Calcio e Finanza
·18 settembre 2024
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Da 37 a oltre 130 milioni di euro nel giro di poco più di 20 anni. È questa l’evoluzione dei ricavi che hanno incassato le squadre vincitrici della Champions League, nel confronto tra il 2001/02 e il 2023/24. Nei dati ufficiali della UEFA, infatti, si va indietro fino alla stagione in cui ad alzare la coppa era stato il Real Madrid, nella storica finale contro il Bayer Leverkusen del gol al volo di Zinedine Zidane. Nella scorsa edizione sono stati sempre i blancos a conquistare il trofeo, ma con cifre decisamente diverse a livello economico.
Nel 2001/02, infatti, complessivamente la UEFA ha distribuito ai 32 club partecipanti 519 milioni di euro, scesi fino a 407 milioni nella stagione 2003/04 (il minimo nel periodo analizzato). A poco a poco, però, la cifra ha ripreso a crescere, arrivando fino ai quasi 2 miliardi di euro versati nelle casse delle società nella passata edizione. Numeri che saliranno ulteriormente con la rivoluzione appena cominciata, che vede la scomparsa della fase a gironi ormai diventata classica e la nascita della prima fase con classifica unica e otto avversari diversi per ciascuna squadra.
Un nuovo format che incide anche a livello economico: il nuovo sistema anche per Europa e Conference League porterà ad un aumento di entrate per la federcalcio continentale di quasi un miliardi, passando dai 3,5 miliardi del 2023/24 ai 4,4 miliardi del 2024/25, di cui il 75%, pari a circa 3,3 miliardi, finiranno nelle casse delle 108 squadre e parteciperanno alle coppe: una percentuale in calo rispetto allo scorso triennio, quando la UEFA distribuiva il 78% delle entrate ai club.
In particolare, per i club che parteciperanno alla Champions League ci saranno in palio 2,4 miliardi (2 miliardi per il 2023/24), rispetto ai 565 milioni per l’Europa League e 285 milioni per la Conference League. Un divario rilevante (seppur in termini percentuali rimasto uguale rispetto al precedente triennio) a favore dell’ex Coppa dei Campioni, che distribuirà in particolare 670 milioni in parti uguali alle 36 partecipanti, 914 milioni come bonus per i risultati e 853 milioni legati al ranking decennale e ai diritti tv.
Tornando invece alla analisi dal 2001/02, fino al 2023/24 complessivamente la UEFA ha pagato premi per la partecipazione alla Champions League per 24,7 miliardi di euro, con una media di poco più di un miliardo ad edizione. Si va dagli 1,35 miliardi incassati dal Real Madrid, in testa in termini di ricavi per i singoli club, fino ai 4,8 milioni dell’Artmedia Bratislava, rivale dell’Inter nella fase a gironi nell’edizione 2005/06 (l’unica in questo periodo in cui gli slovacchi hanno giocato l’ex Coppa Campioni). In totale, sono 129 le squadre che hanno disputato almeno una edizione di Champions League dal 2001/02 al 2023/24, con dominio in termini economici ovviamente per le big.
In particolare, dietro al Real Madrid per quanto riguarda i ricavi complessivi troviamo il Bayern Monaco (1,26 miliardi), il Barcellona (1,16 miliardi), la Juventus (1,02 miliardi) e il Manchester City (994 milioni) che chiude la top 5. I citizens guidano invece la graduatoria guardando alla media, con 76,5 milioni incassati per ciascuna edizione a cui hanno partecipato, appena davanti al PSG con 76,4 milioni a stagione.
Per quanto riguarda le italiane, invece, l’Inter è dodicesima con 642 milioni incassati (media 40,1 milioni a partecipazione), il Milan quindicesimo con 518 milioni (media 37 milioni) e nella top 20 troviamo anche Napoli (431 milioni con una media di 54 milioni) e Roma (430 milioni con una media di 39 milioni). Tra le altre squadre della Serie A, la Lazio ha incassato complessivamente 155 milioni di euro (media 31 milioni a partecipazione), l’Atalanta 140 milioni (media 47 milioni), la Fiorentina 39 milioni (media 19 milioni) e l’Udinese 9,3 milioni nella sola edizione disputata, nel 2006/07 quando si fermò ai gironi sfiorando una storica qualificazione agli ottavi.
Guardando alle singole stagioni, l’edizione 2022/23 è stata la migliore per l’Italia in termini economici: la finale raggiunta dall’Inter insieme alla semifinale del Milan e ai quarti per il Napoli hanno portato gli incassi dei club italiani a quota 321 milioni di euro aggregati, superando il precedente primato di 259 fatto segnare nel 2019/20. Nella Champions 2023/24, invece, le quattro italiane si erano fermate a 244 milioni, cifra curiosamente pari alla base di partenza dei ricavi dei nostri club nel 2024/25 (240 milioni circa), complice però soprattutto l’aumento delle squadre da quattro a cinque.
In totale, così, sono state nove le squadre italiane che nel periodo analizzato hanno partecipato alla Champions League: tra le big, solo l’Inghilterra ha avuto meno squadre (otto), mentre la Francia ha visto giocare nell’ex Coppa Campioni undici club, con Germania e Spagna che invece ne hanno portati ben tredici. Tuttavia, per quanto riguarda i ricavi è l’Inghilterra a dominare, con 4,7 miliardi incassati dalle sue società: poco meglio della Spagna (ferma a 4,3 miliardi), mentre l’Italia si ferma sul terzo gradino del podio (3,38 miliardi) appena davanti alla Germania (3,37 miliardi).