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Andrea Agostinelli·24 marzo 2020
🎥 Champions League: i 20 gol su punizione più belli di sempre (10/6)

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Andrea Agostinelli·24 marzo 2020
Eccoci qui, con la terza puntata della nostra classifica sui 20 gol su punizione più belli di sempre nella storia della Champions League.
La situazione comincia a farsi seria perchè ora stanno per scendere sul ring i pesi massimi.
E la qualità di gol sta per raggiunge picchi straordinari.
Pronti? Cominciamo.
Siamo immediatamente in debito di una spiegazione dato che dopo aver elogiato in ogni modo possibile l’estetica del ‘girello’ ripartiamo con una conclusione violenta.
È una soluzione crudele, banale, però a quel suono del pallone che impatta sulla traversa non sappiamo proprio resistere.
La guardi una volta. Poi la guardi ancora. La guardi una terza volta. Una quarta. Una quinta ma una spiegazione lecita non arriva mai. Com’è possibile segnare con una punizione calciata da oltre 30 metri sul palo del portiere?
E poi guardi il replay con la telecamera situata dietro a Juninho e ti accorgi di quell’effetto beffardo, quel movimento ad uscire che manda in paranoia il portiere nonostante non abbia mai staccato lo sguardo dal pallone.
La bellezza risiede nei dettagli, come quei due passi quasi svogliati con cui Pirlo prende la rincorsa prima di mettere il pallone all’incrocio dei pali.
Altri dettagli di cui ci siamo accorti: Nesta non crede ai propri occhi e allarga le braccia come chi non ne può più, la maglia del Benfica è orribile e Inzaghi non esulta perchè dispiaciuto del fatto che il pallone sia finito direttamente in rete e che non ci sia stata l’opportunità per un tap-in.
La leggenda vuole che Giotto, per dimostrare il suo infinito talento a Papa Bonifacio VIII, disegnò un cerchio perfetto a mano libera.
Seguendo lo stesso principio, Alessandro Del Piero decise di mostrare una volta di più le sue qualità balistiche inventandosi questa parabola telecomandata.
Insomma, dai, lo avete capito, quel rumore lì, quello che genera il pallone toccando il palo (o in questo caso la rete) ci fa sciogliere il cuore.
È la nostra petite madeleine, lo strumento che in queste lunghe giornate di isolamento ci fa ricordare quanto è bello il calcio e ci permette di immaginare la gioia che proveremo esultando al primo gol della nostra squadra del cuore.