Catanzaro, Aquilani: “Era un matrimonio che si doveva fare, seguo questa squadra da due anni. Tifosi? Mi nutro della passione delle piazze” | OneFootball

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·20 giugno 2025

Catanzaro, Aquilani: “Era un matrimonio che si doveva fare, seguo questa squadra da due anni. Tifosi? Mi nutro della passione delle piazze”

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Dopo l’addio di Fabio Caserta il Catanzaro accoglie il suo nuovo allenatore per la prossima stagione, Alberto Aquilani. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, riportata dal sito calciocatanzaro.it, il tecnico ha svelato come i contatti tra lui e la società giallorossa ci sono stati già all’inizio della scorsa estate, in occasione dell’addio di Vivarini, oltre che raccontare qualche dettaglio anche dell’attuale trattativa.

Ecco le sue parole


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Sul suo arrivo:Era un matrimonio che si doveva fare e mi verrebbe da dire scusate il ritardo. ’anno scorso non sono venuto perché avevo bisogno di staccare un po’ la spina. Avevo delle offerte ma ho preferito restare fermo. Sono in qualche modo legato a questa squadra da due anni, l’ho seguita ma senza un secondo fine. Quando mi hanno contattato nei giorni scorsi ero convinto fosse il momento giusto. Questa piazza è rara, sono molto felice dell’opportunità che mi è stata data. Ringrazio la società e voglio ripagare la loro fiducia con i risultati“.

Sui suoi mesi di stop:Sono stati molto importanti per me. Ho avuto tempo per documentarmi e analizzare alcuni errori che ho commesso. Ho studiato tanti allenatori che mi piacciono ed è stato un anno per me formativo“.

Sul percorso del Catanzaro:Questa sfida è difficile il Catanzaro fa ottimi campionati da due anni e non è facile ripetersi. Ma credo fortemente che abbiamo tutti gli strumenti per fare bene e non voglio pormi limiti. Faccio questo lavoro per ambire ai livelli più alti e non per scaldare una poltrona o per accontentarmi. Ho una grande passione che mi porta a dare il massimo giorno dopo giorno“.

Sul suo gioco:Vorrei che la mia squadra fosse identitaria, aggressiva e propositiva. Deve essere capace di leggere i momenti della partita e ognuno di noi deve credere in ciò che facciamo per rifugiarci nei momenti di difficoltà nei nostri principi. Servono determinate caratteristiche fisiche e tecniche per il calcio che piace a me. Bisogna andare forte, ma quando ci sarà da difendersi dovremo farlo bene così come dovremo essere abili ad andare in verticale quando ne avremo la possibilità. Non ho visto una qualità eccelsa nell’ultima Serie B. Ma in un campionato di questo tipo serve tanta concretezza. La nostra mentalità sarà quella di vincerle tutte”. Sull’incognita modulo: “Possiamo giocare a tre o quattro, la rosa verrà costruita per fare più moduli. Sceglieremo la formazione anche in funzione del nostro avversario“.

Su Caserta:Caserta è un allenatore preparato che è stato capace di fare un gran campionato con la squadra. Non mi piace fare paragoni con altri allenatori, c’è chi sceglie di difendersi con un baricentro più basso e chi lo fa qualche metro più avanti. Il suo lavoro è stato straordinario e mi lascia una squadra da cui tutti hanno aspettative molto alte. Vedo tanti pregi e ci saranno sicuramente anche delle cose da migliorare“.

Sui tifosi:Mi piace il calore che emanano qui i tifosi. Mi nutro della pressione delle piazze in cui vado, mi invitano a dare quel qualcosa in più“.

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