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·27 ottobre 2020

Cinque giocatori ex Ajax che non ricordavi in Serie A

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In Europa l’Atalanta si trasforma e il perentorio 0-4 ottenuto in casa dei danesi del Midtjylland fa ben sperare anche per l’esordio assoluto a Bergamo contro l’Ajax. I Lancieri hanno perso contro il Liverpool all’esordio e una sconfitta complicherebbe notevolmente il loro percorso in Champions. La prima squadra di Olanda ha avuto spesso rapporti molto stretti con la Serie A e questi cono cinque giocatori che han giocato nel nostro campionato e che probabilmente non ricordavi all’AmsterdamArenA.

WINSTON BOGARDE Una delle carriere più strane e curiose della storia recente del calcio. William Bogarde è stato per anni uno dei migliori terzini sinistri del mondo, ma poi ha deciso di godersi i soldi. Dopo gli inizi nel piccolo SVV giocò con per le due squadre della sua Rotterdam, prima con l’Excelsior e poi con lo Sparta. Fu proprio con i biancorossi che riuscì a mettersi in mostra per tre stagioni che gli valsero il passaggio all’Ajax e già al suo primo anno divenne titolare e campione d’Europa nella finale di Vienna contro il Milan. I Lancieri arrivarono in finale anche l’anno seguente, ma contro la Juventus arrivò la sconfitta ai rigori. Bogarde fu in entrambe le occasioni uno dei migliori e nel 1997 venne acquistato proprio dai rossoneri. Con la squadra di Capello fu però un totale disastro. Fu messo sempre fuori ruolo a destra e collezionò la miseria di tre presenze in Serie A prima di essere spedito a Barcellona già a gennaio. Anche in Catalogna fu negativo, ma mai come a Londra con il Chelsea dove giocò solo dodici partite in quattro anni e non accettò mai di cambiare squadra in quanto con i Blues percepiva un grande contratto e alla fine di esso si ritirò.


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BOJAN KRKIĆ Considerato per tanti anni un sicuro fenomeno del calcio europeo Bojan Krkić è stata una delle più grandi delusioni dell’ultimo decennio. Dopo aver sfondato nelle giovanili del Barcellona faticò ad affermarsi in prima squadra dove gli venne preferito il suo compagno di cantera Pedro. I blaugrana provarono a mandarlo in Italia con un prestito biennale alla Roma, ma dopo la prima disastrosa stagione i giallorossi rimandarono al mittente il giovane Bojan. Restò ancora un anno nel Belpaese ma anche al Milan le cose non migliorarono e così nel 2013 tentò l’esperienza in Olanda all’Ajax. Nemmeno le larghe difese dell’Eredivisie lo aiutarono e con la miseria di cinque gol tra campionato e coppe tornò mestamente in Catalogna prima di essere ceduto definitivamente allo Stoke City e ricominciare altri giri per l’Europa.

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ZDENĚK GRYGERA Terzino destro in grado di garantire spinta in fase offensiva legò la sua carriera alle maglie di Ajax e Juventus. Iniziò da giovane in patria nella Svit Zlín che lo fece debuttare nella seconda divisione ceca prima di passare dopo un solo anno in 1.Liga con il Petra Drnovice. Qui si rivelò uno dei migliori terzini del campionato e nel 2000 si guadagnò la convocazione per l’Europeo Under 21 dove la nazionale ceca ottenne il secondo posto e a fine torneo passò allo Sparta Praga. Due campionati cechi e la vittoria dell’Europeo Under 21 del 2002 gli aprirono le porte dell’Ajax dove passò quattro grandi stagioni. Vinse abbastanza poco, con solo un campionato ma divenne una figura insostituibile in nazionale. La Juve post Calciopoli aveva bisogno di riformarsi e nel 2007 riuscì a strappare a parametro zero proprio il terzino ceco che si fece apprezzare nei due anni con Ranieri. Storico il suo gol in un 1-1 contro l’Inter di Mourinho, ma gli infortuni e il pessimo andamento della Juve nelle due annate successive ne limitatorono il rendimento e così nel 2011 se ne andò al Fulham dove chiuse la carriera un anno dopo.

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SAMUEL KUFFOUR Uno dei difensori centrali più iconici di fine anni ’90 e inizio nuovo millennio, in grado di elevare come forse mai prima la figura del difensore africano. Samuel Kuffour è ghanese di nascita, ma tedesco di adozione, perché nonostante venne portato in Europa dal Torino scovandolo dalle giovanili locali, fu il Bayern Monaco ad acquistarlo giovanissimo e, dopo un breve prestito al Norimberga, a farlo diventare una colonna dei bavaresi. Ben nove anni, dal 1996 al 2005 con due finali di Champions disputate e la grande gioia contro il Valencia nel 2001. Lasciò la Germania nel 2005 per tornare in Italia e debuttare in Serie A con la Roma. Sotto la guida di Spalletti non riuscì mai a diventare un vero e proprio titolare e dopo un anno venne girato in prestito al Livorno. In Toscana la situazione non migliorò e nel Belpaese fu solo un lontano ricordo del difensore ammirato al Bayern. Nel gennaio 2008 fu a sorpresa l’Ajax a ingaggiarlo, ma in Olanda fu solo una comparsa con due misere presenze prima di chiudere la carriera in Ghana.

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CHRISTIAN POULSEN Centrocampista metodista davanti alla difesa è sempre stato molto apprezzato dagli addetti ai lavori, ma meno dai tifosi per la sua scarsa determinazione e voglia di rischiare. Dopo gli inizi in Danimarca all’Holbæk e al Copenhagen venne acquistato nel 2002 dallo Schalke 04 dove rimase ben quattro anni. Nel 2006 passò al Siviglia dove riuscì a vincere una Coppa Uefa al primo anno e nel 2008, per volere del tecnico Ranieri, passò alla Juventus. A Torino arrivò durante gli anni della rifondazione bianconera e non riuscì mai a entrare in sintonia con la piazza. Due stagioni e un gol al Catania dopo ecco la sua cessione per andare al Liverpool. Male anche in Inghilterra e il giro dell’Europa continuò in Francia all’Evian prima di passare all’Ajax. Ad Amsterdam riuscì finalmente a ritrovarsi e mettendo la sua esperienza all’interno di una rosa molto giovane divenne importante nella vittoria di due campionati targati De Boer. Nel 2014 decise di voler tornare in Danimarca e chiuse dopo un anno al Copenhagen.

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