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Milannews24

·17 agosto 2025

Cherki Milan, il retroscena: poteva essere rossonero, a segno alla prima in Premier League

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Cherki Milan, il francese del Manchester City poteva essere rossonero: il retroscena di mercato

Oggi, nel giorno del suo ventiduesimo compleanno, il nome di Rayan Cherki riporta alla mente un’occasione mancata per il Milan e per il calcio italiano. Il talentuoso fantasista, ora in forza al Manchester City, è stato a lungo un desiderio proibito per diversi club della Serie A, a partire proprio dai rossoneri. La sua carriera, segnata da un passaggio in Inghilterra per una cifra vertiginosa, è la prova di quanto il suo potenziale fosse già noto, ma anche di come le dinamiche di mercato possano cambiare il destino di un giocatore.

Quando Cherki era ancora minorenne, il Milan aveva già messo gli occhi su di lui. Il giocatore aveva anche visitato Milanello, un segnale forte del suo interesse verso il club rossonero. L’affare, però, non si concretizzò a causa delle richieste economiche del Lione: 2 milioni di euro, una cifra che all’epoca fu giudicata eccessiva dalla dirigenza del Milan. Un investimento che, con il senno di poi, si sarebbe rivelato un vero affare, considerando che solo due mesi fa il Manchester City lo ha acquistato per circa 40 milioni di euro. L’evoluzione del suo valore di mercato è la dimostrazione di come una valutazione troppo cauta possa costare caro.


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Anche l’Atalanta in passato ha provato a strappare il giovane talento al Lione, durante il mercato invernale. Anche in quel caso, le richieste economiche si sono rivelate un ostacolo insormontabile. A questo si aggiungeva, forse, qualche dubbio da parte del giocatore stesso sulla scelta di Bergamo come prossima tappa della sua carriera. Ora, con il senno di poi, è facile capire perché il Manchester City abbia deciso di puntare forte su di lui. Il club inglese non ha esitato a sborsare una cifra considerevole, riconoscendo il suo indiscutibile talento.

A confermare la sua maturazione è lo stesso Cherki, che ha commentato il suo passaggio al City con parole di grande consapevolezza: “Credo di aver disputato la migliore stagione della mia carriera – ha dichiarato nel momento del passaggio al City – sono riuscito a far parlare solo delle cose positive: i miei passaggi, i dribbling… Non sento molti parlare delle critiche infondate che ho subito. Pochi giocatori avrebbero mantenuto il sangue freddo e reagito. Sono soddisfatto della mia stagione, anche se posso fare 18 volte meglio. Oggi il mio unico desiderio è quello di essere in campo”.

Il nuovo DS del Milan, Igli Tare, e il nuovo allenatore, Massimiliano Allegri, oggi si trovano a lavorare in un contesto di mercato in cui i giovani talenti hanno prezzi esorbitanti. Il caso di Cherki è l’ennesima riprova di quanto sia difficile e al tempo stesso cruciale saper individuare e investire sui prospetti giusti, anche a costo di rischiare qualche milione in più. Le parole di Cherki, che ha evidenziato la sua crescita su tutti i fronti (“Credo di aver fatto un passo avanti sotto tutti i punti di vista: l’efficienza, il lavoro difensivo, l’impegno senza palla. Tutto quello che mi è successo prima ha reso possibile quello che ho fatto quest’anno. Ho preso tutti i miei punti di forza e li ho aggiunti a ciò che dovevo migliorare per avere una stagione come questa”), sono un monito per tutti i club: nel calcio di oggi, il talento va pagato. E a volte, una cifra che sembra alta, si rivela un affare mancato.

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