Milannews24
·24 giugno 2025
Cassano esalta Gattuso CT dell’Italia: «La scelta migliore. Mondiali? Ho questa convinzione»

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·24 giugno 2025
Antonio Cassano, la celebre voce di “Viva el Futbol”, ha acceso il dibattito sulla recente nomina di Gennaro Gattuso a Commissario Tecnico della Nazionale italiana. L’ex attaccante, che ha condiviso il campo con Gattuso ai tempi del Milan, ha espresso un entusiasmo contagioso e una ferma convinzione che questa sia la decisione giusta per il futuro del calcio azzurro.
“L’ho sentito, gli faccio l’in bocca al lupo. È la scelta migliore che si potesse fare, è un grandissimo allenatore e negli ultimi otto anni ha fatto sei Paesi diversi, allenando squadre complicate come Marsiglia, Valencia, Napoli,” ha dichiarato Cassano, sottolineando la vasta esperienza internazionale e la capacità di gestire contesti difficili di Gattuso. Quest’ultimo, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha intrapreso una carriera da tecnico ricca di sfide, forgiando la sua personalità e le sue idee tattiche in diverse realtà europee.
Cassano, ex Milan, non ha lesinato elogi per la personalità e le idee chiare dell’ex compagno di squadra rossonero. “Ha grande personalità e ha grandi idee,” ha ribadito, facendo riferimento alla celebre frase di Gattuso su un “Gattuso” calciatore che non troverebbe spazio nelle sue squadre attuali. “Nelle interviste lui continua a dire che oggi un Gattuso nella sua squadra non giocherebbe. Io gli dico sempre che un Gattuso, se devi andare in guerra, serve sempre. Ma ha idee chiare, sono convinto che sia la scelta migliore.” Questa battuta, carica di affetto e rispetto, evidenzia la stima di Cassano per la tempra e la determinazione di Gattuso, qualità che secondo lui saranno fondamentali per risollevare le sorti di una Nazionale considerata “non valida”.
Nonostante le incertezze sulla qualità attuale della rosa azzurra, Cassano si è mostrato ottimista e fiducioso nel lavoro del nuovo CT. “Parto dal presupposto che la Nazionale non sia valida, ma sono convinto che con Rino andremo al Mondiale,” ha affermato con enfasi. Un pronostico audace, che evidenzia la profonda fiducia nelle capacità di Gattuso di superare le difficoltà e di infondere nuova linfa a un gruppo che, a detta di molti, ha bisogno di ritrovare identità e spirito. “Me lo auguro e se lo merita, sia come allenatore sia come persona. E poi ce lo meritiamo noi italiani. Non voglio pensare in negativo, voglio pensare che Rino ce la farà.”
Nel corso della chiacchierata, Cassano ha toccato anche il controverso addio di Luciano Spalletti e il ruolo di Gianluigi Buffon nella scelta di Gattuso. Pur non avendo avuto contatti diretti con Buffon, Cassano ha accolto positivamente la sua presunta influenza: “Non ho sentito Gigi, ma se è vero vuol dire che ha fatto la scelta migliore. E che gli stanno dando la responsabilità che merita, sono contento di questo.” Questa affermazione suggerisce che la presenza e l’opinione di una figura autorevole come Buffon, anch’egli ex compagno di Cassano in Nazionale, siano state determinanti per la nomina di Gattuso, un segnale di una rinnovata sinergia all’interno della Federazione.
L’ex calciatore ha inoltre criticato le gestioni precedenti e le scelte federali che, a suo dire, hanno portato al “disastro” attuale. “Parliamoci chiaro: Spalletti non ha fatto bene agli Europei, io gli avevo detto di non prendersi questa gatta da pelare. Lui ha accettato e ha fatto anche i suoi errori, però è l’ultimo colpevole di questo disastro,” ha spiegato Cassano, puntando il dito contro i dirigenti. “Se i dirigenti non sanno da dove sono girati, non accompagnano le scelte, viene fuori questo disastro. Tutto nasce da quando Gravina voleva togliere a Mancini 3-4 persone, poi Mancini ha fatto le sue scelte ma quello è stato un errore. Poi l’altro errore arriva dopo gli Europei: o lo cacci subito, o gli dai fiducia a prescindere. E invece alla prima difficoltà l’ha buttato fuori.”
Cassano ha infine ribadito la sua visione sulla carenza di talenti nella Nazionale italiana, paragonandola ad altre realtà calcistiche. “Spalletti non ha fatto bene, è oggettivo, ma va ricordato che la Nazionale è scarsa e che anche la Norvegia ha 4-5 top mondiali, mentre noi abbiamo solo Donnarumma.” Un’analisi schietta, che sottolinea le sfide ardue che attendono Gattuso, ma che al contempo rafforza la convinzione di Cassano che, con la sua guida, l’Italia possa comunque tornare a brillare.