra Zweite Bundesliga e Bundesliga, arrivando addirittura per due volte in Europa League. Le sue idee e il suo gioco ormai non sono più in discussione. Le salvezze tranquille e la valorizzazione di molti giovani passati tra le sue mani sono i suoi trofei più importanti. Mai come questa volta il Friburgo e Streich stesso possono competere quasi ad armi pari contro il Bayern, in cerca della vittoria di prestigio da aggiungere alla collezione. Magari affidandosi a Vincenzo Grifo, miglior marcatore con 7 goal stagionali, a cui ha già aggiunto anche 4 assist.

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