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Andrea Agostinelli·7 settembre 2018
Chi è il calciatore più forte ad aver mai giocato in Serie A?

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Andrea Agostinelli·7 settembre 2018
La domanda esistenziale a cui ogni appassionato pensa di avere una risposta.
Con la sosta delle nazionali, il ritmo delle notizie diventa meno frenetico e noi redattori possiamo prenderci il tempo per confrontarci sulla reale forza della Juventus, sulla bellezza del calcio espresso dal Sassuolo, sui problemi della Nazionale e sui motivi per cui la Lega B ha deciso di far disputare le partite del suo campionato in contemporanea con la Serie A.
C’è stato però un tema dove la discussione da pacata e rispettabile è degenerata immediatamente in una guerra personale in cui ognuno era pronto a difendere sino alla morte la propria idea: il calciatore più forte che abbia mai giocato in Serie A.
Attenzione, non il nostro giocatore preferito ma proprio quello più forte, quello che mettendo insieme talento, vittorie e impatto sull’immaginario dei tifosi potrebbe chiedere alla Lega Calcio di ribattezzare il campionato con il suo nome.
Trovare un’idea comune è stato impossibile ma ci siamo divertiti talmente tanto che abbiamo deciso di allargare la conversazione anche ai nostri colleghi delle redazioni estere. Questo è quello che ne è venuto fuori. Buona lettura.
Imprevedibilità, tecnica e tenacia. Francesco Totti era tutto questo, ma sopratutto era (ed è) simbolo di una città intera. Capace di dire di no al Real Madrid pur di restare nella sua amata Roma, capace di recuperare da un infortunio terribile per giocare, e vincere, i Mondiali con la Nazionale del 2006.
Le sue lacrime nel giorno dell’addio mi hanno fatto commuovere, non mi era mai successo prima per un episodio legato al calcio. E non sono tifoso della Roma.
Perché? Perché, proprio al Milan, nella fase calante della sua carriera, ha dimostrato tutto il suo talento. Giocando spesso da fermo, ha creato e disegnato calcio: uno spettacolo. Era sufficiente un suo riscaldamento per comprendere la magia che trasmetteva attraverso i suoi piedi, ma anche tramite il suo immancabile sorriso: uno spot per il calcio.
Recordman per numero di presenze (705). Miglior marcatore in assoluto (289 gol). Giocatore con più presenze (130) e gol (54) in competizioni europee. Giocatori con più stagioni alla Juventus (19). Giocatore con più stagioni da capitano (11). Potrei andare avanti all’infinito per spiegare il perchè Alessandro Del Piero è senza ombra di dubbio il giocatore più importante nella storia della Serie A.
Lo adoravo da bambino. Non c’era occasione in cui non rimanessi affascinato dalla sua velocità, dalla sua potenza e dal modo in cui calciava. Aveva una capacità unica di badare al sodo. Nessun giochetto inutile, nessun leziosismo ma allo stesso aveva la tecnica necessaria per battere qualsiasi avversario.
Ho sempre pensato che Ibrahimovic sia stato e sarà l’unico giocatore in grado di vincere da solo lo Scudetto. Lo ha conquistato in ogni stagione in cui ha giocato in Italia, ad esclusione della suo ultimo anno al Milan quando però vinse la classifica cannonieri con 28 gol.
Ha vinto tre Palloni d’Oro nell’epoca in cui la Serie A stava cominciando ad affermarsi come il migliore campionato al mondo. Attaccante, numero 10, poteva inventarsi assist pazzeschi e gol favolosi. Vogliamo parlare di quello che segnò al Pescara? Un vero genio.
L’icona della Serie A. Probabilmente il miglior difensore della storia del Milan e del calcio italiano. Il simbolo del Milan di Sacchi e di Capello che vinse tutto in Europa. Una leggenda.