Calcio e Finanza
·13 febbraio 2025
Caso Equalize, il fratello di Tortu e i sospetti di doping per Jacobs: chieste analisi e intercettazioni
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·13 febbraio 2025
C’è sempre stata antipatia a livello agonistico tra i due campioni dell’atletica leggera italiana Marcell Jacobs e Filippo Tortu, protagonisti assieme di uno storico oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nella staffetta 4×100. Italiano classe ’94 con cittadinanza americana il primo, milanese di quattro anni più giovane il secondo. Ma nessuno – scrive Il Fatto Quotidiano – poteva immaginare che questa rivalità si sarebbe trasformata in una storia di spionaggio da parte del fratello di Tortu nei confronti di Jacobs.
Il caso clamoroso, spiega il quotidiano, emerge dalle parole dell’ex poliziotto Carmine Gallo indagato nell’inchiesta sulla società Equalize coordinata dal pm Francesco De Tommasi. A supporto vi sarebbe anche una nota del Ros di Roma che ha analizzato i dispositivi elettronici del superhacker vicentino Gabriele Pegoraro.
In una di queste cartelle, datata 2021, vengono riportati numeri di telefono e chat di Jacobs e di tutto il suo entourage. Sarebbe in questo periodo che negli uffici di Equalize in via Pattari si presenta Giacomo Tortu, fratello del velocista, che non risulta indagato. Da parte sua, Filippo Tortu spiega di non saper nulla di questa storia ed esclude qualsiasi ruolo di suo fratello Giacomo.
Ma tornando alla storia, Giacomo Tortu si sarebbe presentato con un avvocato che Gallo conosce da tempo. La squadra delle Fiamme gialle per cui corre Tortu ha il sospetto di doping nei confronti di Jacobs che corre per la polizia di Stato. Le sue straordinarie performance solleverebbero sospetti. Per questo il fratello di Tortu – stando agli atti – avrebbe chiesto di poter accedere ai certificati del sangue di Jacobs (mai nella sua carriera sfiorato da indagini per doping). Secondo il fratello di Tortu i certificati sarebbero positivi e per questo occultati.
Ma il parente del velocista milanese, stando al racconto di Gallo, fa un’ulteriore richiesta: vuole vedere le telefonate e le chat tra Jacobs e il suo entourage. Per i presunti spioni di Equalize non è una richiesta così complessa: si occupano di accedere ai cellulari, oltre che al database del Viminale. Pegoraro porta a termine il lavoro – che costa 10mila euro – senza tuttavia trovare la minima prova di doping. La ricerca inizia il 15 settembre 2020 e termina il 13 ottobre 2021. Nel frattempo, a marzo 2021, Jacobs vince l’oro olimpico.
In tutto questo periodo, Pegoraro intercetta ogni contatto. E per ogni contatto viene indicato il contenuto del messaggio da una videocall, a una foto. Ad esempio, il 4 aprile 2021, l’allenatore Camossi scrive a Jacobs: «Al lavoro dal 6 al 12 aprile a Roma per preparare al meglio la World Relay di Chorzow (Polonia), staffette (e risultati cruciali)!». Il 16 aprile gli scrive ancora: «Mondiale 6.47 incoronato da European Athletics!». E pochi giorni dopo: «16 aprile 2021 – Filippo Tortu vs Marcel Jacobs. Savona! Emoji».
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