Chi è Rouhi, il terzino PERFETTO per Thiago Motta che giocherà TITOLARE al Ferraris in Genoa Juve! 10 CURIOSITÀ sul talento bianconero | OneFootball

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·28 settembre 2024

Chi è Rouhi, il terzino PERFETTO per Thiago Motta che giocherà TITOLARE al Ferraris in Genoa Juve! 10 CURIOSITÀ sul talento bianconero

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Alla scoperta di Jonas Rouhi: il terzino svedese che partirà titolare in Genoa Juve, l’identikit e 10 curiosità

Alla vigilia di Genoa Juve, Thiago Motta ha deciso di non far “faticare” gli adetti ai lavori, annunciando quella che sarà la formazione titolare bianconera. Alcune sorprese e poi un nome, quasi sconosciuto per i non troppo avvezzi al settore giovanile: Jonas Rouhi. Al Ferraris, per coprire il ruolo di terzino sinistro dal primo minuto, sarà il turno dello svedese: 10 curiosità sul bianconero.

1. Gli inizi

Classe 2004. Jonas Rouhi è l’ennesimo giovane lanciato da Thiago Motta in quest’inizio di stagione. Svedese ma di origine marocchine, ha dato i suoi primi calci nel settore giovanile dell’IF Brommapojkarna prima di trasferirsi in bianconero all’età di 16 anni.


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2. Inverno decisivo: l’arrivo in bianconero

Premessa: Rouhi è sempre rimasto più in ombra (meno chiacchierato) rispetto ad altri suoi compagni, nonostante abbia mostrato grandi qualità. L’esperienza in bianconero inizia con l’Under 17. A pochi giorni dalla chiusura della sessione invernale del calciomercato 2020 arriva alla Juventus. L’anno seguente trova abbastanza spazio in Primavera con la quale si conferma la stagione successiva toccando quota 54 presenze.

3. La Juve non si può rifiutare: parola di Rouhi

Quando la Juve ti chiama puoi dire solo sì. Rouhi, proprio come Nico Gonzalez nella conferenza stampa di presentazione, ha ammesso di “non aver avuto dubbi” sulla scelta di stravolgere la propria vita per inseguire il proprio sogno. «Ero veramente giovane, ma appena la Juventus mi ha chiamato non ho avuto dubbi, non potevo rifiutare. Sapevo che fosse la migliore squadra in Italia, qui è tutto di un altro livello rispetto a com’ero abituato in Svezia».

4. Umiltà e duttilità: Rouhi pedina fondamentale di Brambilla

Poi il salto con la Juventus Next Gen, sicuramente non facile all’inizio. Nella prima parte di campionato ha giocato pochissimo (70 minuti nelle prime 18 giornate) ma da gennaio, è diventato una pedina fondamentale per Brambilla che ha puntato sempre su di lui. Lo svedese gli ha ripagato la fiducia con prestazioni solide, 2 reti e 2 assist.

A La Casa di C, Rouhi aveva svelato un retroscena che fa capire molto del carattere dello svedese. «Non entravo mai e allora sono andato dall’allenatore a chiedergli cosa potessi fare per iniziare a giocare. La differenza è stata questa: non mi sono lamentato con lui, volevo solo capire come poter aiutare la squadra e credo che Brambilla l’abbia apprezzato».

5. Tognozzi ha fatto un altro colpaccio

Jonas Rouhi è l’ennesimo colpaccio dell’ex capo osservatore della Juve, Matteo Tognozzi colui che ha scoperto Huijsen, Yildiz, Soulé, Barrenechea and counting… Così, l’ex capo scouting, ne aveva parlato in una recente intervista: «Mi fa piacere vedere Rouhi con la prima squadra: negli ultimi anni è sempre rimasto all’ombra di altri talenti, ma è un terzino sinistro forte, che ha fisico, tecnica e grande concentrazione in campo».

6. Rouhi ha stregato (anche) Thiago Motta

Alcuni tecnicismi: Rouhi è il terzino perfetto per Thiago Motta. Lo svedese nel suo biglietto da visita ha, oltre a un piede educato, la duttilità. Fa bene entrambe le fasi: copre in difesa e le sue sgroppate sulla fascia fanno gasare i tifosi dai tempi della Primavera. Dribbling e visione completano l’identikit dello svedese che, infatti, può giocare anche come esterno di centrocampo.

7. Allegri prima di Thiago: anche Max aveva adocchiato Rouhi

Le qualità elencate in precedenze le aveva notate anche Max Allegri. Seppur il tecnico livornese non lo abbia mai fatto esordire l’aveva elogiato così: «Ha facilità nel trovare il fondo e nel servire palloni in quantità e qualità».

8. Il ritiro in Germania e quel gol realizzato grazie al taekwondo

Il feeling con Thiago Motta è iniziato già in ritiro in Germania dove Rouhi, come anche il giovane Daffara, è stato convocato. Poi, il gol realizzato in allenamento e pubblicato sui profili social del club, aveva fatto esaltare i tifosi in quanto ricordava una rete realizzata da Marchisio. Grande elasticità frutto anche del taekwondo, sport a cui lo svedese non può fare a meno.

9. Rinnovo e prima squadra

Il 9 agosto 2024 arriva il rinnovo – fino al 2028 – e la promozione in prima squadra per Rouhi. Meno di 20 giorni dopo, lo svedese gioca i suoi primi minuti in Serie A contro il Verona e, adesso, esordirà da titolare al Ferraris.

10. Rouhi aveva “previsto” l’esordio con Thiago Motta

Rouhi l’aveva capito che, prima o poi, con Thiago Motta sarebbe riuscito a conquistare un posto da titolare. Dal ritiro in Germania aveva predetto quello che il nuovo tecnico ha fatto in queste prime giornate: premiare i giocatori non guardando i loro nomi/carriere ma il loro stato di forma. «Voglio ottenere un posto nella formazione titolare. So che Thiago Motta è corretto. Se pensa che io sia migliore, giocherò” .

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