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Diego D'Avanzo·12 febbraio 2024
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Diego D'Avanzo·12 febbraio 2024
5 gol e 4 assist nelle ultime 8 partite in cui è sceso in campo: Charles De Ketelaere si sta dimostrando uno dei migliori giocatori in Serie A, riscattando una prima stagione al di sotto delle aspettative.
Il Milan in estate lo ha ceduto all’Atalanta in prestito oneroso a 3 milioni con diritto di riscatto a 22 + 4 di bonus. Una cifra importante che però fa porre la domanda: i rossoneri lo hanno dato via troppo presto? Vediamo una lista dei giocatori “valutati male” o lasciati andare coi tempi sbagliati in Serie A.
Uno dei casi più eclatanti è senza dubbio quello di Roberto Carlos. L’Inter lo acquista dal Palmeiras nel 1995, la sua prima stagione è magnifica: 6 gol in 34 presenze stagionali a soli 22 anni. Al contrario la stagione dell’Inter guidata da Ottavio Bianchi e in corso d’opera da Roy Hodgson (con intermezzo di Suarez) termina con un 7° posto.
Il terzino però viene spostato a giocare più in avanti e il rapporto con gli allenatori che si susseguono è tutt’altro che ottimale. Lui si prepara ad andarsene e l’Inter è contenta di fare cassa, nonostante lo ceda ad una cifra inferiore a quella spesa per acquistarlo un solo anno prima.
Henry arriva alla Juventus nel 1999 per 21 miliardi di lire a 21 anni, in quel momento è ancora considerato un’ala ma in quell’unica stagione di Serie A funzionano poche cose: Henry gioca principalmente in fascia e spesso si trova molto vicino all’area di rigore in fase difensiva, segnando solo 3 gol in stagione.
All’inizio della nuova annata Luciano Moggi prova a venderlo all’Udinese per portare Amoroso in bianconero ma Henry rifiuta e, proprio per questo, spinge per la cessione. Ad acquistarlo è l’Arsenal per 11 milioni di sterline, una cifra di poco superiore a quella pagata dalla Juventus al Monaco un anno prima.
Ci avviciniamo al presente con Philippe Coutinho: l’Inter post-Triplete lo compra nel 2010 per 4 milioni di euro ma lui fatica ad essere continuo, mostrando sprazzi di talento sporadici in una squadra che diventa sempre più fragile.
Il primo anno i nerazzurri arrivano al 2° posto e Coutinho gioca la prima parte di stagione, infortunandosi nella seconda. L’anno dopo mette insieme solo 5 partite per poi andare in prestito all’Espanyol dove riesce ad imporsi: 5 gol in 16 presenze. Nei primi 6 mesi della stagione successiva non si ripete in nerazzurro.
A comprarlo è il Liverpool a gennaio 2013 per 10 milioni di euro: nei primi 6 mesi farà 3 gol e 7 assist. Dopo 5 anni andrà al Barcellona per 160 milioni di euro tra parte fissa e bonus.
Un altro errore di valutazione è quello fatto dal Milan con Aubameyang: il giocatore milita nella Primavera del Milan fino al 2008 ma è chiuso dai tanti nomi dell’attacco rossonero come Kakà, Inzaghi e poi Ibrahimovic e Robinho.
Aubameyang comincia una girandola di prestiti in Ligue 2 e Ligue 1 fino a quando il Saint-Etienne lo riscatta a dicembre 2011 per un solo milione di euro. Se nel primo anno con la maglia dei Les Verts aveva segnato 2 gol e fatto intravvedere delle potenzialità, nelle due stagioni successive sigla 35 reti. Le squadre seguenti in carriera parlando per lui: Borussia Dortmund, Arsenal, Barcellona, Chelsea e ora Marsiglia.
Anche Coman ha giocato in una squadra piena di campioni: la Juventus lo prende gratis a 18 anni dal PSG nel 2014. La stagione è quella del 4° Scudetto di fila, il primo dell’era-Allegri, ma Coman da neo-arrivato riesce comunque a giocare 20 partite, segnando un gol in Coppa Italia.
Ad agosto 2015 Coman esordisce nella nuova stagione con la Juve ma il Bayern crede in lui: 7 milioni per il prestito biennale, 21 per il diritto di riscatto che i bavaresi eserciteranno. Meno di 30 milioni per un giocatore – seppur fragile – da 200 partite, 44 assist e 41 gol, uno dei quali in finale di Champions League.