Calcio e Finanza
·11 gennaio 2023
Calcio e Finanza
·11 gennaio 2023
Riprenderà il 17 marzo davanti al quarto collegio del tribunale di Perugia il processo per il presunto esame farsa di italiano, sostenuto all’Università per stranieri di Perugia dal calciatore uruguaiano Luis Suarez. Il collegio ha definito un primo calendario con due udienze al mese fino a giugno. Nella prossima saranno sentiti gli investigatori della guardia di finanza che hanno condotto le indagini.
Per la vicenda sono imputati l’allora rettrice Giuliana Grego Bolli, il direttore Simone Olivieri, e la professoressa Stefania Spina, all’epoca direttrice del Centro di valutazione e certificazione linguistica dell’ateneo, oggi presente in aula. L’Università per Stranieri si è costituita parte civile.
Il quarto collegio del tribunale di Perugia, presieduto dal giudice Carla Giangamboni, ha ammesso le liste dei testimoni della Procura della Repubblica di Perugia e delle difese nel processo. Secondo l’accusa, l’esame, propedeutico all’ottenimento della cittadinanza italiana per l’attaccante, in predicato di passare alla Juventus, sarebbe stato combinato con domande e risposte condivise con il candidato.
Tra i testimoni citati dai Pm Paolo Abbritti e Giancarlo Mocetti, ci sono il presidente dimissionario della Juventus, Andrea Agnelli, il dirigente Federico Cherubini e lo stesso Suarez, per il quale i Pm hanno già avanzato la possibilità di sentirlo a distanza in videoconferenza. Tra i testimoni anche l’ex ministro Paola De Micheli e il rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero.