PianetaSerieB
·6 settembre 2024
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L’avvento dei social network e il maggior utilizzo di internet per il circolo delle notizie ha sensibilmente aumentato il concetto di “mancanza di privacy” per chi, sotto l’occhio del ciclone, vi è costantemente per lavoro. Esempio massimo di ciò sono i calciatori.Il forte utilizzo delle nuove piattaforme di comunicazione ha messo la vita non solo sportiva di questi al centro della discussione, diventando erroneamente cosa di pubblico dominio. Proprio per questo, da oggi ci imbatteremo in una rubrica settimanale differente. Una rubrica che al centro della discussione avrà la vita sportiva di coloro i quali da quella lente di ingrandimento sono scomparsi. Per svariate ragioni. Parleremo verosimilmente di giocatori appartenuti ad un passato e ad un’epoca differente.
Oggi inizieremo con un profilo che, in Serie B, non è stato proprio di passaggio: Jean François Gillet. Detentore del record come straniero con più presenze nel campionato cadetto. Il belga, nato a Liegi il 31 maggio 1979, ha giocato in Italia per quindici anni consecutivi, dal 1999 al 2014. Anni che, culminati da 357 partite disputate, gli valgono questo particolare primato in Serie B.
Jean François Gillet inizia la sua carriera in patria, nelle giovanili dello Standard Liegi, dove esordisce nel 1996. Colleziona poi due presenze nella stagione successiva. Ma, la vera svolta avviene nel 1999, con il passaggio al Monza all’età di vent’anni. L’esordio in Serie B è da subito positivo, al punto che diventa il titolare dei brianzoli collezionando 33 presenze al primo anno. Stagione che gli vale l’affermazione in Italia ed infatti l’anno successivo effettuerà il salto nella massima serie grazie all’esborso da 5 miliardi delle vecchie lire effettuato dal Bari. Bari, il suo grande amore. E’ qui infatti che consolida la sua esperienza italiana. Dal 2000 al 2011 sarà infatti lui a difendere la porta dei pugliesi. Prevalentemente in Serie B. Con l’unica parentesi Taranto avvenuta nel 2003-2004 a causa dei dissapori con l’allora tecnico Marco Tardelli. Qui raggiungerà anche uno dei punti più alti della sua carriera nel 2008 con Antonio Conte in panchina, riuscendo a raggiungere la promozione dopo otto anni e alzando al cielo la coppa della Serie B. Dopo due parentesi tra Bologna e Torino, ecco il ritorno in cadetteria, questa volta a Catania. Ma qui l’esperienza si rivela decisamente poco fortunata poiché, in seguito ai problemi relativi al calcioscommesse che hanno travolto i siciliani, Gillet parte alla volta del Mechelen.
Il 4 luglio 2016 fa ufficialmente ritorno allo Standard Liegi dopo 17 anni e il 18 maggio 2021 annuncia il ritiro dal calcio giocato. Nel 2021, una volta ritirato, entra subito a far parte dello staff tecnico dello Standard Liegi, in qualità di preparatore dei portieri.
Jean François Gillet è stato uno dei portieri più longevi nel campionato cadetto, avendo disputato dieci stagioni tra Monza, Bari e Treviso. Striscia che va dal 1999 al 2009, interrotta solo nel 2000-2001 con l’esperienza in Serie A. Tralasciando poi i sei mesi a Catania. A lui sono anche legate vicende complesse come le accuse per frode sportiva riguardo alcune partite del Bari. Ma, sorvolando su ciò, il belga ha trovato nel Bel Paese la sua casa calcistica e a questo ho fornito un contributo sportivo concreto. Monza, Bari, Bologna e Torino ne hanno apprezzato le gesta in prima persona. In terra pugliese, al raggiungimento del record di presenze con la maglia biancorossa, ha ricevuto come premio anche le chiavi della città, consegnategli direttamente dall’allora sindaco Michele Emiliano. A conferma del buon lavoro fatto.