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Giacomo Galardini·11 luglio 2018
Chi è Dolores Aveiro, la madre che ha cambiato la carriera a Ronaldo

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Giacomo Galardini·11 luglio 2018
Adesso che Cristiano Ronaldo è ufficialmente un giocatore della Juventus, andiamo a conoscere le tappe più importanti della sua carriera.
Se Cristiano Ronaldo è diventato il fuoriclasse di caratura mondiale che è oggi, lo deve senza dubbio a uno dei personaggi chiave della sua vita, la madre Dolores Aveiro.
Come in ogni favola dello sport, in uno dei momenti cruciali della sua carriera, Ronaldo era sul punto di mollare tutto e tornare a casa.
Lisbona, ottobre 1997. Cristiano Ronaldo ha solo 12 anni, ed è arrivato da pochi mesi nella capitale del Portogallo, per giocare nelle giovanili dello Sporting Lisbona.
Cristiano non si sente a casa. Il lusitano è originario di Funchal, capoluogo di soli 110.000 abitanti dell’arcipelago delle isole Madera, uno dei territori portoghesi d’oltremare situato a circa 550 km a largo delle coste a ovest del Marocco.
Ronaldo, abituato com’è ad essere il più piccolo di una famiglia povera e numerosa cresciuta su una piccola isola, è spaesato a Lisbona. Non si trova bene, fa fatica a integrarsi, e quando la sera torna a casa è da solo; è dura.
Le lunghe notti insonni, la mancanza di rapporti umani e le difficoltà negli allenamenti sono troppe per un ragazzo di 12 anni a centinaia di chilometri da casa. E’ talmente dura che Cristiano vuole mollare.
Nelle lunghe telefonate che ogni sera Ronaldo fa a sua madre, la signora Dolores cerca di consolarlo, rincuorarlo, farlo sentire meno solo. D’altrone è lei che ha insistito a mandarlo lì.
“La nostalgia gli passerà, è nato per giocare“. Severa, ma col senno del poi lungimirante, la signora Dolores. Perchè da lì a 4 anni, Ronaldo non molla e diventa titolare nel Manchester United.
D’altronde Dolores è una donna forte, temprata dalla vita e dalle sue avversità. A partire dall’infanzia, passata in un orfanotrofio a causa di una madre che l’ha abbandonata troppo presto ad un padre violento.
E la situazione che non le sorride neanche dopo aver lasciato la famiglia: suo marito. José Dinis Aveiro, muore nel 2005 a causa dei suoi problemi con l’alcol.
E non solo: Dolores ha anche sofferto di cancro al seno, che è riuscita a sconfiggere dopo una operazione e una lunga chemioterapia. Prove che la vita le ha messo davanti, facendola crescere con severità ma conservando tutta la sua bontà d’animo.
Come quando rimase incinta proprio di Ronaldo: l’ultimo, di 4 figli, di una famiglia povera, tanto che Dolores provò ad abortire per paura di non farcela a sostenere la famiglia.
“Quando ho scoperto di essere incinta di Cristiano mi rivolsi ad un dottore per un’interruzione di gravidanza, ma lui si rifiutò“. Provò addirittura a correre molto e a bere birra calda, nel tentativo di abortire spontaneamente, ma senza successo.
Nel suo libro, intitolato “Madre coraggio“, in onore dell’opera del drammaturgo tedesco Bertold Brecht, la signora Aveiro racconta inoltre che Cristiano già scalciasse bene quando era in pancia.
“Da piccolo era indisciplinato, la scuola gli interessava poco e passava le giornate a giocare a pallone. Era la mia disperazione, l’insegnante gli diceva che lo sport non gli avrebbe dato un futuro, ma lui non la ascoltava“.
Menomale, ci viene da pensare col senno di poi. Un rapporto speciale anche per Cristiano: “Mia mamma ha sempre avuto l’ultima parola” ha dichiarato in passato CR7.
Chissà se ‘Donna’ Dolores non abbia consigliato il figlio anche per il passaggio a Torino. Una cosa è certa, la vedremo presto in tribuna all’Allianz Stadium.
A tifare per il suo Cristiano.