Chiellini: «Giroud è un grandissimo ma al Los Angeles non deve commettere un ERRORE: credere di essere il MIGLIORE. Il suo sostituto al MILAN gioca in Serie A. Io torno in Italia…» | OneFootball

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Calcionews24

·16 maggio 2024

Chiellini: «Giroud è un grandissimo ma al Los Angeles non deve commettere un ERRORE: credere di essere il MIGLIORE. Il suo sostituto al MILAN gioca in Serie A. Io torno in Italia…»

Immagine dell'articolo:Chiellini: «Giroud è un grandissimo ma al Los Angeles non deve commettere un ERRORE: credere di essere il MIGLIORE. Il suo sostituto al MILAN gioca in Serie A. Io torno in Italia…»

Giorgio Chiellini, dirigente dei Los Angeles Fc, ha parlato a La Gazzetta dello Sport di Giroud e del suo futuro

Da dirigente del Los Angeles Football Club, Giorgio Chiellini viene intervistato da La Gazzetta dello Sport per commentare l’arrivo di Olivier Giroud nel club. É l’occasione per spaziare su diversi argomenti.

COSA PUO’ DARE LOS ANGELES«Il tempo con la famiglia, soprattutto. Io a Torino, da agosto a maggio, pranzavo due volte all’anno con mia moglie, qui dopo una settimana di pranzi in famiglia quasi mi rimandava al campo… A parte le battute, in Mls ci si diverte e si vive bene, ci sono meno pressioni».


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COSA PUO’ FARE GIROUD«Può segnare 20 gol all’anno e vanno bene: non è il tipo da segnarne 50, ha anche bisogno della squadra. Poi a Los Angeles potrebbe pure fare l’attore. Per me però farà la differenza soprattutto con il carattere. Perché Giroud vuole vincere, è un trascinatore, farà crescere i compagni come ha fatto con Leao, Pulisic e altri al Milan. Qui la testa conta tantissimo. Se arrivi con la presunzione di essere il migliore, fai male. Se vieni per imparare, finisci per rendere bene. La persona fa la differenza».

IL SOSTITUTO IDEALE«In Italia il giocatore che ha fatto meglio è sicuramente Zirkzee, anche se so che piace a tanti. A me piaceva già a Parma, si vedeva che aveva i colpi, era bravo. Poi certo, tra colpi e continuità c’è un abisso».

LA SUA GRANDEZZA«Il fatto che abbia vinto un Mondiale da centravanti decisivo senza segnare. Per un numero 9, è difficilissimo. Qui c’è la sua grandezza».

CHIESA PUO’ FARE LA DIFFERENZA IN AZZURRO«Sì, Federico può essere decisivo in ogni giocata, pochi come lui creano occasioni dal nulla».

I SUOI PROGETTI«A metà luglio torniamo tutti a Livorno per l’estate, poi a Torino per la scuola. A me e mia moglie mancava la famiglia, anche se sarebbe stati interessante continuare qui».

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