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Giacomo Galardini·13 aprile 2019
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Giacomo Galardini·13 aprile 2019
Momenti di tensione in un finale tesissimo a Milano: a San Siro i rossoneri vincono per 1-0 il decisivo scontro Champions League contro la Lazio grazie ad un gol su rigore trasformato da Frank Kessie al minuto 79′.
È stata una partita incandescente per la terna arbitrale, soprattutto per l’arbitro Rocchi: le sue decisioni sono state al centro di numerose proteste dei laziali, che hanno protestato veementemente sopratutto per un possibile calcio di rigore nel finale.
Al centro delle proteste infatti un contatto in area tra il terzino del Milan Rodriguez e Milinkovic-Savic: lo svizzero nel tentativo di colpire il pallone da dietro tocca anche il serbo, che cade a terra: per Rocchi niente rigore e nessun controllo VAR.
La partita diventa nervosa e per le proteste scaturite da un contatto successivo Inzaghi viene espulso: ma è tutta la panchina della Lazio a protestare.
Gli animi si scaldano al punto che nel finale si crea un parapiglia con entrambe le panchine al centro del campo.
La rissa sembra nascere per via di Suso, che dice qualche parola di troppo a Lucas Leiva: interviene Felipe Luiz che è una furia ma Bertolacci dalla panchina si frappone tra i due.
Il brasiliano allora cerca il tu per tu con Kessie, che poi fugge da tutta la panchina della Lazio: i giocatori e persino Gattuso si mettono nel mezzo e ne nasce un accenno di rissa che viene sedato con molta fatica dalla terna arbitrale e dagli addetti del campo.
Sicuramente l’arbitraggio e la rissa di stasera avranno strascichi molto pesanti: non si esclude la prova TV.