Caso Brescia, Ziliani: «L’annullamento play out è un comportamento illecito da parte della FIGC, ecco cosa può fare la società biancoblù. Sull’accordo che ha la Sampdoria con il Tribunale di Genova dico questo» | OneFootball

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·21 maggio 2025

Caso Brescia, Ziliani: «L’annullamento play out è un comportamento illecito da parte della FIGC, ecco cosa può fare la società biancoblù. Sull’accordo che ha la Sampdoria con il Tribunale di Genova dico questo»

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Il giornalista Paolo Ziliani ha commentato le ultime vicende riguardanti il caso che ha colpito il Brescia in Serie B: le parole

Il giornalista Paolo Ziliani, ha commentato le ultime vicende riguardanti il caso che ha colpito il Brescia in Serie B con riferimento alla Sampdoria e all’accordo con il Tribunale di Genova per la ristrutturazione del debito. Ecco le dichiarazioni riportate sul suo blog.

SITUAZIONE«Certo. Il torneo, per quanto riguarda la stagione regolare, si è chiuso martedì 13 e ha emesso questi verdetti: Sassuolo e Pisa promossi in Serie A, Cosenza, Cittadella e Sampdoria retrocessi in Serie C. È poi iniziata la fase dei playoff e dei playout per decidere la terza promossa in A e la quarta retrocessa in C. Per quanto riguarda il playout, avrebbero dovuto sfidarsi il Frosinone quintultimo e la Salernitana quartultima».


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PLAY OUT ANNULLATI«Invece domenica 18, alla vigilia del match d’andata da giocare a Salerno, la FIGC ha comunicato la sospensione – e quindi l’annullamento – del playout. Motivo: la Procura federale, informata dalla Covisoc che a sua volta era stata informata dalla Agenzia delle Entrate su alcune irregolarità amministrative contestate al Brescia, ha deciso di deferire il club lombardo per ritardati e/o mancati pagamenti di natura fiscale. Poichè l’infrazione contestata al Brescia comporterebbe, in caso di accertata colpevolezza, una penalizzazione di 4 punti che lo manderebbe al terzultimo posto, quindi in C, lasciando la Sampdoria quartultima a giocarsi il playout con la Salernitana quintultima, la FIGC ha deciso del tutto arbitrariamente che lo spareggio Frosinone-Salernitana non doveva essere giocato».

ALTERNATIVA«Poteva e doveva. Innanzitutto perchè nessuno può dire oggi se il Brescia sarà ritenuto colpevole o innocente. Due estati fa al Lecco neo promosso era stata negata l’iscrizione alla B per alcuni ritardi burocratici; ma il club dimostrò che quei ritardi erano dovuti non a sue manchevolezze, ma a manchevolezze della stessa FIGC e quindi ottenne l’iscrizione. Detto questo, quel che sta accadendo al Brescia nulla centra col playout Frosinone-Salernitana fatto saltare. Il playout doveva essere giocato. Se poi il Brescia fosse stato ritenuto colpevole e penalizzato di 4 punti, la perdente tra Frosinone e Salernitana sarebbe semplicemente stata ripescata riammessa in B al suo posto: e tutto sarebbe finito lì. Stagione finita, giocatori in vacanza e tutti pronti per ricominciare ad agosto».

FIGC«Invece la FIGC ha giocato sporco. Nell’evidente intento di ridare una chance di salvezza alla Sampdoria, il club più blasonato della categoria che già due estati fa, sull’orlo del fallimento, venne tenuto in vita e ammesso alla B tra l’incredulità generale con modalità spericolate che ancora oggi gridano vendetta, la Federazione ha disposto l’annullamento di Frosinone-Salernitana e ha deciso di attendere la definizione del procedimento aperto a carico del Brescia prima di decidere quali squadre avrebbero dato vita al nuovo playout salvezza».

MOTIVO«È molto semplice. Se il Brescia verrà mandato in C, la composizione del playout verrà decisa non dalla classifica di fine campionato – come doveva accadere e come già era stato ufficialmente comunicato -, ma dalla classifica riscritta ad arte, post mortem del Brescia, quella che salva il Frosinone e manda a spareggiare Salernitana e Sampdoria. Ed è qui che la FIGC ha commesso in tutta evidenza un comportamento illecito ai danni dellaSalernitana. E forse anche dello stesso Brescia».

COMPORTAMENTO ILLECITO«Sì: l’annullamento del playout Frosinone-Salernitana. Perchè se fosse stato disputato, come previsto e prescritto, la Salernitana avrebbe anche potuto perderlo e finire in Serie C; ma in caso di eventuale, successiva condanna del Brescia avrebbe riottenuto al 100% il suo posto in B. Era insomma in una botte di ferro. In questo modo invece, con un nuovo playout da decidersi solo a processo-Brescia celebrato, in caso di condanna del club lombardo la salvezza per la Salernitana sarebbe ancora tutta da conquistare: dovrebbe sfidare infatti nel nuovo playout, quello messo a punto nottetempo in laboratorio, la Sampdoria: e perdendo finrebbe in C a vantaggio dei blucerchiati. In quanto al Brescia, non è certo colpa sua se la Covisoc ha impiegato mesi per avere dall’Agenzia delle Entrate una risposta che avrebbe richiesto 5 minuti di tempo, il tempo di un controllo telematico. Vedere messa in discussione la propria classifica a campionato ufficialmente concluso è un fatto che non dipende da colpe o ostruzionismi del club di Cellino, ma alle solite lacune del goffo e inadeguato ordinamento sportivo federale. Se è vero che il versamento del Brescia oggetto di contestazione risale al 17 febbraio e la Covisoc ha impiegato tre mesi per appurare se fosse regolare o meno, la colpa delle lungaggini è solo e unicamente dell’ordinamento sportivo. Ma c’è dell’altro rispetto al danno fatto dalla FIGC alla Salernitana».

DANNO«Non tutti lo sanno ma playoff e playout devono tassativamente concludersi entro l’1 giugno: all’indomani i calciatori devono infatti rispondere alla chiamata delle proprie nazionali. Per fare un esempio, dal 4 all’8 giugno sono in programma le partite della Final Four di Nations League: ma tutte le nazionali hanno i loro impegni. Ebbene, l’annullamento del playout Frosinone-Salernitana fa sì che il nuovo playout deciso dal Palazzo sarà giocato, giocoforza, solo dopo la conclusione dell’Appello nel processo al Brescia; considerati i tempi tecnici, non prima del 6-7 giugno. Questo significa che la Salernitana non potrà disporre di Simy, nazionale nigeriano, e ancora di Lochoshvili (Georgia), Stojanovic (Slovenia), Hrustic (Australia), Bronn (Tunisia), Christensen (Danimarca), per non parlare degli under 21 Wlodarczik (Polonia), Adelaide (Francia) e Tongya (Italia). Anche la Sampdoria perderebbe ovviamente qualche suo giocatore: ma a qualcuno tutto ciò sembra regolare?».

RICORSI«Ci sarebbero ancora il Collegio di Garanzia, poi il TAR e il Consiglio di Stato. E tutto ciò avrebbe l’effetto di sconvolgere e paralizzare l’estate del calcio, un fatto che Gravina e Abodi dicono da sempre di volere a tutti i costi evitare, facendo slittare la partenza del campionato di B di almeno un mese; col rischio che i contenziosi legali costringano la FIGC, pur di far partire il torneo, ad ampliare il format a 21 o 22 squadre come capitò nell’estate2004 a seguito del “caso Catania”, schierando al via tutti i club oggi in discussione, Frosinone, Brescia, Salernitana e – ça va sans dire – Sampdoria».

PATTEGGIAMENTO«In teoria sì. Negli ultimi due anni lo hanno fatto tutti e a tutti la Procura federale ha detto sì. Lo ha fatto la Juventus nel 2023 per sfuggire alle gravi sanzioni per gli illeciti dell’inchiesta Prisma, Tonali e Fagioli per il reato di scommesse, Inzaghi e Calhanoglu per i rapporti intrattenuti con i tifosi malavitosi: può farlo dunque anche il Brescia. Solo che qui entriamo in un campo minato per la FIGC. Perchè il patteggiamento, se accettato, dà dirittodi norma allo sconto di metà della pena: anzi, per la Juventus, per Tonali e Fagioli e per Inzaghi e Calhanoglu lo sconto fu addirittura superiore, totale per la Juventus, di due terzi della pena per i tesserati. Ebbene, se al Brescia venisse inflitta una sanzione ridotta della metà, 2 punti di penalizzazione invece che 4, scenderebbe a 41 punti in classifica, non andrebbe direttamente in C (ci andrebbe la Sampdoria come terzultima) e potrebbe giocarsi la salvezza nel playout con la Salernitana. Vedremo insomma se il patteggiamento eventualmente chiesto da Cellino sarà accettato dalla Procura federale. Anche se dietro a tutto ciò si nasconde una situazione ancor più paradossale».

ISCRIZIONE CAMPIONATI«Il 6 giugno è l’ultimo giorno utile per l’iscrizione ai campionati, il giorno in cui i club devono mettersi in regola con i pagamenti e gli eventuali debiti arretrati. Lo deve fare il Brescia e lo deve fare anche la Sampdoria».

CASO SAMPDORIA«Come tutti sanno, due estati fa a fronte di un indebitamento di oltre 150 milioni il club blucerchiato venne ammesso alla B con la benedizione di Covisoc e FIGC a dispetto del baratro economico-finanziario in cui agonizzava e concordò col Tribunale di Genova un piano di ristrutturazione del debito che aveva come condizione prima e irrinunciabile la promozione immediata Serie A e il mantenimento del posto in A nella stagione successiva, presupposto indispensabile per attaccarsi al rubinetto eroga-milioni della massima categoria. Invece sappiamo tutti com’è andata: la Samp non solo non è mai andata in A ma quest’anno è finita addirittura in C. Al tribunale aveva assicurato che coi soldi dei diritti tv della Serie A (40 milioni a stagione), la vendita di giocatori e la riduzione dei costi avrebbe fatto fronte al piano di risanamento economico concordato; invece non solo non è mai salita in A ma è precipitata in C dove la quota dei diritti tv ammonta, ad essere generosi, a 100 mila euro per club. Pur tuttavia non solo nessuno nel Palazzo del calcio (e della politica) ha mai detto niente, ma come due estati fa tutti si sono già mobilitati per riportare Lazzaro in vita a dispetto dei santi, degli avversari, del regolamento e dell’equa competizione. E per la serie “Piove sul bagnato” è notizia di oggi la chiusura di attività nel Regno Unito del sito di scommesse “Fun88”, contiguo alle attività dell’investitore della Sampdoria Joseph Tey di Singapore, per gravi irregolarità riscontrate a seguito di un’indagine condotta dalla Gambling Commission (violazione delle norme anti-riciclaggio): un fatto, questo, destinato ad avere ulteriori conseguenze economiche sulla gestione amministrativa del club che solo una Federazione senza vergogna come la FIGC ha tollerato per anni e continua a tollerare a dispetto della severità mostrata invece nei confronti di un’infinità di club derelitti e senza il blasone della Sampdoria».

LICENZA SAMPDORIA«Bella domanda. Alla quale l’unico che potrebbe rispondere è il responsabile dell’Ufficio Licenze della FIGC, il signor Valter Cafferata di cui ha parlato ieri il giornale “Bresciaoggi” mostrandone la foto che lo ritrae – quando si dice il caso – con la maglia della Sampdoria indosso. Ecco, forse il responsabile dell’Ufficio Licenze federali potrà essere sicuramente più preciso in merito».

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