Champions League Inter, la Gazzetta rivela: «23 giorni alla finale! Nello spogliatoio la sensazione è quella di…» | OneFootball

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·8 maggio 2025

Champions League Inter, la Gazzetta rivela: «23 giorni alla finale! Nello spogliatoio la sensazione è quella di…»

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Champions League Inter, la Gazzetta rivela: «23 giorni alla finale! Nello spogliatoio la sensazione è quella di…» L’analisi del quotidiano

Cosi l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport sul momento in casa Inter:

LE PAROLE- «C’’è un’immagine, tra le mille dell’impresa. Un’immagine che parla, racconta, persino emoziona, di sicuro spiega: secondo tempo supplementare, Taremi va a contrasto con Yamal, gli porta via il pallone e se ne va, nel tripudio di San Siro. È tutto qui, a voi la linea, ci risentiamo il 31 maggio. Il resto, questi 23 giorni che separano Milano da Monaco, è un conclave tutto interista, iniziato ieri come quello in Vaticano. Un conclave in cui sono previste giuste tre uscite pubbliche – Torino, Lazio e Como -, tre eccezioni alla regola di un pensiero fisso e costante: la coppa. L’Inter non l’ha mica cancellata, Istanbul. Anzi, quel ricordo, quel senso di ingiustizia sportiva vissuta nel 2023 è il motore di questa squadra. E riguarda tutti, coinvolge tutti, anche chi 24 mesi fa non viveva Appiano. Taremi, appunto. Thuram che strappa e trova energie che non ci sono, Frattesi che più sono importanti e più si diverte a contarli, i gol. E poi Sommer. O Mkhitaryan, che a quella finale con il Manchester City arrivò al di sotto di uno stato di forma accettabile, per colpa di un infortunio. Oltre il naturale entusiasmo per una partita epica vinta, nello spogliatoio nerazzurro martedì notte c’era l’enorme soddisfazione per aver toccato con mano i frutti di un lavoro lungo, sfiancante, ma produttivo. E poi c’è una convinzione enorme, dentro la squadra. C’era dopo una fase campionato eccellente, con una sola sconfitta e pure sfortunata (a Leverkusen). A maggior ragione adesso. Perché aver eliminato prima il Bayern e poi il Barcellona, due delle favorite del torneo, ha regalato la prova di non sentirsi inferiori a nessuno, con questa forza collettiva. Lautaro e compagni sanno di poter vincere questa Champions. Sarebbe quasi corretto dire che la pretendono, questa coppa, sentono di meritarla per aver giocato otto mesi pieni di partite europee ad altezze incredibili»

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