Chiasso-Bellinzona: un derby da brivido solo rimandato? | OneFootball

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·30 maggio 2019

Chiasso-Bellinzona: un derby da brivido solo rimandato?

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di Marcello Ierace (rsi.ch) –

Quando si parla di derby vengono in mente tante cose. Nello sport, nel calcio in particolare, è la sublimazione assoluta del concetto di duello, di sfida. Ma può anche essere – allo stesso tempo magari – sogno e incubo. Un po’ come è successo a due formazioni ticinesi che, in modo diametralmente opposto, hanno vissuto la possibilità di vivere – la prossima stagione – un derby.


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Da una parte il Chiasso, con la tremenda ansia, di finire in Promotion League. Dall’altra il Bellinzona, con il suo sogno, mica tanto celato ormai, di tornare nel giro che conta, tra le venti di Swiss League. “Se devo essere sincero a venti minuti dalla fine della partita col Wil, quando avevamo perso tutte le speranze, qualche dubbio l’ho avuto”, ammette ai nostri microfoni il presidente dei rossoblù Maurizio Cattaneo. E anche Paolo Righetti, presidente dell’ACB, qualche pensierino, anche se ben diverso, gli ha passato per la testa: “Ci sono stati dei momenti in cui abbiamo sognato – ci dice – Penso ad inizio girone di ritorno quando abbiamo visto che c’erano dei problemi con la prima in classifica… Ma era un sogno davvero molto ambizioso”.

Un derby scampato, o solo rimandato? Certo è, che anche nella prossima stagione ci sarà da lottare. “Senza urlarlo troppo proveremo a raggiungere la promozione – continua Righetti – anche se ci saranno squadre come Yverdon e Rapperswil che sono fuori categoria per quello che riguarda budget e tasso tecnico a disposizione”. Mentre a Chiasso si farà di tutto per evitare un altro campionato di totale ansia come quello appena finito. “L’idea è però quella di insistere nel nostro progetto e dare grande spazio ai giovani – spiega Cattaneo – Con l’azionista di maggioranza, Andrey Ukrainets, abbiamo discusso due settimane fa dell’avvenire della società e si vuole continuare in questa direzione. E si continuerà a collaborare col Lugano. È giusto però chiarire e ricordare che noi non siamo una succursale del Lugano: siamo due società distinte e ognuno opera a modo suo, al di là dell’amicizia che lega gli azionisti”.

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