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·14 giugno 2025

Chivu: "Interismo e coraggio: portiamo in alto il nostro Club"

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LOS ANGELES - Si avvicina sempre di più l'inizio della FIFA Club World Cup, la nuova competizione mondiale che vedrà anche l'Inter tra le squadre protagoniste. I nerazzurri esordiranno al Rose Bowl di Pasadena contro i messicani del Monterrey martedì 17 giugno alle 18:00 (ora locale, le 03:00 di mercoledì 18 in Italia).

In questi giorni la squadra si sta allenando a Los Angeles con il nuovo allenatore Cristian Chivu, presentato ufficialmente alla stampa nel corso di una conferenza stampa in diretta. Queste le parole del tecnico romeno, che ha anche annunciato lo staff tecnico.


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Ha realizzato il fatto di essere l'allenatore della Prima Squadra dell'Inter? "Ero già stato allenatore dell'Inter nel settore giovanile. Il nome di questa società ti fa sempre provare qualcosa di speciale, anche se si tratta di Settore Giovanile. Il senso di responsabilità è grande, lo stesso di quando sono arrivato all'Inter da giocatore, ma anche di quando ho iniziato ad allenare l'Under 14. Sono 13 anni che sono qui, con una piccola pausa, ma sono sempre qui". Ha ricevuto la visita di Maicon all'allenamento, ha sentito anche i compagni del Triplete? "Abbiamo una chat storica, da molti anni, siamo ancora un bel gruppo, per tutta la vita saremo legati. Oggi mi ha fatto piacere rivedere Maicon, come mi ha fatto piacere ricevere i messaggi da parte di tutti. Avere il sostegno loro e sentire la loro felicità mi fa piacere e sono molto orgoglioso di questo". In cosa ha avuto coraggio l'Inter nel sceglierla? "Siamo tornati alle radici, a cosa è l'interismo. Anche il presidente Marotta lavora qui da tanto, sa di cosa si tratta. Questa parola l'ho sempre avuta nella mente: significa orgoglio, lealtà. Il coraggio è anche il mio, nell'essere l'allenatore della Prima Squadra. Siamo una delle squadre più forti d'Europa, bisogna portare avanti quello che di buono è stato fatto. Nel calcio si vince e si perde, ma quando le cose sono fatte per bene nel lavoro in campo e nella società, la strada da percorrere è sempre più bella". Quanto sarà importante iniziare subito bene? "Il progetto è sia nuovo che vecchio. Dobbiamo portare avanti quanto fatto, l'Inter ha bisogno questo tipo di ambizione e di atteggiamento. L'asticella negli ultimi anni è stata alzata, dobbiamo continuare sulla stessa linea. Avere autostima e fiducia, lavorare per bene con la società e la squadra". Come si sta preparando a questa competizione? "Dobbiamo onorare questa competizione, ci sono 32 squadre da tutto il mondo, è un momento unico per il calcio mondiale. Tutte le squadre presenti vorranno fare il massimo. Siamo nella coda della stagione, ma siamo qui per fare del nostro meglio". Quanto la aiuta essere dentro l'Inter da tanto tempo? "Conosco tutto dell'Inter, ho anche molto tempo con Inzaghi quando allenavo l'Under 19. Conosco molti ragazzi. Per me non è un problema se mi chiamano Cristian o Mister". Qual è il futuro di Mkhitaryan, anche alla luce dell'arrivo di Sucic? "L'età non conta, contano le qualità, umana e tecnica. La carta d'identità non conta nel calcio. Contano le motivazioni, l'età è solo un numero. Henrikh ha sempre dimostrato tutto: il modo in cui gioca, la professionalità che dimostra. Ha sempre energie e motivazioni, quindi non è un problema. Bisogna sempre lavorare duramente e provare a essere la miglior versione di noi stessi". La prima partita sarà contro il Monterrey, come vi preparate? "Abbiamo studiato al video, sappiamo che hanno cambiato allenatore, probabilmente avranno fatto dei cambiamenti. Giocano in maniera propositiva, in verticale, hanno anche delle buone individualità". Ci racconta i giorni che l'hanno portato all'Inter? Si è sentito con Inzaghi? "È stata una sorpresa: nel mio progetto c'era quello di restare a Parma. Poi è arrivata la chiamata dell'Inter per avere un incontro. Ho chiesto il permesso a Federico Cherubini, come gesto di ringraziamento alla società gialloblù. L'Inter sapete cosa rappresenta per me, è un motivo di orgoglio e di onore. Io ho un ottimo rapporto con Simone Inzaghi e lo abbiamo mantenuto. L'avevo chiamato prima della chiamata per l'Inter, per fargli l'in bocca al lupo per la sua nuova avventura in Arabia". Come sta la squadra? "Questa competizione è anomala, ma bella. Non dimentichiamo il percorso della squadra: il valore della squadra non può essere giudicata dal fatto che non ha alzato trofei. Ha fatto un percorso straordinario. Il dovere di una squadra e dell'allenatore è dare sempre il massimo, per me non è una stagione fallimentare. L'Inter ha eliminato Bayern e Barcellona, era considerata una delle squadre più brave d'Europa poche settimane fa. Il fallimento non esiste: bisogna sempre provarci fino in fondo, il fallimento è quando accampi scuse o cerchi alibi. Stando coi giocatori non ho visto gente che punta il dito e cerca colpevoli". Avete già parlato di obiettivi? "Stiamo giocando ancora una competizione, la stagione non è finita. Dobbiamo portare in alto il nome dell'Inter in giro per il mondo. Siamo qui per raggiungere qualcosa di importante" In Serie A sfiderà colleghi con grande esperienza: è uno stimolo per lei? "Il mio pensiero è quello di far tornare fiducia e autostima in questi ragazzi meravigliosi: bisogna trovare energie in fretta per questa competizione, poi penseremo alla prossima stagione". Cosa si porta dentro dell'Inter? "Tutti questi anni in questa società: ho imparato rispetto, conoscenza, carattere, interismo. Questa maglia, questa squadra, mi hanno fatto innamorare, ho l'Inter nel cuore. Poi voi direte se sono bravo o meno, ma darò tutto quello che ho". Come si riparte dopo Monaco? "Perdere una finale di Champions fa male. L'unico pensiero che ho avuto prima della finale del 2010 era: "E se la perdo?". Ma ho detto ai ragazzi che il percorso che hanno fatto è importante. Troveremo le energie e le motivazioni per riprovarci. Abbiamo l'obbligo e il dovere di ambire a cose importanti. La storia dice questo. Bisogna avere rispetto per il nostro stemma e per la competizione che stiamo giocando e per tutti quelli che hanno alzato l'asticella in questi anni". Ha sentito Mourinho? "Ci siamo sentiti al telefono". Cosa pensa del Monterrey? "Ho rispetto per il calcio messicano. So quanto investono nel calcio, hanno portato grandi giocatori, sia giovani che di esperienza per alzare il livello".

Cosa si aspetta dalla FIFA Club World Cup? "Le competizioni internazionali sono imprevedibili, hanno il loro fascino: ci sono formazioni spensierate che non hanno pressione nel giocarti contro". Il Parma è stato il primo impatto da allenatore in Serie A... "Ho provato a dare il mio meglio per raggiungere un obiettivo. È stato bello, intenso, quando raggiungi un obiettivo è tutto diverso, impari tante cose". Ci presenta il suo staff? "Avrò uno staff competitivo, di persone di qualità morale, di esperienza: sono sicuro che faremo belle cose insieme".

I collaboratori saranno:

  • Vice allenatore: Aleksandar Kolarov
  • Assistente tecnico: Mario Cecchi
  • Assistente tecnico: Angelo Palombo
  • Preparatore atletico: Stefano Rapetti
  • Preparatore atletico: Maurizio Fanchini
  • Preparatore dei portieri: Gianluca Spinelli
  • Preparatore dei portieri: Paolo Orlandoni
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