Champions League Juve, finale ad alta tensione. Cosa serve per evitare la clamorosa beffa | OneFootball

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·28 aprile 2024

Champions League Juve, finale ad alta tensione. Cosa serve per evitare la clamorosa beffa

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Champions League Juve, finale ad alta tensione per la formazione bianconera: cosa serve per evitare la beffa

Lo 0-0 dell’Allianz Stadium contro il Milan è un risultato che cambia poco per la posizione in classifica della Juventus, che prima del fischio d’inizio evidenziava, nelle parole di Vlahovic e Allegri, il desiderio di lottare per riprendersi il secondo posto attualmente occupato proprio dai rossoneri. Parole alle quali non hanno fatto seguito i fatti, con una partita che si è stancamente trascinata verso un risultato a reti inviolate che tiene la banda bianconera sempre a 5 punti di distanza dai ragazzi di Pioli, che pure non hanno creato pericoli verso Szczesny. Bologna e Roma non sono però troppo lontane e l’Atalanta, galvanizzata dal recente passaggio di turno in Europa League è sempre avversario pericoloso, senza contare la Lazio che, con l’arrivo di Tudor, si è rilanciata per un posto in zona Europa.

Cosa serve ai bianconeri per avere la sicurezza di qualificarsi alla prossima edizione della Coppa dalle Grandi Orecchie? Vlahovic e compagni hanno assoluto bisogno di tornare alla vittoria in campionato, anche se il recente andamento, con 13 punti conquistati nelle ultime 13 uscite, è un bel peso anche a livello mentale e le recenti reazioni degli stessi giocatori ne sono la conferma. Tanto è lo stress per i ragazzi di Allegri, che ora più che mai vedono a rischio una qualificazione che solo fino a qualche settimana fa sembrava cosa fatta. Se non si vuole guardare al calendario delle avversarie, alla Juventus serviranno sei punti nelle prossime quattro giornate, per avere la sicurezza di chiudere tra le prime cinque. Calendario che, però, prevede due scontri diretti, entrambi fuori casa, contro Roma e Bologna, due delle formazioni più in forma dell’intera Serie A. Anche gli scontri con il Monza, che non ha più nulla da chiedere alla sua annata, e la Salernitana già retrocessa sono appuntamenti tutt’altro che da prendere sotto gamba. Una situazione dove si viaggia su un sottilissimo filo di rasoio e dalla quale passerà molto della prossima stagione, a cominciare da chi siederà in panchina, fino a toccare l’argomento calciomercato.

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