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·18 aprile 2019
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Questa sera al San Paolo il Napoli sarà chiamato a compiere una vera e propria impresa dovendo rimontare il pesante 2-0 subito a Londra contro l’Arsenal, ma i Gunners vogliono provare a riportare un titolo internazionale in bacheca che manca da ben venticinque anni. In passato la squadra del nord di Londra ha visto militare nelle proprio file grandi campioni e qualche meteora che anche in Italia abbiamo potuto ammirare. Eccone cinque di questi giocatori che han giocato sia nell’Arsenal che in Serie A.
TOMAS DANILEVIČIUS La Lituania è sicuramente più famosa nel basket che nel calcio, ma Tomas Danilevičius è stato in grado di ritagliarsi un posto per un decennio come attaccante di provincia in Italia. Certo le premesse sarebbero state anche migliori perché dopo gli inizi in patria con l’Atlantas e qualche stagione al Brugge, alla Dinamo Mosca e al Losanna arrivò la chiamata inaspettata. L’Arsenal decise di puntare su questo giovane attaccante e gli fece firmare un contratto anche se con Wenger le cose non andarono benissimo. Solo due partite e tanta voglia di mettersi in mostra non ripagata fecero sì che andò al Beveren in Belgio dove segnò ben dodici gol e questo andamento gli permise di essere ingaggiato dal Livorno. In Toscana passò svariati anni con tanti prestiti tra Avellino, Bisogna e Grosseto. Chiuderà la carriera nel 2014 a Parma dopo ben dodici anni passati tra A e B.
JÚLIO BAPTISTA Giocatore dal fisico imponente, dotato anche di un’ottima tecnica ha sempre peccato nella continuità di rendimento. Soprannominato “La Bestia” Júlio Baptista ha iniziato in Brasile con il San Paolo e in rossonero giocava prevalentemente dietro le punte con il compito di servire gli attaccanti. A Siviglia però si accorsero che poteva giocare anche più avanzato per sfruttare meglio la sua grande conclusione e la sua potenza fisica e così riuscì a segnare ben quarantasette gol in due stagioni che gli valsero la chiamata del Real Madrid. Dalle parti del Bernabéu le cose però non andarono altrettanto bene, causa anche una stagione deludente dei Blancos e così a fine anno venne mandato in prestito all’Arsenal. Anche a Londra la situazione non migliorò e con il magro bottino di tre gol in Premier League tornò a Madrid per vincere una Liga con Schuster in panchina. La Roma però voleva dargli un’altra possibilità e nel primo anno, dopo un periodo di ambientamento, riuscì anche a farsi valere, ma le ultime due stagioni furono da dimenticare con Ranieri che lo mise ai margini del progetto. Tornò in Spagna nell’ambizioso Málaga prima di tornare in Brasile con il Cruzeiro e firmare due contratti con Orlando City e Cluj.
MIKAËL SILVESTRE Centrale o terzino sinistro, ovunque venisse schierato Mikaël Silvestre è sempre stato una garanzia di rendimento, ma in Italia non ce ne eravamo accorti. Dopo gli inizi molto promettenti con il Rennes venne acquistato nel 1998 dall’Inter quando aveva solo ventun anni. I nerazzurri avevano appena vinto la Coppa Uefa ed erano ricchi di campioni e Moratti aveva puntato su molti giovani per farli crescere in vista della squadra del domani. Ma la stagione fu da dimenticare con la Beneamata che cambiò quattro allenatori diversi e con Silvestre che giocò poco e non convinse. A fine anno se ne andò in direzione Manchester dove lo acquistò lo United e da lì la sua carriera si impennò diventando uno dei migliori interpreti del ruolo di tutto il campionato inglese e una colonna insostituibile per Ferguson. Resterà nove anni dalle parti dell’Old Trafford prima di andarsene da campione d’Europa nel 2008 e passare all’Arsenal. I tanti infortuni ne limitatorono il rendimento e nelle due stagioni passate a Londra giocò molto meno di quanto avrebbe sperato. Venne ceduto al Werder Brema prima di chiudere la carriera tra Stati Uniti e India.
ARMAND TRAORÉ Terzino dalle buone doti tecniche ma molto sfortunato in carriera causa svariati infortuni può comunque vantare presenze con due delle squadre più blasonate d’Europa. Armand Traoré venne scoperto giovanissimo da Wenger quando ancora era nelle giovanili del Monaco e lo portò a Londra a soli sedici anni. Già un anno dopo aveva debuttato in prima squadra prima di essere mandato al Portsmouth per crescere. Buona la sua stagione con i Pompey ma al ritorno con i Gunners non riuscì a trovare spazio e così venne mandato ancora in prestito. Questa volta fu la Juventus a dare fiducia al terzino senegalese ma un brutto infortunio ne limitò le prestazioni, comunque già poco convincenti prima. Trovò il suo reale spazio al QPR dove rimase per cinque anni prima di andare al Nottingham Forest, al Cardiff e infine in Turchia dove attualmente gioca nel Çaykur Rizespor.
EMILIANO VIVIANO Quando era giovane era considerato il futuro Buffon e uno dei migliori portieri italiani, ma qualcosa è andato storto. Emiliano Viviano è sempre stato un portiere dotato di un gran fisico e di una grande potenza fisica, ma questo ne ha sempre limitato i movimenti e l’agilità. Fiorentino di Fiesole venne acquistato giovanissimo dal Brescia di Gino Corioni e dopo un prestito a Cesena divenne il portiere titolare una volta che le Rondinelle tornarono in Serie B. Qualche cartellino rosso e qualche infortunio di troppo ne rallentarono l’ascesa ma nel 2009 andò al Bologna dove visse probabilmente le sue annate migliori. In Emilia infatti riuscì a conquistarsi la maglia dell’Inter ma la sfortuna lo colpì. Un gravissimo infortunio al legamento crociato anteriore in allenamento lo tenne lontano per vari mesi prima di essere ceduto in prestito al Palermo. Un anno nella sua Firenze, dove però non convinse appieno, prima di passare all’Arsenal nel 2014. Chiuso dai polacchi Szczęsny e Fabiański non riuscì mai a debuttare in prima squadra venendo relegato al ruolo di terzo portiere. Tornò in Italia alla Sampdoria, prima di una fugace esperienza in Portogallo allo Sporting Lisbona e l’attuale passaggio alla Spal.
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