Che fine ha fatto Robert Pirès? Il debutto all’Arsenal e poi… | OneFootball

Buongiorno a tutti gli amici di Passione Premier e buona vigilia di Natale! Anche sotto le feste, la nostra rubrica non si ferma; quest’oggi andremo alla ricerca di un calciatore sparito dai radar inglesi e non solo. Oggi sarà il turno di Robert Pirès!

Robert Pirès nasce a Reims in Francia il 29 ottobre 1973. Figlio di padre portoghese e mamma spagnola, fa il suo esordo fra i professionisti con il Metz, con il quale nel 1996 vince la Coppa di Lega francese nel 1996. Nel 1997 segna il suo primo gol in carriera, al Chateauroux; terminerà la stagione con 17 reti messe a segno fra campionato, coppa nazionale e coppa UEFA.

Nel 1998 passa al Marsiglia, rimanendo così a giocare in Francia. Qui sarà meno prolifico che nell’avventura passata. Dopo due anni, comunque, viene acquistato dall’Arsenal. L’avventura con i Gunners è davvero positiva, e in sei stagioni a Londra Pirès si rende protagonista di prestazioni ad altissimo livello, oltre a contribuire in maniera attiva alle vittorie nel campionato inglese (2002-03, 2004-05) e nell’Fa Cup (2002, 2003, 2005).

Tutto questo, però, finisce e alla scadenza del suo contratto con i londinesi, si trasferisce in Spagna al Villareal il 25 maggio 2006. Tante aspettative rivolte verso il francese in questa nuova avventura, ma a causa di un grave infortunio, precisamente ai legamenti crociati, terminerà la stagione in amaro anticipo.

Passano gli anni, ma non la voglia di giocare. Così il 18 novembre 2010 torna in Inghilterra, questa volta con la maglia dell’Aston Villa. A fine stagione, però, non gli verrà rinnovato il contratto, al termine di un’avventura davvero difficile per lui.

Il 2 settembre 2014 passa al Goa, club indiano, con il quale terminerà una carriera fatta di successi, ma anche poca fortuna.

CHE FINE HA FATTO ROBERT PIRES?

Che fine ha fatto Robert Pirès? L’ex calciatore di Arsenal e Aston Villa oggi è ambasciatore per l’Europeo 2020, dopo essere stato scelto per tale ruolo nel marzo 2019.

Di Christian Camberini