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Giacomo Galardini·2 ottobre 2018

Caso Marotta, Ranucci (Report): "La nostra inchiesta farà rumore"

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Il noto conduttore televisivo ha parlato a “Marte Sport Live”, a proposito dell’inchiesta svolta sulla Juventus e sull’ormai ex dirigente sportivo bianconero Giuseppe Marotta.

La trasmissione televisiva infatti si è occupata dei rapporti tra la dirigenza bianconera e i gruppi ultras, ponendo l’attenzione sulla gestione dei biglietti allo Juventus Stadium.


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L’indagine ‘Alto Piemonte’ condotta dalla Procura di Torino aveva infatti accertato che dal 2011 al al 2016 alcuni componenti della società erano scesi a patti con gli ultras attraverso la cessione di numerosi tagliandi, tagliandi che poi venivano rivenduti sul mercato nero.

LE PAROLE DI RANUCCI

Ranucci – che ha annunciato la data della puntata in cui si darà luce sulla vicenda, fissata il 22 ottobre -ha rincarato la dose sulle anticipazioni trapelate dall’inchiesta.

“Nonostante siamo abituati a vedere del fango questa cosa ci ha impressionati. Il calcio è malato e non riesce a uscire fuori da questo connubio”.

Racconteremo il misterioso suicidio di Raffaello Bucci, anello di congiunzione tra società e tifosi, poiché pensava di essere anche lui sotto indagine” ha dichiarato il giornalista Rai.

Nelle ore precedenti al suicidio ci sono state dinamiche impressionanti, che abbiamo raccolto tramite testimonianze. Mostreremo documenti e intercettazioni che riguardano i dirigenti della Juventus“.

La puntata farà un po’ di rumore anche a livello internazionale, anche perché non è coinvolto soltanto Marotta, ma tutta la dirigenza della Juventus – continua Ranucci – è un vero e proprio mostro vedendo il materiale, è qualcosa di impressionante”.

Il fatto che un dirigente importante accetti di fare un provino al figlio di un boss è abbastanza incredibile” conclude Ranucci.

L’INTERCETTAZIONE DI MAROTTA

Di seguito riportiamo la trascrizione dell’intercettazione tra Beppe Marotta e un intermediario di Rocco Dominello, potente boss della Ndrangheta calabrese, prima di Juve-Real Madrid, come riportato dal video pubblicato da Report.

Direttore buongiorno io parto domattina per Madrid per i 5 biglietti come possiamo fare, me li lascia lei da qualche parte oppure ci incontriamo veda lei.

Ti informo io. Ciao. Ti ho lasciato la busta al Principi, hotel. Alla reception c’è una ragazza bionda, li ho lasciati a lei.

Va bene, grazie mille

– Ciao Fabio ci vediamo in sede. Tutto ok per i biglietti?

– Sì direttore, grazie, speriamo bene.

– Ok, mi raccomando, massima riservatezza, B.

– Come sempre nessuno lo sa“.

Qualche mese dopo, Marotta – sempre secondo l’anticipazione di Report – incontra in un bar Dominello e accetta di far sostenere un provino per le giovanili a un ragazzo. Si chiama Mario Bellocco, figlio di Umberto Bellocco, esponente di spicco del clan di Rosarno.

DUBBI?

Rimangono ancora avvolte nel mistero le ragioni delle dimissioni del dirigente sportivo annunciate solo pochi giorni fa.

Dimissioni arrivate come un fulmine a ciel sereno, sulle quali ancora non è stato reso noto dalla società il motivo per una così improvvisa dipartita.

Per questo motivo, alcuni giornali avrebbero collegato l’inchiesta portata alla luce da Report alle dimissioni di Marotta: ovviamente si tratta di collegamenti tuttora da verificare, in quanto lunedì saranno note infatti le motivazioni dei giudici d’Appello.

Ad esempio Massimiliano Nerozzi sul Corriere della Sera, riporta come si stia cercando di capire “se davvero Germani fu l’anello di contatto tra criminalità e Juve. Perché poi, con l’ingresso di Dominello nel mondo del tifo – secondo la Mobile di Torino – la ’ndrangheta avrebbe intrecciato un rapporto «diretto» con la società”.

Anche il giornalista Luca Fazzo, su Il Giornale riporta come sia scomoda – in tutta la vicenda – la posizione di Marotta:  “Ma scomoda, a ben vedere, è l’ intera posizione del club, che scende a patti con una curva di cui non poteva ignorare la coloritura criminale”.

“La domanda vera è: Marotta sapeva chi aveva di fronte? L’ ex manager bianconero ha sempre negato, e allo stesso modo ha sempre negato Andrea Agnelli – continua Fazzo – Il problema è che le carte dell’ inchiesta dimostrano che Marotta e Germani si conoscevano perfettamente.”

Attesa dunque per le motivazioni della sentenza d’appello e soprattutto per la messa in onda dell’episodio, che fugheranno quindi tutti i dubbi a riguardo.